Clicca su “SEGUI” in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo
Future Ue e Usa in ribasso dopo i rialzi d'inizio mese.
Oggi è la giornata più importante del mese sul fronte dei dati macroeconomici: oltre all'inflazione ci sono i dati sul mercato del lavoro.
Venerdì inizia la stagione delle trimestrali con JP Morgan (NYSE:JPM.N), Bank of America (NYSE:BAC.N) e Citi (C.N): il consensus prevede un calo degli utili per azione delle società dell'S&P500 di circa il 2%.
Nel caso di conferma, sarebbe il primo trimestre di calo dell'eps dal terzo trimestre del 2020.
Per quanto riguarda l'inflazione negli Stati Uniti, il consensus si aspetta +6,5% in dicembre, da +7,1% di novembre. Al netto di cibo ed energia, i prezzi al consumo sono stimati in crescita del 5,7%.
Le comunicazioni sulla fiducia delle piccole imprese diffuse ieri hanno mostrato altri segnali di raffreddamento dell'inflazione, è scesa ulteriormente la frazione di aziende che si aspettano di alzare i prezzi nei prossimi tre mesi ed è aumentata quella dei pessimisti sull'andamento del ciclo economico.
L'andamento del prezzo dei fertilizzanti e dei noli marittimi, in forte calo, è un altro elemento disinflattivo.
Future Nasdaq 100, Future S&P 500, DAX, FTSE MIB, Ibex 35:
Come scritto nei precedenti articoli gli indici hanno esaurito la loro forza, ma sono supportati dal rialzo delle borse cinesi dovuto alla riapertura dopo tanti mesi di contenimento a causa del virus.
La recessione che porterà a un calo degli utili, non è ancora scontata dei mercati.
La recessione arriverà, sia in USA che in UE, in questi casi i mercati anticipano sempre una recessione con 3 mesi di anticipo in media.
A breve vedremo quindi il vero crollo del mercato e non bisogna farsi ingannare dai rialzi d'inizio 2023.
Gli indici UE terranno molto meglio rispetto agli indici USA, in quando la BCE si sta dimostrando più accomodante rispetto alla FED.
Inoltre l’inflazione alta in UE è destinata a crollare velocemente, grazie al ribasso dei prezzi del gas.
Lo strumento ideale in questi casi è il VIX, noto anche come l’indice della paura, che utilizza come sottostante le opzioni sull’indice S&P 500, con il quale presenta una correlazione negativa: se lo S&P 500 sale il VIX scende e viceversa.
Del dato di oggi mi aspetto un dato positivo, con un inflazione superiore quindi al 6.5 % stimato dagli analisti.
Questo dato sarà preso malissimo dal mercato, in quanto renderà la FED sempre più aggressiva sul rialzo tassi.
Gas naturale:
Come previsto nei precedenti articoli è arrivato il crollo del gas.
C’è una netta differenza tra breve periodo e lungo periodo in questo momento.
Nel lungo periodo la situazione è interessante.
L’Europa avrà bisogno di ancora più Gnl per sostituire i volumi russi la prossima estate, quando il continente ricaricherà lo stoccaggio, mentre la domanda cinese si riprenderà dai blocchi e compenserà le minori importazioni da altri acquirenti asiatici.
Nel breve periodo la situazione è negativa.
Il pericolo europeo è svanito, con gli stoccaggi in UE pieni grazie a un domanda molto bassa di gas, dovuta al caldo anomalo, al risparmio sia a livello industriale che retail, e alla transazione energetica in atto.
In estate la situazione però potrebbe essere diversa, con una possibile difficoltà di riempimento degli stoccaggi.
In USA la domanda è bassa a causa del meteo, questo sta creando un eccesso di offerta interno molto negativo per i prezzi che si somma ai dubbi in merito alla riapertura di alcuni impianti di esportazione, da tempo ormai off line e che contribuiscono a l’eccesso di offerta.
Sarà decisivo il fattore Freeport, uno degli impianti di esportazioni più importanti che dovrebbe riaprire la prossima settimana e il meteo con il freddo che al momento sembra non arrivare.
In Area 4, 3.50 mi aspetto comunque un rimbalzo tecnico del gas, con target di 5.
Petrolio:
Inizio di 2023 negativo per i prezzi del petrolio dovuta alla preoccupazione derivante dai contagi covid in Cina.
Se nel breve periodò le quotazioni soffriranno, nel lungo la situazione è positiva per due motivi.
1: Il price cap sebbene poco penalizzante per la Russia potrebbe portare a un incremento della domanda per il petrolio americano molto positivo per i prezzi e a un crollo della produzione di petrolio russo.
2: La domanda cinese di petrolio frenata dal Covid ripartirà nel 2023 e a supporto abbiamo l’allentamento delle restrizioni avvenute a fine 2022
Tutto questo si unisce al fatto che le scorte di petrolio sono sui minimi degli ultimi 20 anni, con paesi come la Russia che segnano una produzione in netto calo, un fattore che fa bene ai prezzi in quanto c’è scarsità di Petrolio.
Rimango positivo nel lungo termine con un target di 85 $.
Telecom (BIT:TLIT):
Non sono ottimista in merito alla tempistica del 29 gennaio come soluzione definitiva, in quanto sicuramente ci saranno contrasti sulla valutazione della rete fissa che dovrebbe convergere in Netco.
L'offerta non vincolante da parte di Cdp prevista a meta mese non ci sarà e questo non sarà preso bene dal mercato.
Sembra essere svanita L'ipotesi di Opa totalitaria da parte di Cdp, un fatto intenzionale in quanto L'OPA deve arrivare con un prezzo del titolo sui minimi in area 0.16 e quando nessuno se lo aspetta per aver successo mettendo alle strette gli azionisti.
La valutazione del titolo secondo il mio modello continua a essere 0.16, con un debito enorme che grava sulla valutazione.
Tesla (NASDAQ:TSLA):
Brutto periodo per il titolo destinato a continuare.
Le vendite hanno deluso, con i dati sotto le attese sulle consegne del quarto trimestre: 405.278 auto, meno delle 420.760 unità su cui scommettevano gli analisti.
Ci sono problemi in Cina, con l’abbassamento dei prezzi, a causa di un indebolimento della domanda che significa meno margini, e la concorrenza in Europa con Stellantis (BIT:BIT:BIT:STLA) sempre più minacciosa.
Inoltre aumentano le distrazioni del fondatore Musk sempre più distratto da Twitter.
A nulla sono servite le dichiarazioni del CEO Musk, che dice che lascerà l’incarico di CEO Twitter una volta trovato un sostituto.
Come scritto a inizio anno con i prezzi in area 300, Il titolo secondo il mio modello valeva 170 $ e quindi era molto caro ad inizio 2022.
Alla luce degli ultimi dati aggiorno il mio fair value di tesla a 85 dollari, un livello dove inizierò a pensare a un acquisto del titolo.
Le mie posizioni aperte:
Detengo una posizione Acquista sul Natural gas, sul VIX, e su un’azione Americana con un grosso potenziale di rialzo.
Nota informativa: detengo una posizione Buy nel gas naturale, nel VIX e in un titolo USA con un grande potenziale di rialzo.
Per informazioni sui miei servizi e sulle mie strategie d'investimento, puoi cercare il mio nome su Google (NASDAQ:NASDAQ:GOOGL) e scrivermi sui miei canali social.