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Sul finale di ottava le Borse europee allungano, Madrid la migliore

Pubblicato 11.10.2015, 15:53
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
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Sul finale di ottava le Borse europee allungano, Madrid la migliore performance

Quadro macro economico

Le principali borse europee hanno chiuso anche oggi in rialzo. Il Ftse 100 a Londra ha guadagnato lo 0,7%, l'Ibex a Madrid l'1,3%, il Cac40 a Parigi lo 0,5%, il Dax a Francoforte l'1%. Gli investitori scommettono che la Fed rinvierà il primo rialzo dei tassi al 2016. Dalle minute dell'ultima riunione del comitato esecutivo dell'istituto è emerso infatti che i suoi membri sono diventati più prudenti sulle prospettive dell'economia. Tra i singoli settori la migliore performance l'hanno registrata anche oggi i minerari. Anglo American (L:AAL) ha guadagnato il 7,2%, BHP Billiton il 4,3% e Glencore il 7%. ArcelorMittal ha guadagnato il 6%. J.P. Morgan ha alzato il suo rating sul titolo del maggiore produttore mondiale di acciaio ad "Overweight".

Piazza Affari ha chiuso in rialzo riducendo però i guadagni nella seconda parte della seduta. L’indice Ftse Mib, che in mattinata aveva toccato un massimo a 22.423 punti, ha chiuso con un progresso dello 0,45%. Brillante FCA (+2,60%) dopo le nuove indiscrezioni che vedono la valutazione di Ferrari fino a 11 miliardi di euro. In attesa del via libera della SEC per l’avvio del collocamento della casa di Maranello, gli ultimi rumors riportati questa mattina da Bloomberg prevedono una valutazione della Rossa tra poco meno di 10 miliardi di euro e un massimo di 11 miliardi di euro. La forchetta di prezzo sarà contenuta nel filing finale di quotazione che potrebbe essere depositato già oggi spianando la strada all’avvio del collocamento del 10% di Ferrari a Wall Street. In casa del Lingotto ben comprata anche CNH Industrial che ha chiuso con un progresso dell’1,72%. Contrastate le banche: negative Mps (-1,03%) e Bpm (-0,98%), mentre Ubi Banca e Unicredit (MI:CRDI) hanno guadagnato rispettivamente l’1,05% e lo 0,77%. La risalita del petrolio ha impattato ancora positivamente sul settore oil, in particolare su Saipem (+2,93%) che si anche aggiudicata nuovi contratti nel business E&C offshore per oltre 600 milioni di euro. Bene anche Telecom Italia (+1,57%) spinta dall’apertura sul dossier Metroweb e dai rumors sulla cessione di una quota di Inwit. Acquisti su STM (+1,47%) che nei giorni scorsi aveva trovato sponda nella trimestrale positiva di Samsung, mentre le vendite hanno affossato Mediaset (-4,09%). Dalle sale operative è emersa una certa delusione dai dati sulla crescita degli abbonati nel terzo trimestre. A fine settembre gli abbonamenti alla pay-tv Mediaset Premium sono cresciuti a 1.815.000, in rialzo di 112 mila unità rispetto a fine giugno. Riscontri inferiori rispetto ai +130mila indicati da alcuni organi di stampa nelle scorse settimane.

L’ultima seduta della settimana trascorre in sordina, con pochissime news di rilievo. L’unica news pubblicata nel continente europeo ha riguardato la bilancia commerciale del Regno Unito che ha registrato ad agosto un deficit pari a 11,15 miliardi di sterline rispetto al dato di luglio di 12,2 miliardi di sterline Il dato reso noto dall'Office for National Statistics della Gran Bretagna (ONS) si confronta con le stime di consensus che erano per un deficit minore pari a 10 miliardi. In particolare, il commercio dei beni verso i Paesi dell'UE ha generato un deficit di 7,4 miliardi come il mese precedente, mentre il disavanzo con i Paesi terzi è sceso a 3,8 miliardi da 4,8 miliardi. Per quanto riguarda la bilancia commerciale complessiva, che include anche i servizi (suplus in aumento a 7,9 miliardi), il deficit scende a 3,3 miliardi dai 4,4 miliardi precedenti. Anche negli Stati Uniti, l’unica notizia macro degna di nota, è stata redatta dal Dipartimento del Commercio in merito ai prezzi alle importazioni (Import Prices) calati a settembre dello 0,1%. Gli economisti avevano previsto un calo dello 0,5%. Esclusi i carburanti i prezzi alle importazioni sono scesi lo scorso mese dello 0,3%, dal -0,4% di luglio. I prezzi alle esportazioni sono scesi ad agosto dello 0,7%.

Alla fine ha prevalso la prudenza: è ciò che emerge dalla pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della FED tenutasi giovedì sera. Il FOMC (Federal Open Market Committee ndr) ha determinato che gli sviluppi precedenti alla riunione dello scorso 17 Settembre ponevano un rischio concreto per l’economia a stelle e strisce con la conseguenza che il consiglio direttivo guidato da Janet Yellen ha ritenuto più prudente posticipare il rialzo dei tassi. Dalla trascrizione si evince che la FED avrebbe trovato opportuno rialzare i tassi a settembre per effetto dei recenti e positivi sviluppi dei fondamentali macroeconomici statunitensi, ma che le turbolenze a livello globale abbiano avuto un ruolo determinante nella decisione di mantenere l’assetto monetario invariato. Ritorna quindi in auge la possibilità che il rialzo possa effettivamente arrivare a Dicembre, anche se mercati e analisti scontano un intervento entro la fine dell’anno intorno al 3%. L'obiettivo di inflazione al 2% è apparso ancora lontano ai membri del Comitato di politica monetaria della Federal Reserve. È uno dei fattori che ha spinto la Banca centrale americana a rimandare il primo rialzo dei tassi di interesse nella riunione di settembre. Altri fattori che hanno pesato sulla decisione sono il timore di un rafforzamento troppo marcato del dollaro e le spinte contrarie alla crescita economica globale che arrivano dalla Cina. Tale situazione ha fatto rimanere la Fed ancora in una fase attendista, ma molto probabilmente l’iter relativo all’incremento dei tassi potrà essere concluso nella riunione del Fomc che si terrà a metà del mese di dicembre. Nello stesso meeting sarà molto importante capire se la Fed sta rischiando, rinviando l’abbandono della politica accomodante e se sta andando verso un quarto Quantitative easing. La prima è l’opzione più probabile. Dal punto di vista valutario, potremmo assistere a un’inziale debolezza del dollaro americano, con un rafforzamento entro la fine dell’anno.

Da una Banca centrale a un'altra. Nel suo intervento alla sessione del Fmi in corso a Lima, Mario Draghi ha ribadito che la Bce intende procedere con il quantitative easing fino a settembre 2016 o oltre qualora l'inflazione non riesca a portarsi verso gli obiettivi prefissati.

Quadro tecnico mercato valutario

Eur/Usd

Scenario settimanale

Sul grafico settimanale la situazione della coppia più tradata del mercato valutario non è tanto cambiata rispetto a quella della scorsa settimana; ovvero siamo sempre all’interno del grande canale rialzista. L’unica differenza è che, mentre la scorsa settimana la chiusura weekly a 1,1210 era abbastanza vicina al livello inferiore che delimita il canale; ora invece la settimana si è conclusa con una forte spinta rialzista che ha portato la chiusura settimanale molto più lontana rispetto a quella precedente e precisamente a 1,1370. Ricordiamo che la fase di apprezzamento della major e da ricercarsi nell’indebolimento del dollaro sul mercato forex condizionato dalla lettura dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, pubblicati giovedì sera, che hanno restituito un quadro incerto riguardo al rialzo dei tassi di interesse.

Scenario giornaliero

L’ultima seduta di contrattazioni si apre con un rialzo della moneta unica che supera il livello psicologico a quota 1,3000 nel rapporto con il green back portandosi in chiusura di seduta fino a 1,1356 e aprendo la strada verso un ulteriore allungo fino al test delle due resistenze giornaliere (colore rosso) passanti rispettivamente per 1,1430 ed 1,1460, quest’ultima coincidente anche con la resistenza settimanale analizzata sopra. Nelle prossime sedute, in prossimità dei questi due livelli statici potremmo avere maggiori informazioni da parte dell’azione del prezzo, dove il superamento delle due resistenze aprirebbe la strada verso ulteriori allunghi rialzisti, mentre in caso contrario, ovvero in caso di rimbalzo della coppia si ritornerebbe a percorrere una nuova mini – fase di correzione ribassista con la possibilità di un ritorno verso il limite inferiore che delimita il canale di correzione.

Situazione futura

Sia dal weekly che dal daily chart, riscontriamo che la fase rialzista potrebbe avere risvolti più duraturi nel caso in cui la coppia riuscirà a superare nelle prossime sedute 1,1460 livello coincidente sia con la resistenza settimanale (di colore blu) e sia con quella daily (di colore rosso); tale livello più volte in passato è riuscito a contenere attacchi da parte dei compratori. Ovviamente, non dobbiamo accantonare anche l’altra possibilità che può scaturire dal ritorno alle vendite subito dopo un pullback sull’area in oggetto. Al momento ritengo, anche perché ci troviamo al centro del canale rialzista, che la situazione futura non sia molto chiara: le indicazioni che al momento abbiamo a nostra disposizione non ci permettono di formulare uno scenario futuro univoco, si attendono maggiori informazioni da parte dell’azione del prezzo.

Situazione indicatori
Anche gli indicatori al momento non ci danno una informazione univoca su una possibile direzione futura della coppia.

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Usd/Jpy

La Borsa di Tokyo ha chiuso l’ultima seduta della settimana in forte rialzo. Il Nikkei ha guadagnato l'1,6% a 18.438,67 punti e il Topix il 2,3% a 1.515,13 punti. Nel settore dell'acciaio Nippon Steel & Sumitomo Metal e Kobe Steel hanno guadagnato rispettivamente il 5,3% e il 6,8%. Bank of America Merrill Lynch ha alzato il giudizio sui due titoli da "Neutral" a "Buy". Tra i petroliferi Japan Petroleum Exploration ha guadagnato il 3% e Inpex il 3,6%.

Scenario settimanale

Sul fronte asiatico la situazione è identica a quella che abbiamo lasciato la scorsa settimana. In particolare, per quanto riguarda il rapporto di cambio tra il dollaro americano e lo yen giapponese il baricentro delle contrattazioni resta sempre il livello psicologico in area 120,00. L’unica differenza da riscontrare in settimana per settimana è che il range settimanale tra il massimo ed il minimo si assottiglia sempre di più, tale da formare una triangolo simmetrico, classica figura tecnica.

Scenario giornaliero

Anche sul daily chart, riprendo gli stessi argomenti già proposti nell’analisi dello scenario settimanale. In una visione più dettagliata, la major prosegue il suo lungo percorso la fase di accumulo che sta contraddistinguendo i movimenti degli ultimi due mesi. In questo contesto, i movimenti giornalieri che hanno dato vita alla formazione del triangolo simmetrico sono ancora più evidenti. Tecnicamente, il target minimo dell’andamento dei prezzi si calcola proiettando l’altezza massima del triangolo, in altre parole la sua base, dal punto di rottura della trendline che caratterizza la figura; nel nostro caso l’area di profitto coincide con l’area dove è posizionato il supporto giornaliero a 115,50.

Situazione futura

Restiamo ancora in stand – by, in attesa del completamento del triangolo di compressione.

Situazione indicatori

Al momento gli indicatori tecnici che uso non danno una direzione univoca.

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Gbp/Usd

Scenario settimanale

Sul weekly chart che vede contrapposti la sterlina inglese dal dollaro americano, riscontriamo che l’area di attrazione resta sempre 1,52400 – 1,5300 dove passano contemporaneamente due livelli statici, uno mensile (colore verde) ed un altro settimanale (colore blu). Tale area più volte testata in passato, è situata al centro di una grande area di consolidamento racchiusa tra i livelli settimanale (colore blu) a 1,5750 e 1,4800. Non riscontriamo una direzione univoca, dovuta soprattutto alla riunione di politica monetaria della BoE che non ha performato nessuna conclusione importante, lasciando invariato l’attuale tasso di interesse; secondo Mark Carney, il non procedere al rialzo dei tassi sia totalmente svincolato dalle decisioni della FED e infondendo quindi spinta alla divisa di Sua Maestà.

Scenario giornaliero

Sul giornaliero invece abbiamo una situazione molto interessante, che può essere utilizzata come ottimo spunto per operare sulla major in vendita. In pratica tra l’Rsi e la dinamica dei prezzi ho riscontrato una divergenza ribassist, in quanto gli ultimi due massimi della coppia sono decrescenti, mentre l’Rsi nello stesso periodo ha dato formato dei massimi crescenti, ciò implica una maggiore propensione verso una nuova fase di correzione bearish. Inoltre, già l’Rsi segnala con la freccia rossa rivolta verso il basso che è in procinto di lasciare la zona di ipercomprato per dirigersi verso il basso. Anche l’indicatore symphonie segnale un possibile movimento ribassista.

Situazione futura

In base alla indicazioni, tecnico – grafiche daily ho deciso di inserire, all’atto dell’apertura dei mercati, un pendente di vendita. Di seguito i set up di ingresso a mercato. Sell Stop. Entry point 1,5290; Stop Loss 1,5380; Target 1,5170.

Situazione indicatori

Al momento l’indicatore Rsi dopo aver battuto sul livello 80 di ipercomprato ha iniziato a muoversi al ribasso, segnalando come già descritto sopra una divergenza ribassista rispetto alla dinamica dei prezzi. Anche il Symphonie fornisce la stessa indicazione. Attendo che anche gli altri indicatori mi diano informazioni ribassiste.

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Usd/Cad

Scenario giornaliero

Al momento la coppia ha ancora abbastanza forza per scendere. L’ultima candela bearish è riuscita a superare anche il minimo della hammer, che avevo segnalato mercoledì scorso. A questo non resta che attendere cosa succede in prossimità del prossimo supporto posizionato a 1,2830.

Situazione futura

Cancello il pendente di acquisto su indicazione dell’analisi di cui sopra. Di seguito i valori del pendente; Buy stop. Entry point 1,3080; Stop Loss 1,2970; Target 1,3320.

Situazione indicatori

L’Rsi si trova ancora in zona ipervenduto, inoltre anche gli altri indicatori tecnici identificano che il trend bearish è ancora in atto.

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Nzd/Usd

Scenario giornaliero

Altra situazione interessante sul giornaliero del kiwi, da monitorare nelle prossime sedute. Con l’ultimo movimento rialzista di venerdì la coppia ha raggiunto il supporto giornaliero posizionato a 0,6700, ottima area di ingresso per un buon spunto di trading.

Situazione futura

Attendiamo dall’azione del prezzo ottime informazioni per entrare a mercato.

Situazione indicatori

Tutti gli indicatori tecnici evidenziano ancora informazioni rialziste, in particolare l’Rsi si trova ancora in zono ipercomprato al di sopra il livello 80.

nzdusd

Gbp/Jpy

Scenario giornaliero

Su indicazione del doppio minimo e della divergenza rialzista tra l’Rsi e la dinamica dei prezzi, ampiamente analizzate nelle passate analisi, ho inserito in macchina un operazione di acquisto la quale nell’ultima seduta della settimana ha raggiunto il suo target con un profitto pari a 200 punti.

gbpjpy

Eur/Aud

Scenario giornaliero

Anche la coppia che vede contrapposti la valuta europea dal dollaro australiano si trova a testare una importante area di supporto dove passano sia un livello mensile (colore verde) a 1,5460 e sia un livello giornaliero (colore rosso) a 1,5590; ottima area per un ripartenza rialzista.

Situazione futura

Attendiamo dall’azione del prezzo ottime informazioni per entrare a mercato.

Situazione indicatori

Tutti gli indicatori tecnici evidenziano ancora informazioni ribassiste, in particolare l’Rsi si trova ancora in zono ipervenduta al di sopra il livello 20.

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Eur/Cad

Scenario weekly

E’ da un bel po’ di sedute che osservo la coppia che vede contrapposte la valute euro contro dollaro canadese, in quanto lo scenario di lungo termine è decisamente rialzista dopo i minimi raggiunti a fine mese di aprile. Nell’ultimo periodo la fase di trend ha subito un periodo di respiro, infatti da come si evince dal grafico, la coppia è entrata in una fase di congestione.

Situazione futura

Ci siamo per un possibile allungo rialzista, confermato soprattutto dalla hammer che chiude le contrattazioni dell’ultima settimana, con falsa rottura del supporto settimanale (colore blu) a 1,4640 e chiusura al di sopra dello stesso. Inoltre, ad evidenziare la bontà del pattern, riscontriamo una barra di esaurimento del forza dei venditori coincidente con la lower shadow della candela ed un corpo ristretto al di sopra del pattern. Di seguito i set up di ingresso a mercato. Buy Stop. Entry point 1,4790; Stop Loss 1,4530; Target 1,5530.

Situazione indicatori

Attendo anche da parte degli indicatori informazioni rialziste.

eurcad

Aud/Jpy

Scenario giornaliero

Al momento la coppia ha ancora abbastanza forza per salire. L’ultima candela bullish è riuscita a superare anche il massimo della hanging man, che avevo segnalato giovedì scorso. A questo non resta che attendere cosa succede in prossimità della prossima resistenza posizionata a 88,20.

Situazione futura

Cancello il pendente di vendita su indicazione dell’analisi di cui sopra. Di seguito i valori del pendente; Sell Stop. Entry point 85,70; Stop Loss 86,80; Target 82,90

Situazione indicatori

L’Rsi si trova ancora in zona ipercomprato, inoltre anche gli altri indicatori tecnici identificano che il trend bullish è ancora in atto.

audjpy

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