È facile guardarsi indietro e dire che avremmo dovuto fare diversamente, ma la paura stessa di inciampare in un altro mercato ribassista era troppa!
Tutti i cali del passato una volta superati sembrano opportunità, tutti i possibili cali "futuri" sembrano troppo rischiosi. Infatti, spesso si pensa più ad evitare un ribasso, ma alla fine si perde tutto il rialzo e l'enorme occasione di acquisto.
Allo stesso tempo, ogni volta si sente la "stragrande" maggioranza essere d’accordo su qualcosa, lì dovremmo iniziare a metterlo in discussione. Lo abbiamo appena visto con la recessione apparentemente certa al 100%. Tutti la invocavano, non è mai arrivata.
Ad inizio del 2023 è stato detto che il mercato azionario sarebbe "crollato", ed il consenso era nettamente negativo. Ad oggi abbiamo l'esatto opposto, il 91% dei gestori di fondi si aspetta un calo dei tassi di interesse a breve termine (prossimi 12 mesi) e ciò significa un atterraggio "morbido". Di conseguenza la fiducia è alta.
L'S&P 500 ha toccato un nuovo massimo storico. Il massimo precedente, del 3 gennaio 2022, in area 4818 è stato superato dopo 511 giorni di negoziazione (747 giorni di calendario complessivo). E dal 1950, questo è stato il sesto periodo più lungo trascorso per raggiungere un nuovo massimo storico.
Anche Nasdaq e Dow Jones hanno raggiunto nuovi massimi storici questa settimana.
Negli ultimi 5 anni l’S&P 500 ha registrato una performance dell'80%. La pazienza, ancora una volta, ha premiato l'investitore a lungo terimine.
Molti, hanno basato le loro scelte, come quella di stare fuori dai giochi, sulla sottoperformance delle "small cap" e che il Russell 2000 non riusciva a "tenere" il passo, anche se in realtà la maggior parte dei settori, e in particolare quelli più importanti, stanno tutti "performando" bene.
Dal grafico, dai minimi di settembre 2022, la tendenza è rialzista per le Small-cap Industrials che ad oggi registrano un +44%, per le Small-cap Discretionary con una performance
del +39% e le Small-cap Tech con un +27%.
L'S&P500, dai minimi di ottobre 2022, è in rialzo del +35% mentre il Russell 2000, dai minimi di ottobre 2023, del +20 circa. La verità è che le Small cap tendono a sottoperformare le Big cap durante i mercati rialzisti, come quello che stiamo vivendo. Quindi vedere performance più convincenti dell'S&P 500 è stato del tutto normale.
Ma attualmente, di positivo c'è che anche le small cap stanno raggiungendo nuovi massimi rispetto ai tentativi passati, vedi il grafico, altro segnale di mercato rialzista.
Infine, il livello "record" di $6 mila miliardi nei conti del mercato monetario potrebbe essere un vantaggio per l'azionario e per l’economia.
Godiamoci il mercato rialzista (non si sa quanto durerà), sapendo che i mercati ribassisti fanno parte del "gioco".
Alla prossima!
>>> NON PERDETE L'OCCASIONE InvestingPro!
Vi ricordo che potete abbonarvi con uno sconto importante, valido per il piano PRO+ 2 anni utilizzando QUESTO LINK. Mentre per il piano PRO+ 1 anno utilizza QUESTO LINK. utilizzando Sblocca i dati di mercato PREMIUM per potenziare le tue ricerche di mercato: oltre 200.000 strumenti su 250 borse globali, Fair Value che calcola il valore di mercato di un asset, ProTips che semplifica i dati complessi, ProPicks e l'intelligenza artificiale, punteggi sulla salute finanziaria, aggiornamenti esclusivi e i suggerimenti delle Breaking News Pro e un’esperienza 100% senza annunci!
LEGGI articolo in ACADEMY >>> "Azioni italiane sottovalutate a Gennaio 2024" >>> QUI
Per non perderti le mie analisi, ricevere gli aggiornamenti in tempo reale, clicca sul pulsante [SEGUI] del mio profilo!
"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".