Il mercato oggi si è scontrato con la prima area di resistenza utile indicata tra 21155 e 21315 punti; la mancata conferma del break, almeno su timeframe inferiore, ha impedito il proseguimento del rialzo intrapreso nelle ultimissime sedute e facendolo ritracciare sui livelli di chiusura precedente. La situazione, dunque, rimane la stessa: per permettere la continuazione rialzista occorrerà, prima di tutto, che il derivato si confermi oltre la prima resistenza citata, pena la possibilità di ripresa del trend ribassista.
Graficamente, dopo il raggiungimento dei livelli di obbiettivo inferiore anche sotto area 21000 il mercato non ha dato pivot ideali ad una nuova ed attendibile analisi di brevissimo periodo, motivo per cui rimando ai prossimi giorni.
L’aspetto dinamico indica il break sotto 22050/22100, ultimissimo supporto identificato nei giorni scorsi e rotto nelle ultime sedute. La conferma in close nelle precedenti sedute e la discesa sotto i minimi ha favorito l’attuale negatività culminata sui minimi intraday anche sotto i 21000 punti. In realtà, i break effettuati sino ad oggi sono tutti di grado inferiore ed il raggiungimento degli obbiettivi a 21650, 21200 e 21000 circa, almeno per il momento, non sono in grado di intaccare la struttura di medio periodo. Purtroppo, però, nella seduta precedente il minimo di periodo si rileva anche la chiusura sotto un supporto dinamico di medio termine (21650 circa) ed il successivo break, seppure marginale, potrebbe aver creato ulteriori aspettative ribassiste per il prossimo futuro (con obbiettivo atteso, almeno, in area 19500/20000 punti circa). Ora sarà da verificare la prima resistenza, seppure di grado inferiore al supporto appena citato, per domani a 21200 circa: visto il comportamento oggi del mercato una volta toccato il livello da domani occorrerà che il break sia anche confermato su base giornaliera.
Lo studio statico nel medio e lungo periodo, come ormai segnalato da parecchi mesi, continua ad identificare le due aree a 24000/24500 punti (resistenza) e a 19500/20000 punti circa (supporto); fino a che il mercato non dovesse riuscire a portarsi in modo deciso, confermandosi dunque, fuori da questi valori, è possibile che la direzionalità di lungo periodo ne rimanga compromessa. La prima area di resistenza che il mercato incontra ora è all’interno della fascia di prezzi tra 22750 e 23050 punti circa, è stata toccata e rotta poco prima del ritracciamento in atto; manca tuttavia la conferma necessaria, motivo per cui occorrerà verificare la situazione in futuro e qualora le quotazioni dovessero riuscire a tornare su livelli superiori agli attuali ed a quelli rilevati sopra. Potenzialmente, essa rappresenta la più valida ed interessante resistenza dai minimi realizzati ad aprile del 2010 e valida per il medio periodo, in particolare, così come lo ha dimostrato in queste ultime settimane dopo averla attaccata ed averne fallito il break decisivo con conseguente deciso storno dei valori di mercato. Per quanto riguarda il breve periodo, la situazione vede una prima resistenza, solo intermedia, a 21250/21300 punti circa, mentre la prima di un certo interesse è al momento ravvisabile a 21600/21650 punti. In caso di salita decisa sarà inoltre da valutare la tenuta o l’eventuale break, confermato principalmente su base daily, del primo livello di una certa importanza e valutabile nell’area di prezzi tra 21840 e 21970 punti circa. Il ritorno sotto 20650/20700 potrebbe invece significare la ripresa del dowtrend di breve periodo.
L'aspetto ciclico-prezzi evidenzia, con la chiusura nei giorni scorsi sotto 21855, la possibilità che il mercato possa tendere anche a livelli inferiori, primo dei quali a 20400/20500 punti, solo avvicinato con l’ultimo minimo di periodo. Al momento, dunque, l’eventuale rimbalzo potrebbe incontrare resistenza a 21855 (livello indiretto da ultimo break down) oppure sul primo livello diretto a 21950/22000 punti circa.