La scadenza delle opzioni ha offuscato il quadro dei volumi, in particolare per l’S&P 500, ma è stata una giornata in cui i compratori hanno potuto dare slancio al rally di Babbo Natale. La dichiarazione del FOMC sui tassi di interesse ha messo a dura prova i precedenti rally, con l’S&P che ora deve fare i conti con una “trappola per tori”.
Anche se è stato il Russell 2000 (IWM) a trovarsi più in difficoltà, avendo sottovalutato la sua MA a 50 giorni e guardando ora alla MA a 200 giorni come prossimo test. È stato l’unico degli indici principali a diventare nettamente ribassista nei supporti tecnici; il breakout gap di novembre non c’è più. È più probabile che si crei un nuovo trading range, legato ai massimi di novembre, con il livello di 205 dollari come possibile supporto.
L’S&P ha resistito a gran parte delle vendite riscontrate altrove, ma il FOMC ha compromesso la sua performance. La sua performance relativa rispetto agli indici di pari livello era scarsa prima dell’annuncio e in realtà è andata un po’ meglio dopo. Per il resto dell’anno dobbiamo seguire l’andamento del titolo rispetto alla sua MA a 50 giorni; se riuscirà a mantenere il supporto della MA a 50 giorni, avrà buone possibilità di (ri)sfidare la resistenza a 6.000.
Nasdaq è il nuovo leader del mercato. Sta sovraperformando gli indici di pari livello ed è riuscito a chiudere al di sopra del supporto di breakout dopo un viaggio intraday al di sotto di tale livello.
Come per l’S&P, il volume delle opzioni ha offuscato quella che si presenta come una giornata di accumulo. Se volete fare un’operazione a breve termine per il resto dell’anno, Babbo Natale ha buone probabilità di effettuare un retest di 20.000.
Menzione d’onore a Dow Industrial Average ($DJIA). Il titolo è diventato nettamente ribassista dal punto di vista tecnico, ma si è trovato a difendere l’ex resistenza trasformata in supporto.
C’è la possibilità di un retest della sua MA a 50 giorni prima della fine dell’anno, ma non è la più interessante delle opportunità di trading disponibili.
Come nota finale, l’indice dei semiconduttori ha registrato un breakout, ma si è trovato di fronte a una grande “trappola per tori”, con i dati tecnici che sono diventati ribassisti molto rapidamente.
Mentre sono più ottimista sull’azione rialzista di venerdì negli altri indici, lo sono meno per l’indice dei semiconduttori. Tutte le medie mobili convergenti sono di nuovo una resistenza.
Tornerò a postare nel nuovo anno. Babbo Natale deve ancora venire a trovarci e per i trader di future ci sono dei bei setup in offerta. Aspetterò fino al 2025.