Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

Rischio in calo: appena in tempo per la RBNZ

Pubblicato 08.05.2019, 09:00
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 7 maggio 2019

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management

Tutte le principali valute sono scese bruscamente questo martedì, dopo che il Dow Jones Industrial Average è crollato di oltre 400 punti. Gli investitori iniziano ad agitarsi in vista della scadenza decisa per venerdì dal Presidente Trump sui dazi cinesi. I titoli e le valute sono scese, sulla scia del calo del cambio USD/JPY. Nonostante la Cina stia andando avanti con le trattative commerciali, l’avvicinarsi della scadenza ci dice che Trump è più serio che mai. La possibilità che i dazi vengano applicati è maggiore del 50% e se saranno confermati vedremo nuovi cali di valute e titoli. Il rialzo del dollaro contro tutte le principali valute (eccetto lo yen) di martedì è un segnale di avversione al rischio – un sentimento che potrebbe condizionare l’andamento del mercato Forex per il resto della settimana.

Il dollaro australiano ha gestito il rischio senza problemi in quanto la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati ieri sera. Nella rassegna di lunedì avevamo previsto che la RBA avrebbe rimandato un aumento dei tassi, ed è esattamente ciò che è successo. Tuttavia, nonostante l’aumento del dollaro australiano, la dichiarazione della RBA è stata più cauta che ottimista. La banca centrale ha dichiarato che l’inflazione nel trimestre terminato a marzo è stata decisamente inferiore alle attese. Inoltre c’è molta capacità inutilizzata ed è necessario un miglioramento del mercato del lavoro per raggiungere gli obiettivi di IPC e il fattore interno di incertezza maggiore resta il settore immobiliare. Anche se la RBA non ha detto nulla di buono sull’economia, il dollaro australiano è salito in quanto gli operatori si erano preparati ad un taglio dei tassi, ma dalla dichiarazione della RBA si evince chiaramente che la banca centrale teme le previsioni per l’economia. Nonostante le vendite al dettaglio e gli scambi commerciali abbiano superato le aspettative, entrambi i report sono stati più deboli del mese precedente. Sono attesi i dati commerciali nella serata di martedì e, a dispetto dei segnali di stabilizzazione lanciati di recente dall’economia, il rilascio di dati deboli potrebbe far scendere velocemente il dollaro australiano (AUD) e quello neozelandese NZD.

La Reserve Bank of New Zealand è la prossima e, come la RBA, non dorme sogni tranquilli. Oltre alla minaccia del Presidente Trump di applicare questo venerdì dazi del 25% su importazioni cinesi per 200 miliardi di dollari, l’economia si è indebolita sensibilmente dopo l’ultimo vertice di politica. Rispetto a marzo, le spese tramite carta di credito sono scese, il mercato del lavoro si è indebolito, così come l’attività del settore dei servizi, di quello manifatturiero e di quello edile. La bilancia commerciale è più elevata ma l’inflazione è in calo. A marzo la RBNZ ha sconvolto il mercato affermando che fosse più probabile un taglio dei tassi rispetto ad un aumento in quanto la bilancia del rischio è andata verso il basso a causa del sentimento delle imprese in calo e all’indebolimento globale. In quella occasione il cambio NZD/USD ha segnato il maggiore calo giornaliero delle ultime 7 settimane e potrebbe scendere ulteriormente se la banca centrale dovesse confermare la sua visione cauta. Dal punto di vista tecnico, il cambio NZD/USD è in downtrend ed è destinato a scendere e trovare supporto a 65 centesimi.

NZD Data Points

Per il cambio EUR/USD, quota 1,12 è diventato un livello di resistenza impegnativo e le cose sono rese più difficili dall’aumento inferiore al previsto degli ordinativi industriali tedeschi. I dati sulla produzione industriale tedesca sono attesi per martedì sera e il rischio è al ribasso visto il report di martedì. Intanto, i dati dell’indice canadese PMI IVEY non sono riusciti a sostenere il loonie, che resta in un forte uptrend sopra 1,34.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.