C’era voluto così tanto. Ed è bastato un giorno per cancellare quasi una settimana di rialzi. Un rally di quasi il 6% dell’S&P 500 è sparito in meno di 7 ore.
Questo mercato si muove ad una velocità incredibile e possiamo ringraziare le condizioni di mercato illiquide insieme ai flussi sistematici che sembrano non essere niente di più che puri inseguitori di slancio.
Indice IPC
A quanto pare, tutta Wall Street pensava che l’indice IPC sarebbe stato una delusione. L’unica ad averci azzeccato è stata la Fed di Cleveland. È abituata a farlo, mentre il resto di Wall Street si focalizzava sul calo dei prezzi della benzina. A quanto pare il tonfo del 10% dei prezzi della benzina non ha nemmeno aiutato, perché l’indice IPC è comunque salito dello 0,1% m/m, 20 bps in più delle stime. Immaginate che disastro se la benzina non fosse scesa del 10%.
Ora, chiediamoci che succederà se il petrolio comincerà a salire, soprattutto con questa notizia:
Il petrolio ha cambiato rotta quasi immediatamente. Se i prezzi del petrolio cominceranno a salire, seguiti dalla benzina, saprete perché.
Inflazione
Quello che è emerso chiaramente dal report di ieri sull’indice IPC è che l’inflazione non andrà da nessuna parte, se non verso l’alto in linea retta. Siamo onesti: il tipo di inflazione di cui ci preoccupiamo è quella persistente, e i dati della Fed di Atlanta suggeriscono che non è neanche lontanamente vicina al picco.
Quasi dimenticavo di dire che il mercato ora si aspetta una probabilità di un aumento dei tassi da 75 bps al 66% e da 100 bps al 34%.
E questo ha fatto schizzare i bond a 2 anni di 17 bps per chiudere al 3,75%.
Indice S&P 500
Il risultato è una carneficina, con l’S&P 500 scambiato intorno a 3.930, cancellando tutti i movimenti degli ultimi giorni, con un crollo del 4,3%. Ancora peggio, il calo di ieri sembra essere un’onda impulsiva tre verso il basso e, una volta rotto il livello di 3.900, ci sono buone probabilità che il cuneo broadening ascendente di cui ho parlato nel weekend si materializzi e riporti il mercato ai minimi, addirittura nuovi minimi.
NVIDIA
NVIDIA (NASDAQ:NVDA) è crollato ieri ed ha registrato un nuovo minimo del ciclo, affondando proprio al supporto intorno a 134 dollari. A questo punto, la prossima fermata per NVIDIA potrebbe non arrivare prima di 115 dollari. Sembra difficile da credere, ma guardate quanto è sceso dopo gli orribili risultati.
Costco
Costco (NASDAQ:COST) sembra avere un pattern testa e spalle all’interno di un testa e spalle. Il più piccolo, se dovesse realizzarsi e scendesse sotto la linea del collo intorno a 509 dollari, potrebbe portare ad un ulteriore calo del 10%.
Apple
Apple (NASDAQ:AAPL) è crollato ieri dopo il forte rialzo di lunedì. Il titolo è tornato dove aveva iniziato l’8 settembre. Se il livello di 151 dollari entrasse in gioco, sarà importante da seguire e dovrà tenere per evitare un calo intorno a 140 dollari.