Nota dell’editore: Tutte le informazioni fornite in questo articolo sono aggiornate alla chiusura dei mercati del 24 dicembre 2020.
Malgrado la pandemia di coronavirus, pensiamo sia giusto dire che, sui mercati azionari, è stato l’anno di Tesla (NASDAQ:TSLA).
Grafico settimanale TSLA sui 12 mesi precedenti (TTM)
Mentre si apre l’ultima settimana del 2020, le azioni del produttore di auto a batteria con sede a Palo Alto, California, registrano un’impennata del 691%, battendo facilmente gli altri titoli quotati sugli indici S&P 500 e NASDAQ 100.
Il marchio di qualità di Tesla è ed è stata la sua missione di trasformare i trasporti automobilistici rimpiazzando benzina e gasolio con l’energia elettrica delle batterie. Dopo aver mancato gli obiettivi e le scadenze sulla produzione per anni, la sua redditività ora sembra essere stabile.
Adesso, come nei suoi primi anni, gli investitori comprano Tesla per le ambizioni e la visione del suo amministratore delegato Elon Musk. Credono nella sua storia di crescita. E stanno pagando le azioni ad oltre 170 volte gli utili previsti su 12 mesi.
La quotazione della compagnia da 627,3 miliardi di dollari ora è molto più alta delle capitalizzazioni di mercato combinate di Fiat (MI:FCHA) Chrysler (NYSE:FCAU), Ford Motor (NYSE:F), General Motors (NYSE:GM), Honda (NYSE:HMC), Hyundai (OTC:HYMLY), Nissan (OTC:NSANY), Peugeot (OTC:PUGOY), Toyota (NYSE:TM) e Volkswagen (OTC:VWAGY).
Non importa che i ricavi sui 12 mesi precedenti di Tesla siano stati pari a 28,2 miliardi di dollari, contro i 115,8 miliardi segnati da General Motors soltanto.
Si potrebbe dire che Tesla sia un’eccezione, irresistibile per gli investitori, sia grandi che piccoli, che lo ritengono il titolo rivoluzionario del decennio. Proprio come lo era Apple (NASDAQ:AAPL) quando ha lanciato l’iPhone nel primo decennio del secolo.
Tesla si è unito all’indice S&P 500 solo il 21 dicembre, innescando miliardi di dollari di scambi azionari con gli investitori che hanno ribilanciato i portafogli. Ma i forti guadagni di Tesla rispecchiano anche alcuni temi che accomunano i vincitori e gli sconfitti su un mercato crollato all’inizio dell’anno ma che ora è arrivato a livelli quasi da record.
I titoli dell’indice NASDAQ 100 sono in cima alla lista dei vincitori
Per quanto riguarda i vincitori, si registrano crescite enormi in un numero limitato di settori, soprattutto tecnologia e biotecnologia. L’indice NASDAQ 100, che si focalizza su questi titoli, è schizzato del 45,5% e circa l’84% dei titoli in esso contenuti hanno mostrato dei rialzi. E questo rispetto a circa il 56% dei titoli quotati sull’indice S&P 500 o sul Dow Jones Industrial Average.
Moderna, (NASDAQ:MRNA), la compagnia biotech con sede in Massachusetts che ha sviluppato un vaccino ora distribuito in tutto il mondo, ha visto il suo titolo schizzare del 530% a 123,39 dollari, con la seconda performance migliore fra i titoli del NASDAQ 100.
Il titolo di Zoom Video Communications (NASDAQ:ZM) segna un’impennata del 451%, la quarta migliore sul NASDAQ 100: il software sviluppato per gli utenti commerciali è diventato indispensabile per famiglie ed amici, nonché per la miriade di persone che lavorano da casa durante il lockdown per paura della pandemia.
Il desiderio e la possibilità di comprare da casa durante il lockdown, inoltre, hanno aiutato alcune compagnie. La seconda migliore performance sull’indice S&P 500 nel 2020 è stata quella di Etsy (NASDAQ:ETSY), il cui negozio online consente alle persone di realizzare, vendere, comprare e collezionare oggetti unici.
Grafico settimanale ETSY sui 12 mesi precedenti (TTM)
Il titolo ha visto un’impennata di quasi il 330%.
Peloton (NASDAQ:PTON), i cui attrezzi per gli esercizi sono popolari tra chi spera di liberarsi della tensione e del peso accumulati durante la pandemia, registra la terza migliore performance sul NASDAQ 100, con un balzo del 473%.
I titoli delle compagnie che rendono possibile a consumatori ed aziende fare affari in sicurezza sono andati alle stelle. Okta (NASDAQ:OKTA) e PayPal Holdings (NASDAQ:PYPL), ad esempio, sono schizzati rispettivamente del 139% e del 120,6%.
Okta, che si piazza all’ottavo posto per la performance sul NASDAQ 100, si occupa di gestione delle identità e degli accessi per rendere le reti più sicure. PayPal, al decimo posto sul NASDAQ 100 ed al quarto sull’indice S&P 500, rende più semplici le vendite online.
I Big Tech dominano il Dow; energetici e viaggi fanalino di coda nel 2020
Tra i titoli del Dow Jones Industrial Average, quest’anno i due titoli principali sono entrambi dei titoli tech: Apple (AAPL) e Microsoft (NASDAQ:MSFT), seguiti dal colosso dell’abbigliamento sportivo Nike (NYSE:NKE). I tre titoli hanno registrato un aumento rispettivo del 79,9%, 41,3% e 39,8%.
I principali perdenti del mercato azionario sono concentrati nel settore degli energetici e in quello dei viaggi e turismo, due settori che non sono riusciti ad approfittare del massiccio taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
Il prezo dei greggio West Texas Intermediate, il riferimento del pertrolio USA, è andato sotto lo zero ad aprile e ci è rimasto per un’intera giornata. Alla chiusura di giovedì scorso, il WTI si attestava a 48,23 dollari al barile, in calo del 21% sull’anno.
Sei dei 10 maggiori cali dell’S&P 500 sono stati registrati nelle compagnie energetiche, tra cui Occidental Petroleum (NYSE:OXY) e Marathon Oil (NYSE:MRO), in calo rispettivamente del 57,1% e del 51,2%.
La pressione dei prezzi ha colpito anche i maggiori colossi petroliferi. Chevron (NYSE:CVX) è il terzo peggiore titolo dell’indice Dow, con un calo del 29,4%. Exxon Mobil (NYSE:XOM) ha perso il 40% ed è stato escluso dall’indice Dow, dopo ben 92 anni all’interno dell’indice di 30 componenti.
La pandemia ha bloccato anche compagnie aeree, hotel, ristoranti, cinema, teatri e eventi.
Le compagnie di crociere Carnival Corporation (NYSE:CCL) e Norwegian Cruise Line Holdings (NYSE:NCLH) sono i due peggiori titoli dell’S&P 500 dell’anno, con il rispettivo crollo del 59% e del 58%. Royal Caribbean (NYSE:RCL) è il decimo tra i peggiori, con un crollo del 47,1%.
Il colosso dell’aviazione Boeing (NYSE:BA) è stato il peggiore dei titoli del 30 Dow, con un crollo del 33,4% dovuto anche alle difficoltà legate al modello 737 MAX. il quarto trimestre racconta una storia totalmente diversa. Il modello in questione è stato ricertificato e si spera che il vaccino spinga di più a viaggiare. Boeing ora è in salita del 33%.
In teoria, i titoli che hanno visto guadagni stellari quest’anno, come Tesla e Moderna, potrebbero scendere o indebolirsi nel 2021, solo perché i guadagni sono importanti e sono giunti rapidamente. Ma i soldi vanno e vengono. In più, se i vaccini contro il COVID-19 funzioneranno e le economie vedranno una vera ripresa, la domanda di attrezzature Peloton o di iscrizioni a Zoom potrebbe scendere.
Alcuni dei titoli schizzati alle stelle stanno tornando pian piano sulla terra. Le azioni di Apple, Amazon.com (NASDAQ:AMZN) e Microsoft hanno registrato un picco il 2 settembre. Facebook (NASDAQ:FB) e Netflix (NASDAQ:NFLX) a luglio e agosto. Nessuna di queste azioni si è più riavvicinata a quei massimi.
È vero che finiranno l’anno con rispettabilissimi guadagni intorno al 30% o anche molto superiori, ma niente che si possa lontanamente avvicinare ai rialzi dei grandi vincenti.
Ecco una carrellata dei 10 vincenti e perdenti per ogni indice:
S&P 500 vincitori e sconfitti 2020
NASDAQ 100 vincitori e sconfitti 2020
Dow vincitori e sconfitti 2020