Le materie prime stanno catturando interesse considerati i movimenti selvaggi a cui abbiamo assistito sul mercato per tutto il 2020. Dalla drastica impennata del valore dell’argento ed i massimi storici dell’oro, all’aumento della domanda di succo d’arancia, al greggio crollato al minimo di -40,32 dollari al barile il 20 aprile, non sorprende che gli investitori stiano prestando attenzione.
Continuiamo da dove siamo rimasti nell’articolo di ieri con altri due ETF che offrono accesso alle materie prime.
Dopo aver esaminato delle considerazioni chiave per cui investire su ETF basati su contratti di future delle materie prime ieri, oggi parleremo di un altro ETF simile, che copre un gruppo diverso di materie prime. Inoltre, considerata l’incredibile corsa dell’argento, prenderemo in esame un fondo che comprende possedimenti fisici del metallo prezioso.
1. Aberdeen Standard Bloomberg All Commodity Strategy K-1 Free ETF
- Prezzo attuale: 19,92 dollari
- Range su 52 settimane: 16,36-23,11 dollari
- Rendimento dividendo: 1,68%
- Frequenza del dividendo: annuale
- Percentuale spesa: 0,25% all’anno, o 25 dollari su un investimento di 10.000 dollari
L’Aberdeen Standard Bloomberg All Commodity Strategy K-1 Free ETF (NYSE:BCI) è gestito attivamente e replica l’indice Bloomberg Commodity Index Total ReturnSM.
L’indice di riferimento comprende 23 materie prime scelte ogni anno basandosi per 2/3 sulla liquidità e per 1/3 sui dati di produzione corretti sul dollaro. Sono inoltre applicati dei limiti di peso (del 33%) per limitare la concentrazione su un particolare settore.
Grafico settimanale BCI
I possedimenti settoriali di BCI (per peso) sono: agricoltura (29,07%), energia (27,44%), metalli preziosi (22,48%), metalli industriali (15,77%) e bestiame (5,24%).
Sull’anno in corso, il fondo è sceso di circa il 12%. Tuttavia, dopo aver segnato il minimo di 52 settimane a marzo, è schizzato di circa il 25%.
Una serie di fattori hanno supportato i prezzi di alcune materie prime nelle ultime settimane, come la debolezza del dollaro USA, il miglioramento della domanda dalla Cina, i tagli alla produzione, i problemi di fornitura ed un potenziale vaccino per il nuovo coronavirus.
Oro, argento e rame, succo di arancia e cacao sono tra quelle materie prime i cui prezzi sono saliti finora nel 2020. Dall’altra parte dello spettro troviamo invece cotone, caffè e, soprattutto, greggio.
Sebbene i prezzi del greggio siano saliti dai bruschi declini di marzo ed aprile, sull’anno in corso sono ancora considerevolmente in calo. All’inizio del 2020, sia il riferimento globale Brent che il riferimento USA West Texas Intermediate (WTI) avevano superato i 60 dollari al barile, mentre al momento si attestano rispettivamente a 45,23 e 42,30 dollari.
Ad oggi, i cinque principali possedimenti del BCI sono i future di 100 once d’oro (18,02%), i future del rame (7,86%), i future del gas naturale (7,65%), i future della soia (6,09%) ed i future del granturco (5,99%). I potenziali investitori dovrebbero studiare i vari profili di rischio/ritorno, soprattutto per quanto riguarda il rendimento di rollover, legato all’investire sui contratti di future.
2. Aberdeen Standard Physical Silver Shares ETF
- Prezzo attuale: 28,06 dollari
- Range su 52 settimane: 11,30-28,44 dollari
- Rendimento dividendo: non disponibile
- Percentuale spesa: 0,30% all’anno, o 30 dollari su un investimento di 10.000 dollari
L’Aberdeen Standard Physical Silver Shares ETF (NYSE:SIVR) replica la performance del prezzo dei lingotti di argento. Possiede i lingotti d’argento fisici conservati nei caveau a Londra, Regno Unito. Non c’è alcun rollover in quanto il fondo non possiede contratti dei future.
Il metallo è prezzato in base alle specifiche di “buona consegna” della London Bullion Market Association (LBMA), un riferimento internazionale per il prezzo dell’argento fisico.
In quanto metallo prezioso, l’argento viene usato come investimento sotto forma di lingotti, monete, gioielli o utensili. Per via delle sue caratteristiche, circa metà della domanda annuale deriva dall’utilizzo per la produzione industriale.
La corsa all’argento del 2020, in particolare, è stata scatenata da una combinazione di fattori, come i tassi di interesse ai minimi storici, un dollaro USA debole, i crescenti timori per una seconda ondata di casi di COVID-19, l’aumento delle tensioni USA-Cina e le imminenti elezioni presidenziali USA.
Grafico settimanale SIVR
Finora, sull’anno, il fondo è schizzato del 62,01%. Ha toccato il massimo di 52 settimane il 10 agosto 2020. Sebbene possano esserci delle prese di profitto a breve termine sui prezzi dell’argento e, di conseguenza, sul SIVR, restiamo rialzisti sui lingotti.
Morale della favola
Numerosi fattori possono influire sul prezzo di una data materia prima, come l’offerta e la domanda, le oscillazioni delle valute, gli sviluppi geopolitici, nonché la crescita economica. I prezzi delle materie prime, soprattutto dei materiali grezzi, ed il dollaro USA hanno solitamente un rapporto inverso. Gli investitori che pensano che potrebbero esserci ulteriori elementi di supporto per i prezzi delle materie prime nel resto dell’anno potrebbero prendere in considerazione gli ETF legati alle materie prime.