Dopo il vigoroso rally dei primi sette mesi dell’anno – con un rialzo di più del 30% contro l’USD, – il real brasiliano ha iniziato a stornare i guadagni perché si sta attenuando l’ottimismo esagerato legato alla rimozione di Dilma Rousseff.
Michel Temer, il nuovo capo del governo brasiliano, avrà moltissimo da fare per rimettere il paese sul binario della crescita e risolvere la questione fiscale.
Il problema è che il mercato ha messo in secondo piano l’aspetto politico e ora è più sensibile ai dati economici e al rischio che comportano gli asset brasiliani.
La borsa perde slancio da metà agosto, con l’indice iBovespa bloccato sotto i 60.000 punti.
Lo spread per i CDS a cinque anni ha invertito direzione, salendo, e nel solo mese di settembre ha fatto registrare un rialzo del 18%, da 245,5 a 285,74 punti base, dopo che le agenzie di rating hanno declassato il rating sul credito del Brasile a spazzatura.
Dai dati, le notizie positive arrivano di rado, ultimamente.
Ad agosto la produzione industriale, il dato è stato pubblicato ieri, si è contratta del 5,2% a/a, dopo la flessione del 6,4% registrata nel mese precedente.
Il settore manifatturiero è ancora sotto pressione, il PMI si è attestato sotto la soglia dei 50 punti che separa l’espansione dalla contrazione, attestandosi a 46 punti a settembre, rispetto ai 45,7 del mese precedente.
Infine, sul fronte dell’inflazione, dall’ultimo rapporto emerge che la BCB non dovrebbe abbassare la guardia, giacché nella seconda metà dell’estate le pressioni inflazionistiche sono rimaste elevate, l’indice IPCA è salito all’8,97% a/a ad agosto dall’8,74% di luglio.
Ci aspettiamo, in generale, che il real brasiliano rimanga sotto pressione poiché gli investitori continuano a cercare altri asset ad alto rendimento, soprattutto ora che la Federal Reserve ha chiarito che si accinge ad alzare i tassi d’interesse.
Martedì il real ha ceduto l’1,47% contro il biglietto verde, stornando così i guadagni del giorno precedente. In un’ottica di medio termine, il rischio è inclinato nettamente al rialzo per l’USD/BRL.