Forex News and Events
Nessuna sorpresa: i rischi periferici non sono una novità. La recente corsa verso l’azionario e i titoli di stato della periferia europea aveva superato di gran lunga la razionalità. La contrazione significativa dello spread fra i rendimenti dei titoli di stato del cuore e della periferia era allarmante, ma poi il nuovo stimolo della BCE è riuscito a distorcere con successo la percezione del rischio nei mercati dei bond dell’Eurozona. Negli ultimi mesi, gli spread fra i rendimenti dei decennali di Spagna e Portogallo rispetto alla Germania sono scesi ai minimi da più di quattro anni, lo spread per i decennali Italia-Germania è sceso ai minimi da tre anni. I premi di rischio erano e continuano a essere ponderati male; inoltre, lo stimolo della BCE non rappresentava un motivo valido per favorire il debito dei paesi periferici rispetto al cuore di Eurolandia. Gli spread fra i rendimenti non sono proporzionati rispetto al rischio sovrano corrispondente, eventuali notizie negative generano panico in tutta l’Eurozona a causa della fragilità della situazione finanziaria. Purtroppo per il Portogallo, la prima a finire sotto i riflettori è stata l’Espirito Santo Bank, ma la maggior parte dei paesi periferici condivide apprensioni simili rispetto alle proprie banche.
Oggi la propensione degli investitori per la liquidità a buon mercato è stata frenata dalla possibilità che questi rischi d’insolvenza si concretizzino. Brutte notizie per le vittime del proprio appetito, ma buone notizie per chi opera con razionalità. I verbali della Fed, pubblicati mercoledì, avevano fatto emergere proprio la preoccupazione dei banchieri americani per la propensione al rischio non giustificata, a ragione. Non crediamo, però, almeno per il momento, che la situazione stia per cambiare.
La situazione in Portogallo farà cambiare idea alla BCE?
Ora siamo a una svolta. Davanti a noi si profilano due scenari: 1. La situazione in Portogallo diventerà più seria, aumentando il rischio di contagio nei paesi periferici o 2. tutta questa storia finirà in un non-evento e gli spread fra cuore e periferia continueranno a sorreggere la liquidità nell’Eurozona. A questo proposito, facciamo notare che l’Espirito Santo Bank non è abbastanza grande da generare un rischio sistemico, anche se potrebbe innescare un contagio. Mentre scriviamo, pare che il sentiment in Europa sia sotto controllo, e ciò sembrerebbe suggerire che la situazione in Portogallo forse avrà, nel complesso, un impatto limitato sui mercati. Perché gli investitori dovrebbero voltare le spalle a questo clima di liquidità a buon mercato redditizia.
Indubbiamente il denaro facile non è positivo solo per gli investitori. Il calo degli spread nell’Eurozona è stato incoraggiante nel senso che anche i paesi periferici hanno potuto trarre beneficio dai finanziamenti a buon mercato per alimentare la ripresa economica. Questo è l’unico modo per ridurre la frammentarietà al cuore dell’Eurozona e la BCE non aveva altra scelta se non agire così. Se la situazione in Portogallo dovesse generare un contagio, la BCE sarà costretta a riconsiderare l’ampio programma di acquisto di asset per alleviare le tensioni.
L’EUR rimane all’interno di fasce
Le vendite sui bond europei hanno fatto scendere l’EUR/USD a 1,3589 non appena si sono diffuse sul mercato le notizie relative al Portogallo, ma l’azione sul prezzo non è stata drastica. Dal punto di vista tecnico, il canale di trend ascendente di giugno-luglio ha compiuto una rotazione al ribasso, l’EUR/USD si avvicina alla base della fascia a 1,3595/1,3734, gli indicatori tecnici attendono nuova direzionalità. Per oggi prevediamo un rialzo limitato, poiché le incertezze continueranno a pesare su tutto il complesso dell’EUR. Una chiusura settimanale inferiore a 1,3576/80 (minimo 7 luglio / pivot MACD) dovrebbe far diminuire ulteriormente la propensione di breve termine per l’EUR/USD; in caso contrario, l’inclinazione per l’EUR/USD rimarrà inclinata al rialzo.
L’EUR/GBP consolida le perdite sotto la media mobile a 21 giorni (0,79756). La fase correttiva sarà a rischio in caso di chiusura inferiore a 0,79375 (minimo infragiornaliero). Le consistenti scadenze delle opzioni dovrebbero frenare il rialzo a 0,79500/0,80000.
Molto probabilmente l’EUR/CHF chiuderà la settimana con il fallito tentativo di invertire in positivo le dinamiche di breve termine. Le offerte alla media mobile a 21 giorni (oggi a 1,21607) frenano ostinatamente il rialzo. I livelli tecnici sono piatti; il MACD rimarrà inclinato positivamente in caso di chiusura giornaliera superiore a 1,21415. In questa fase, la direzionalità dell’EUR/CHF dipende dal sentiment globale per l’EUR. S’intensifica la correlazione negativa fra EUR/USD e EUR/CHF (la correlazione a 40 giorni è passata al -25/30%), una ripresa dell’EUR contro l’USD fa aumentare i rischi al ribasso contro il franco.
The Risk Today
EUR/USD Ieri l’EUR/USD ha subito una brusca flessione, cancellando completamente i guadagni di mercoledì. Propendiamo per un calo ulteriore verso il supporto a 1,3503 finché i prezzi rimarranno sotto la resistenza a 1,3664 (massimo 03/07/2014). Un supporto orario staziona a 1,3576. In un’ottica a più lungo termine, la rottura del cuneo ascendente di lungo termine (si veda anche il supporto a 1,3673) indica un netto deterioramento della struttura tecnica. Si predilige un rischio al ribasso di lungo termine verso 1,3379 (implicato dalla formazione di doppio massimo), finché i prezzi resteranno sotto la resistenza a 1,3775. Troviamo supporti chiave a 1,3477 (minimo 03/02/2014) e a 1,3296 (minimo 07/11/2013).
GBP/USD La coppia GBP/USD si sta consolidando vicino al massimo del canale ascendente. La leggera correzione del prezzo avvenuta finora suggerisce un persistente interesse all’acquisto. Monitorate il supporto orario a 1,7086 e la resistenza oraria a 1,7180 (massimo 04/07/2014). Troviamo un altro supporto a 1,7007 (minimo 27/06/2014). A più lungo termine, la violazione della resistenza principale a 1,7043 (massimo 05/08/2009) fa presagire un ulteriore rafforzamento. Le resistenze sono ubicate a 1,7332 (si veda il 50% del ritracciamento sul declino del 2008) e a 1,7447 (minimo 11/09/2008). Un supporto staziona a 1,6923 (minimo 18/06/2014).
USD/JPY L’USD/JPY ha violato il supporto a 101,24, confermando, per il breve termine, la debolezza della struttura tecnica. Un supporto chiave staziona tuttavia a 100,76. Le resistenze orarie ora si trovano a 101,45 (minimo 09/07/2014) e 101,86 (massimo 09/07/2014). Si predilige un’impostazione rialzista di lungo periodo finché reggerà il supporto chiave a 99,57 (minimo 19/11/2013). Ciò nonostante, sarà necessaria una violazione al rialzo fuori dall’attuale fase di consolidamento compresa tra 100,76 (minimo 04/02/2014) e 103,02 affinché ci sia una ripresa del trend rialzista di fondo. Un’importante resistenza staziona a 110,66 (massimo 15/08/2008).
USD/CHF L’USD/CHF continua a muoversi all’interno del suo canale discendente. Un supporto orario staziona a 0,8886 (minimo infragiornaliero). Le resistenze orarie sono definite dal canale discendente (intorno a 0,8948) e 0,8975. Un altro supporto è ubicato a 0,8857. In una prospettiva a più lungo termine, la violazione rialzista della resistenza chiave a 0,8953 suggerisce la fine dell’ampia fase correttiva iniziata a luglio 2012. A lungo termine, il potenziale livello al rialzo implicato dalla formazione a doppio minimo è 0,9207. Una resistenza chiave si colloca a 0,9156 (massimo 21/01/2014).