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Timori di rallentamento in Cina fomentano vendite sui mercati valutari

Pubblicato 27.07.2015, 11:24
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Market Brief

I mercati valutari hanno registrato un'apertura ordinata segnata da bassa volatilità e liquidità limitata. I listini azionari regionali asiatici hanno negoziato a un livello ampiamente inferiore (guadagnando tuttavia un momentum negativo), in seguito alla correzione di venerdì nei mercati azionari globali. Il Nikkei ha perso -1,25%, l'Hang Seng è sceso di -2,67% e lo Shanghai composite è crollato a -5,05%. L’Asia ha risentito soprattutto del fatto che il rallentamento dei settori manifatturieri in Cina sia più rapido del previsto. Si manifesta chiaramente il rischio delle previsioni di crescita in Cina del 7,0%, con una diminuzione dei profitti industriali della Cina del -0,3% a/a fronte di un aumento dello 0,6% a maggio. Attualmente, le azioni future europee puntano a un'apertura inferiore. Il FT ha reso noto che, dopo giorni di ritardo, i negoziatori voleranno ad Atene per l’avvio dei negoziati sul programma di salvataggio di 68 miliardi di euro. Altrove, in Grecia, le banche nazionali hanno in programma di mantenere il controllo dei capitali in situ, mentre i mercati azionari dovrebbero riaprire al massimo entro martedì. L’EUR/USD registra un’ascesa con il dato sulle vendite di case nuove negli Stati Uniti più debole del previsto che ha inabissato le aspettative di una due giorni di riunione di decisione politica della FOMC prevista per mercoledì. Tuttavia, le nostre aspettative per una FOMC con toni da falco e per un PIL USA nel 2t robusto dovrebbero mantenere il supporto sull’USD. L’EUR/USD è stato scambiato sui livelli minimi di seduta a 1,0970-1,1015. Eppure, la richiesta di euro non è mai stata così significativa con stop previsti a 1,1020, a un livello leggermente al rialzo. L’USD/JPY è sceso a 123,45 da 123,84 con gli operatori che hanno ponderato le aspettative per tassi di interesse più elevati negli Stati Uniti a fronte della debolezza della domanda di esportazione giapponese. Il vice governatore della BoJ, Nakaso, ha commentato che il rallentamento delle esportazioni dovrebbe essere temporaneo, ma ciò non è riuscito a placare il mercato. L’AUD ha tratto beneficio da un'ampia debolezza dell’USD e dall’interruzione delle vendita di materie prime, con una negoziazione superiore a 0,7299 da 0,7266. La notizia per la quale due grandi banche nazionali australiane hanno aumentato i tassi di interesse (stealth tightening) dovrebbe corroborare gli sforzi della RBA intesi al controllo del forte mercato immobiliare senza l'utilizzo di un taglio dei tassi ufficiale. Prevediamo che la RBA mantenga i tassi al 2,00%, nonostante una crescita al lumicino, le materia prime deboli e una valuta sopravvalutata. Tuttavia, le prospettive sono equilibrate con un rischio significativo di un ulteriore allentamento che dovrebbe alimentare venti contrari (la debolezza cinese potrebbe esserne il grilletto). L'oro ha infranto il livello a 1,100 USD per la prima volta in 5 settimane e la propensione ribassista permane. Malgrado la notizia relativa all’aumento delle importazioni di petrolio greggio dalla Cina, le trivellazioni supplementari sono state spostate e i prezzi del greggio hanno continuato a scivolare con i timori che non tendono a svanire. Il WTI segna 47,79 USD e il Brent registra 54,77 USD. I prezzi del rame continuano a scendere sulla scia dei dati deludenti relativi alla crescita cinese.La partecipazione al mercato valutario permarrà contenuta con le negoziazioni defilate in attesa della riunione della FOMC. Oggi osserveremo le aspettative Ifo tedesche, probabilmente in caduta da 102,0 a 101,5. Nell'area euro la crescita M3 permarrà probabilmente invariata al 5,0% a/a. Negli Stati Uniti gli ordini di beni durevoli a giugno supportati dagli ordini di aerei e trasporti dovrebbe ascendere del 2,5%, a fronte del calo significativo del -2,2% di maggio. Questo notevole aumento aiuterà a fortificare le aspettative per una Fed dai toni da falco e sosterrà il biglietto verde.

Peter Rosenstreich, Chief FX Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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