Nel Vecchio Continente continuano a tenere banco le dichiarazioni, gli scenari e le aspettative sulla questione relativa alla Brexit. Il tutto condito dal walzer di notizie, spesso completamente contrastanti, accompagnate dalla naturale logica delle parti.
La determinazione di Boris Johnson che ha sostanzialmente deciso di intraprendere un percorso ben netto e preciso, in alcuni aspetti già in parte specificati nel mio precedente articolo “Smoke over London…” mette in luce e ricorda tratti salienti della capacità di incidere sulle scelte da parte della storica e discussa “Iron Lady” Margaret Thatcher. Il primo ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990 pose in evidenza la sua tenacia, basti ricordare le dure critiche nei confronti delle politiche dell’Unione Europea, esplicitate in occasione del discorso fatto a Bruges nel 1988, delineando la sua idea di Europa.
"Londra ha riscoperto dei muscoli che non usava da decenni" è una delle dichiarazioni di Boris Johnson, esaltanti in più occasioni le politiche sul libero scambio e bacchettanti, in altre, le direttive stringenti indicate dall'Eurozona.
Sorvolando sulla suddetta parentesi, il braccio di ferro con l'UE sarà il leit motiv che accompagnerà l'anno in corso.
Se fosse ancora in vita Erasmo da Rotterdam coltiverebbe molte perplessità rispetto alle vicissitudini dell’isola che lo ha ospitato agli inizi del ‘500 e dove ha iniziato a scrivere la sua celebre opera “Elogio della follia”
Il suo primo interrogativo se lo sarebbe posto, ad esempio, in virtù delle notizie sul programma europeo che coinvolge tantissimi studenti e che porta il suo nome. Il fraintendimento sulla ipotetica uscita del Regno Unito dal programma Erasmus è stato tempestivamente risolto dalla chiarezza del messaggio del sottosegretario all’Università e Ricerca Chris Skimore che ha sostanzialmente placato le polemiche.
Se fosse ancora in vita, altre perplessità del nostro Erasmo si concentrerebbe rispetto alle innumerevoli notizie altalenanti che si susseguono a partire proprio dal 23 giugno 2016, giorno del referendum che ha reso molteplici notti insonni a David Cameron, accusato dai più di voler rafforzare il proprio consenso minato dall’ala euroscettica del partito conservatore.
In attesa dei dati sul PIL britannico e soprattutto delle politiche che adotterà Andrew Bailey che guiderà in questo cruciale periodo storico la Bank of England, la sterlina è in fase laterale rispetto al dollaro a partire dalla prima metà di ottobre, quando da 1,2752 ha raggiunto il picco più elevato con la Upper Shadow con la chiusura al di sotto del massimo di giornata, con il prolungamento dell’ombra ad 1,3514 raffigurante la stretta conseguenza dell’esito elettorale del 12 dicembre che ha cementificato la vittoria dei conservatori e di Boris Johnson. Candela su grafico giornaliero molto importante, ma frutto momentaneo della notizia, seguita dalle successive che hanno ricalamitato GBP/USD all’interno del canale configuratosi ad ottobre, con una resistenza individuata in area 1,3281 ed il supporto sopra enunciato.
Per concludere, da segnalare la Engulfing Bearish d’inizio febbraio di quest’anno, verificabile sul grafico daily, che suggerisce una fase ribassista che potrebbe avvicinarsi all’area di supporto a 1,2752 indicante la possibilità di alimentare ulteriori posizioni short. In queste settimane potremmo continuare ad assistere costantemente ad una sorta di incertezza, mista ad attesa da parte degli acquirenti e venditori sul Cable.
Interessante sarà leggere l'ultimo dato aggiornato in relazione alle posizioni speculative nette sulla sterlina. Detto questo, non si deve assolutamente tralasciare la forza della valuta americana, chiaramente evidente sul grafico giornaliero, in quanto da inizio settimana ben quattro candele long stanno trascinando il Dollar Index a ritestare i massimi di ottobre 2019, soprattutto se dovesse andare a rompere la resistenza in area 98,534.
Certamente l'altro fattore predominante è il clima decisamente effervescente che continua a manifestarsi ad ogni occasione di dialogo sul negoziato, come è avvenuto proprio in questi giorni durante la discussione sul tema tra Johnson ed il capo negoziatore europeo Michel Barnier.
![Grafico GBP/USD Grafico GBP/USD](https://df41bea4504c4bcde497-b57874eddd6d49a1e8ea1cb90f93d7d1.ssl.cf1.rackcdn.com/content/38f587c469f33f06affe18e98b1f45fc.jpg)
Al netto delle turbolenze che caratterizzeranno i mesi a venire, è interesse delle parti riuscire a siglare i migliori accordi possibili. Tuttavia, ne vedremo delle belle e lo stesso Erasmo da Rotterdam, se fosse ancora in vita, continuerebbe ad essere disorientato da alcune perplessità ma di sicuro non si annoierebbe.