Dopo due mesi di stop alle vendite allo scoperto, da ieri è nuovamente possibile aprire delle posizioni al ribasso a Piazza Affari.
Era stata una misura adottata dalla CONSOB per frenare la speculazione sul nostro listino.
A giudicare da quello che si è visto ieri ed oggi, direi che c’erano molti investitori che non vedevano l’ora di cliccare SELL sul nostro listino.
A cominciare dall’indice FTSE MIB, martedì sceso sotto la soglia psicologica dei 17 mila punti con un minimo a 16.929 per poi chiudere la seduta a 17.034 punti (-2.11%).
Oggi sono ancora protagoniste le vendite, in un contesto europeo tutto sommato tranquillo.
Piazza Affari è arrivata a toccare i 16.674 punti.
Sul grafico giornaliero Heikin-Ashi si rivede il colore rosso in una impostazione grafica ribassista da inizio maggio, con resistenza di riferimento sulla chiusura Heikin-Ashi più alta del 30 aprile.
Dopo i minimi di metà marzo, ci sono state altre candele rosse Heikin-Ashi, che però non hanno frenato più di tanto la voglia di rialzo, segnando infatti subito dopo dei nuovi max di periodo.
L’inversione ribassista in corso non ha fatto ancora vedere niente di nuovo, fino a quando non ci sarà una chiusura Heikin-Ashi sotto i 16.620 punti.
La situazione grafica del nostro indice è molto simile a molti titoli inseriti nel paniere del FTSEMIB.
Si rivedono delle candele rosse Heikin-Ashi su delle resistenze che non sono state violate come FINECO (MI:FBK), NEXI (MI:NEXII), PRYSMIAN (MI:PRY), FERRARI (MI:RACE), mentre su ENI (MI:ENI) è bene attendere la violazione Heikin-Ashi su base giornaliera del supporto 8.08 euro oppure la formazione di una candela verde per una nuova possibile spinta rialzista.
L’analisi completa nel video in basso.