Dotata di un’ottima tecnologia per migliorare l’efficienza degli impianti fotovoltaici, la società israeliana quotata al Nasdaq sta inseguendo lo sviluppo negli Stati Uniti, dove abbondano i fondi pubblici per la transizione energetica
Nell’ultimo mese il titolo ha sofferto per la forza del dollaro.
Continua la scommessa sulla crescita di SolarEdge Technologies Inc (NASDAQ:SEDG), azienda israeliana che realizza apparecchi ad alta tecnologia per ottimizzare la resa degli impianti fotovoltaici. Dopo avere registrato nel secondo trimestre un incremento dei ricavi del 51%, il terzo trimestre dovrebbe essersi chiuso con una crescita del 56%, accompagnata da un lieve miglioramento della redditività. E’ questo che si aspetta il consensus degli analisti dai risultati che saranno comunicati il prossimo 9 novembre.
Quotata al Nasdaq, SolarEdge fa i bilanci in dollari e questo, spiega un analista, si sta rivelando un handicap per una società che realizza in Europa il 57% dei ricavi. Secondo l’analista, è il calo dell’euro che ha spinto nell’ultimo mese alcuni investitori ad alleggerire la posizione sulla società di Tel Aviv, con il titolo che da metà settembre a oggi è sceso del 35%, arrivando lunedì 17 ottobre a chiudere a 197,29 dollari. Pochi giorni prima l’azione SolarEdge era scesa fino a 190 dollari, minimo dal settembre 2020.
Gli ottimizzatori di potenza sono il cavallo di battaglia.
Considerando che in 11 mesi la quotazione si è dimezzata, vale la pena verificare se la società israeliana non è diventata una buona opportunità di acquisto. Partiamo dalla tecnologia. Fondata nel 2006, SolarEdge sviluppa e vende inverter solari per impianti fotovoltaici, software per il monitoraggio della produzione di energia, prodotti per l'accumulo di energia a batteria. Il suo cavallo di battaglia sono gli ottimizzatori di potenza, piccoli dispositivi posizionati dietro a ogni singolo pannello solare che permettono di migliorare il rendimento dell’insieme dell’impianto fotovoltaico, riducendo le perdite di potenza che si vengono a creare quando una parte dell’impianto finisce in ombra.
Più crescita, anche a scapito della redditività.
Grazie al successo degli ottimizzatori di potenza, SolarEdge sta registrando una crescita dei ricavi molto forte. Il 2022 dovrebbe chiudersi con un fatturato di 3,07 miliardi di dollari (consensus di MarketScreener), con un incremento del 57%. Per l’utile, invece, gli analisti prevedono solo un lieve aumento a 179 milioni di dollari (+5,9%). La società in questa fase è interamente proiettata verso la crescita dei ricavi e per questo obiettivo il management non si preoccupa di sacrificare qualche punto di margine operativo, che nel 2022 scenderà al 7,6% dal 10,5% dell’anno precedente. I piani prevedono una ripresa della redditività nel 2023, con un margine operativo al 12,8% su ricavi saliti a 3,9 miliardi di dollari (+30%).
Lo sviluppo è sostenuto da una posizione finanziaria positiva per 819 milioni di dollari, che salirà nel 2023 a 1,2 miliardi.
Dagli analisti giudizi positivi.
Al prezzo attuale SolarEdge capitalizza 10,9 miliardi di dollari, che corrispondono a 62 volte gli utili attesi per il 2022 e a 27 volte quelli del 2023. Sono multipli più che giustificati dal tasso di crescita previsto. Da segnalare che buona parte della crescita futura sarà negli Stati Uniti, dove il passaggio a nuove fonti di energia ha ricevuto un vero e proprio impulso con l'approvazione dell'Inflation Reduction Act con il quale il governo ha messo a disposizione ingenti risorse pubbliche per accelerare la transizione energetica.
Il giudizio degli analisti su SolarEdge è ampiamente positivo: dei 25 esperti censiti da Market Screener, 18 raccomandano di comprare l’azione e uno solo consiglia di vendere. La media dei target price è 360 dollari, un prezzo obiettivo che implica un potenziale di rialzo dell’82%.