Clicca su "SEGUI" in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo. Nel video in basso la mia strategia applicata con grafici ed i livelli operativi, non mancare di guardarla.
- L'inversione di tendenza del mercato americano e dell'S&P 500 venerdì 21 è stata determinata dall'articolo del WSJ che ha prospettato i rialzi di 75 basis point di novembre e i 50 basis point di dicembre come una sorta di pivot, dai quali poi i rialzi futuri sarebbero rallentati. Continuo a pensare che per come vedo io il mercato non si tratterebbe nemmeno di una pausa. Venerdì però la forza dei compra-tori ha mantenuto costante il sentiment risk-on fino alla chiusura delle contrattazioni e ieri la cosa si è ripetuta.
- Mi chiedo se e quanto potrà reggere questo rialzo basandosi solo su questo tipo di notizia? Può essere l'articolo del Wall Street Journal in grado di dare origine a un rally affidabile per il quarto trimestre?
- Qui non si tratta di innamorarsi di una tesi e difenderla per spirito di parte, bisogna sempre analizzare i perché: • Il Treasury a lunga scadenza non ha ancora trovato un fondo. • Gli investitori esteri sono costretti a vendere i loro asset a causa di surplus commerciali e di prezzi energetici elevati, che nel caso del gas naturale sono regionali e non paralleli con il petrolio. • La riduzione del bilancio della Fed, che porta con se implicazioni per i mercati del debito. • Il movimento dei junk bonds, titoli obbligazionari dal rendimento elevato, ma caratterizzati da un alto rischio per l'investitore positivo per i compra-tori, ma, come per l'S&P 500, ancora caratterizzata da una serie di massimi decrescenti dopo l'esaurimento del rally estivo. • Solo il Russell 2000 è riuscito a mantenersi al di sopra dei minimi di giugno e ciò conferma la giusta conclusione che gli Stati Uniti sono al momento i meglio posizionati per superare la tempesta. • Venerdì è stato preoccupante seguire la sessione giornaliera del dollaro: nemmeno il forte aumento dei rendimenti è servito a tenerlo in alto.
- Per il dollaro quello che sembrava essere un consolidamento prima di un nuovo rialzo, rischia di diventare invece un periodo in cui il dollaro inizia a scendere. Questo spinge nella direzione di mostrare che le tensioni manifestate dalla Fed e dalla maggior parte delle banche centrali stanno per raggiungere anche gli Stati Uniti. Ancora non è evidente nel mercato del lavoro americano, ma sia gli indicatori economici anticipatori statunitensi che quelli mondiali stanno proiettando un quadro di recessione garantita. In questo momento l'unica incertezza sta solo sulla gravità e durata di questa recessione.
- Parlo adesso di un aspetto che interessa le valutazioni dei titoli direttamente. Gli utili per azione dell'indice S&P che raggruppa 500 titoli dipingono un quadro ribassista a lungo termine. La media attuale è di 245 dollari, le indicazioni sono per un...
- Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.