Mai così alto dal 2012. Il tasso dei Btp a 10 anni, nel pomeriggio di mercoledì 4 ottobre, ha sfondato la soglia psicologica del 5%, e mentre i mercati tremano, le banche brindano.
Secondo un’analisi del Sole 24 Ore di agosto nel primo semestre del 2023 le sei principali banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Mediobanca (BIT:MDBI), Banco BPM, BPER (BIT:EMII) e MPS (BIT:BMPS)) hanno messo a segno un rialzo dei profitti 60 per cento rispetto allo stesso periodo di un anno fa, un aumento pari a 11 miliardi di euro. Ad agosto il Btp a 10 anni viaggiava al 4,3% oggi siamo ben oltre.
Il rialzo dei tassi è una manna per le banche. Lo sa anche il governo tanto che ha pensato a una tassa apposta.
A distanza di qualche mese, era agosto quando la tassa è stata annunciata, oggi ci troviamo un’imposta totalmente ridimensionata e una tantum, mentre sul fronte opposto i tassi continuano a correre e le banche sorridono.
Il comparto europeo da inizio anno guadagna il 13,6% contro il +5,52% dell’Euro Stoxx 600 (-1,6% nell’ultimo mese contro il -4,6% dell’Euro Stoxx 600).
Se da un lato le rate sui mutui, sui prestiti e altri finanziamenti sono un salasso dall’altro un modo per approfittarne potrebbe essere mettersi dalla parte di chi trae maggior vantaggio dalla situazione.
Il certificate sul settore bancario che quota sotto la pari
Oggi guardiamo da vicino un certificate pensato da Vontobel con Isin DE000VU8N9W0 su Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit. Il prodotto stacca premi trimestrali con memoria del 3% (12% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato, alle date di valutazione del 40% dal livello iniziale.
Le cedole godono dell’effetto memoria per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. La possibilità di rimborso anticipato scatta dal nono mese mentre la durata naturale del certificate è tre anni. A scadenza, protezione del capitale fino a cali del 40% dei sottostanti dal livello iniziale.
Di seguito una tabellina riassuntiva sui livelli di riferimento del certificate.
Il certificate, che oggi quota sotto la pari a 976 euro nonostante due dei suoi tre sottostanti siano ben sopra al livello iniziale. Unicredit (BIT:CRDI) guadagna l’8,21%, Banco Bpm (BIT:BAMI) il 13,2%. Intesa Sanpaolo è vicina alla parità.
Possibile Rimborso anticipato
Il prodotto ha davanti a sé due date di valutazione importanti, la prima il 20 dicembre. Se in questa data, nessuno dei tre titoli dovesse quotare sotto barriera, il certificate staccherà una cedola di 30 euro (poco più del 3%).
Si passa poi alla data di valutazione successiva, il 21 marzo, se tutti e tre i sottostanti dovessero quotare sopra il livello iniziale (due già ci sono mentre Intesa Sanpaolo dovrebbe guadagnare lo 0,754% in 6 mesi) allora scatterebbe il rimborso anticipato. Il certificate staccherebbe altri 30 euro (3%) di premio e verrebbe rimborsato a 1.000 euro (24 euro in più sul prezzo a cui tratta oggi).
In tutto, tra il premio di dicembre e quello di marzo più i 24 euro di capital gain, arriviamo a 84 euro in 6 mesi ovvero l’8,4% che annualizzato significa il 16,8% non male per un certificato che vede solo un sottostante appena sotto il livello iniziale e due ben al di sopra.
Se non dovesse andare in porto il rimborso anticipato, il certificate continuerà a quotare e la possibilità per il rimborso anticipato si ripresenterà alla data di valutazione trimestrale successiva. In particolare il rimborso scatterà alle seguenti date di valutazione, se tutti i sottostanti quoteranno sopra barriera.
Le distanze delle barriere rimangono profonde in grado di proteggere fino a cali del 39,5% per il peggiore dei tre sottostanti (oggi Intesa Sanpaolo). Il rendimento senza rimborso anticipato è elevato pari al 12% a cui si aggiunge il capital gain del 2,4% perché oggi il certificate si acquista sotto la pari.
Effetto memoria
I premi godono dell’effetto memoria, ovvero se a una data di valutazione trimestrale, un premio non dovesse essere stato distribuito perché i sottostanti quotavano sotto al livello di barriera, allora l’investitore non avrà perso il suo premio.
Se, infatti, in una delle date di valutazione trimestrali successive, tutti i titoli sottostanti quoteranno ad un livello pari o superiore alla barriera, allora l’investitore, oltre al premio di quel trimestre, recupererà tutti quelli passati non distribuiti.Gli scenari alla scadenza
Alla scadenza finale del 22 giugno 2026, se il certificate non sarà stato rimborsato in anticipo, si potranno presentare due scenari:
- Se tutti e tre i sottostanti dovessero quotare sopra la barriera, o allo stesso livello, il prodotto verrà rimborsato al 100% del valore nominale (1.000 euro). Inoltre l’investitore riceverà l’ultima cedola da 30 euro e tutte le eventuali cedole non pagate e accantonate nella memoria.
- Se anche solo uno dei sottostanti dovesse quotare sotto la barriera, il certificate verrà rimborsato a un valore proporzionale alla performance del peggiore dei sottostanti. Ipotizziamo che il peggiore segni un ribasso del 60% rispetto al valore iniziale: il rimborso avverrà al 40% del valore nominale, cioè a 400 euro. Ovviamente non verrà pagata l’ultima cedola e nemmeno le cedole eventualmente accantonate in memoria.
Attenzione
: Il Certificate DE000VU8N9W0 è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.
Ricordiamo che investire in certificati espone l’investitore al rischio fallimento dell’emittente e a quello di azzeramento di un sottostante, casi che possono comportare la perdita dell’intero investimento.
Vontobel gode di un buon rating:
- Aa3 da parte di Moody's
I potenziali rendimenti indicati sono sempre al lordo della tassazione.
Prima di ogni investimento leggere sempre tutti i documenti scaricabili dalla pagina del prodotto dell’emittente.