Questa settimana sarà interessante, con i dati sull’inflazione di domani e dopodomani e il cosiddetto “giorno delle quattro streghe” di venerdì. Ci saranno importanti aste dei Treasury questa settimana, che muoveranno rendimenti e titoli azionari. L’unico neo è che la scadenza delle opzioni VIX non avverrà prima di mercoledì 21 settembre.
La scadenza delle opzioni giocherà un ruolo importante questa settimana e potrebbe avere più impatto dei dati sull’inflazione. A questo punto, i livelli gamma suggeriscono che l’S&P 500 si è spinto troppo in là e ha bisogno di un calo. Ovviamente, questi livelli gamma cambiano quotidianamente e potrebbero salire. Ma, a questo punto, l’area con la quantità più significativa di gamma sull’S&P 500 è intorno a 4.000, con 3.900 e 4.100 a fare da confine per put e call.
Questo ci dice che, a seconda di come cambieranno questi livelli nel corso della settimana, a meno che non vedremo una quantità significativa di gamma cominciare ad aumentare a livelli più alti, l’S&P 500 potrebbe scendere verso 4.000. Qualcosa di simile era successo a luglio e agosto, con il QQQ ETF salito la settimana prima della scadenza delle opzioni e poi sceso ai livelli gamma più significativi nella settimana della scadenza.
Un calo funzionerebbe da una prospettiva tecnica, in quanto ci sono molti rapporti di Fibonacci forti nei future S&P 500. L’attuale mossa al rialzo ha ritracciato il 50% del calo dai massimi di metà agosto ai minimi di settembre. Inoltre, il rally è stato un’estensione dell’1,618% a partire dal 7 settembre.
Venerdì pomeriggio è sembrato inoltre formarsi un triangolo diagonale e probabilmente suggerisce che vedremo i future S&P 500 scendere a circa 4.000.
Se si tratta dell’inizio di un’impulsiva terza ondata di calo, la discesa potrebbe arrivare ben sotto i 4.000, eliminare i recenti minimi intorno a 3.900 ed infine portare l’S&P 500 a nuovi minimi. Il grafico del mercato della liquidità ha un ritmo chiaro nonché un pattern a cuneo broadening ascendente ribassista.
Il QQQ ha gli stessi pattern dell’S&P 500, con il cuneo broadening ascendente e il triangolo diagonale, a suggerire che vedremo prezzi più bassi. Come l’S&P 500, il QQQ si è limitato a ritracciare il 38,2% del recente calo. Ma, al contrario dell’S&P 500, il QQQ ha già rotto il confine inferiore del cuneo broadening, a suggerire cosa succederà all’S&P 500.
TIP
Anche il TIP ETF presenta lo stesso pattern a cuneo broadening di S&P 500 e QQQ. Come il QQQ, il TIP ETF ha infranto al di sotto del confine inferiore del cuneo broadening, segnale che il pattern bearish ha già preso piede. Sappiamo che il QQQ ETF ed il TIP ETF si seguono nel tempo, quindi non sorprende vedere lo stesso pattern su tre grafici.
Tasso a 2 anni
Il tasso a 2 anni è salito venerdì, chiudendo ad un nuovo massimo del ciclo del 3,56%. Il tasso a 2 anni sembra aver infranto la resistenza e se, come ho notato prima, la Fed intende portare i tassi fino al 4%, allora il tasso a 2 anni arriverà intorno a 4 in un futuro non troppo distante.
Biotech
I biotech non hanno partecipato al rally venerdì: certo, sono saliti, ma solo marginalmente rispetto alle impennate degli indici di riferimento. Il settore sembra aver messo su una potenziale candela di inversione, col fallimento del trend in discesa sul lungo termine.