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RBNZ in procinto di aumentare il tasso, GBP sottotono

Pubblicato 11.03.2014, 12:36
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Il complesso NZD (kiwi) viene richiesto prima della riunione di politica monetaria della RBNZ in programma mercoledì. La RBNZ dovrebbe procedere con un aumento del tasso già domani; il complesso NZD è interessato da discrete pressioni all’acquisto. Il dato REINZ sul prezzo delle abitazioni, pubblicato ieri, ha mostrato un aumento per il mese di febbraio, rinvigorendo le prospettive di una RBNZ falco, che hanno fatto salire la coppia NZD/JPY al massimo da 6 anni. Nel Regno Unito il governatore della BoE testimonierà sui sospetti di manipolazioni nel forex. Il miglioramento della produzione industriale e manifatturiera nel Regno Unito stamattina non ha soddisfatto la propensione al rischio degli operatori; i livelli tecnici si sono attenuati.


GBP – inversione del trend?

Stamattina la coppia GBP/USD si è indebolita ulteriormente, scendendo a 1,6615, dopo che la produzione industriale e manifatturiera ha mostrato un andamento leggermente inferiore alle attese nel mese di gennaio. Anche se la ripresa è stata un po’ più lenta, produzione industriale e manifatturiera sono aumentate a un ritmo più veloce, pari al 2,9% (rispetto all’1,8% precedente) e del 3,3% (rispetto all’1,5% precedente). La conseguente reazione negativa della GBP (difficile da giustificare) segnala la formazione di pressioni a vendere sulla sterlina. La questione della manipolazione del forex da parte della BoE esercita pressioni negative sulla sterlina. Dal punto di vista tecnico, il MACD (a 12-26 giorni) del cable si trova in zona ribassista, le offerte prima di 1,6668 (ex 100% di Fibonacci e media mobile a 21 giorni) frenano il rialzo.

Il momentum tendenziale ribassista dell’EUR/GBP acquisisce slancio. La coppia trova supporto sopra la media mobile a 100 giorni (attualmente a quota 0,83283), la prossima resistenza si trova a 0,83915 (61,8% di Fibonacci sul calo in atto da agosto 2013 a febbraio 2014).


La RBNZ alzerà il tasso?

Mercoledì si terrà la riunione di politica monetaria della RBNZ; si prevede che la banca centrale interverrà aumentando il tasso dal 2,50% (minimo storico) al 2,75%. Anche se il dollaro neozelandese viene considerato sopravvalutato, le pressioni inflattive sul mercato immobiliare presentano una grossa preoccupazione in Nuova Zelanda. A febbraio le vendite di abitazioni, stando al dato pubblicato nella notte da REINZ, sono diminuite a un ritmo più veloce, pari al -7,6%, ma il prezzo delle abitazioni è aumentato del 2,1% (-2,4% un mese fa).

Gli acquisti di NZD dimostrano che il mercato prevede un intervento sul tasso già mercoledì. La coppia NZD/USD ha compiuto un rally fino a 0,8506 in Asia, mentre gli indicatori di trend e momentum hanno acquisito maggiore slancio. Dal punto di vista tecnico, osserviamo la formazione di un supporto a 0,8440 (a questo livello ci sono ordini d’acquisto per le opzioni in scadenza oggi). Da domani, discreti ordini d’azione si susseguono da 0,8350 a 0,8400/0,8450 e 0,8475. La resistenza chiave di breve termine si trova a 0,8544 (massimo 22 ottobre 2013), seguita da 0,8676 (massimo 2013). Contro l’AUD, l’NZD estende i guadagni. L’AUD/NZD oggi testa il nostro supporto di marzo a 1,0628; una violazione sotto questo livello dovrebbe accelerare il momentum ribassista verso 1,0500. Il supporto chiave rimane a 1,0493 (minimo di gennaio).

Chi opera utilizzando il carry trade ha spinto la coppia fino a 87,877, livello massimo da febbraio 2008. Sebbene la divergenza fra le previsioni di RBNZ e BoJ continua ad assicurare le operazioni di carry trade, la coppia si sta avvicinando all’area di ipercomprato. Oggi l’indice RSI è pari al 68%, mentre la banda di Bollinger superiore a 30 giorni è sotto pressione. Gli operatori saranno a caccia di interessanti opportunità di entrata viste le potenziali correzioni al ribasso.


NZD dal punto di vista dell’indice ponderato in funzione degli scambi commerciali

Nella nostra newsletter del 7 marzo abbiamo introdotto il concetto di indice valutario ponderato in funzione degli scambi commerciali e oggi allargheremo l’analisi al dollaro neozelandese. A titolo di riepilogo, ricordiamo brevemente che l’indice ponderato in funzione degli scambi commerciali (indice TW) viene costruito per valutare metodicamente il volume degli scambi commerciali e dei servizi bidirezionali con i rispettivi partner, le modifiche nelle relazioni commerciali nel corso degli anni e, ovviamente, il valore della valuta esaminata rispetto alle divise dei partner. Il periodo di base per l’indice TW-AUD è gennaio 2000, cui assegniamo il valore 100; i valori commerciali vengono aggiornati su base annua.

L’indice TW-NZD ha raggiunto il massimo pari a 132,28 dalla sua introduzione nel 2000. Le preoccupazioni della RBNS riguardanti “l’NZD sopravvalutato” sono reali, anche se l’intervento sui tassi è richiesto a gran voce. Tassi più elevati dovrebbero continuare a esercitare pressioni al rialzo sul complesso NZD nel prossimo futuro.

chart

EURUSD L’EUR/USD ha fallito oltremisura nel resistere oltre la robusta resistenza a 1,3893. I supporti orari sono disponibili a 1,3825 (massimo 28/02/2014) e 1,3708 (minimo 05/03/2014, vedasi anche il canale ascendente). Nel medio termine il potenziale di formazione del triangolo ascendente suggerisce un ulteriore potenziale di rialzo verso 1,4368. Una resistenza chiave si trova a 1,4247 (massimo 27/10/2011). È necessaria una rottura del supporto a 1,3643 per invalidare la propensione rialzista attuale a medio termine.

GBPUSD Ieri la GBP/USD si è indebolita, confermando persistenti pressioni di vendita. Un supporto orario si trova a 1,6617, mentre un supporto chiave si trova a 1,6584. Una resistenza oraria è ora pari a 1,6686 (supporto precedente). È necessaria una rottura della resistenza chiave a 1,6823 per riprendere il trend rialzista sottostante. A più lungo termine la struttura tecnica favorisce una propensione rialzista fintanto che regge il supporto a 1,6220 (minimo 17/12/2013). Una rottura decisa della resistenza a 1,6668 apre la strada a un movimento verso la resistenza maggiore a 1,7043 (massimo 05/08/2009). Tuttavia, un movimento sostenibile oltre tale livello è improbabile nelle prossime settimane.

USDJPY L’USD/JPY sta probabilmente processando la sua recente robusta ascesa. Una resistenza oraria si trova a 103,76, mentre un supporto orario può essere ubicato a 102,61. È favorito un ulteriore aumento a medio termine verso la resistenza a 104,92 (massimo 16/01/2014). Una propensione rialzista di lungo periodo è favorita finché regge l'area del supporto chiave data dalla media mobile a 200 giorni (attorno a 100,26) e a 99,57 (vedasi anche la linea di tendenza in aumento dal minimo a 93,79 (13/06/2013). Un’importante resistenza si attesta a 110,66 (massimo 15/08/2008).

USDCHF L’USD/CHF punta al rimbalzo. Tuttavia, la struttura tecnica a breve termine è negativa finché i prezzi rimarranno al di sotto della resistenza a 0,8816 (massimo 07/03/2014). Un'altra resistenza si trova a 0,8896 (massimo 05/03/2014, vedasi anche la linea di tendenza in calo). Un supporto orario si attesta ora a 0,8757. In una prospettiva a più lungo termine, la struttura presente da 0,9972 (24/07/2012) è vista come una grande fase correttiva. Ad ogni modo la rottura del supporto chiave a 0,8800 (minimo 27/12/2013) apre la strada a un ulteriore calo verso il successivo supporto chiave a 0,8568 (minimo 27/10/2011).

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