Ieri il dollaro USA ha stornato le perdite sulla scia dell’inasprirsi delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
Infatti, oltre alla situazione siriana e all’accordo sul nucleare iraniano, ora abbiamo anche le morti di Gaza successive all’inaugurazione officiale dell’ambasciata USA a Gerusalemme.
Dopo essere sceso a 92,24 lunedì pomeriggio, l’Indice del Dollaro è salito dello 0,60%, a 92,80.
L’aumento dell’indice è dovuto soprattutto alla svalutazione dello yen giapponese (-0,50%), del dollaro canadese (-0,20%) e dell’euro (-0,18%).
Sembra, però, che il rally sia un po’ troppo tirato, infatti gli acquirenti si dimostrano riluttanti.
Oggi saranno pubblicati i dati sulle vendite al dettaglio di aprile, l’indice primario dovrebbe scendere allo 0,3% m/m dallo 0,6% di marzo.
Tuttavia, se si escludono le vendite di automobili, l’indice dovrebbe mostrare un’accelerazione, con una previsione media pari allo 0,5% m/m rispetto allo 0,2% del mese precedente.
Crediamo che oggi il rischio per il biglietto verde sia inclinato per lo più al ribasso, una cifra deludente potrebbe riaccendere i timori sulle prospettive di crescita degli USA.
Nel complesso manteniamo il nostro giudizio ribassista sul biglietto verde, poiché riteniamo che il recente apprezzamento sia stato davvero eccessivo.