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Trump positivo al Covid19, sarà motivo sufficiente per spostare le elezioni?

Pubblicato 02.10.2020, 09:49
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I futures azionari statunitensi e le azioni in asia questa mattina alle 6:45 hanno avuto un piccolo terremoto quando il presidente Donald Trump ha “twittato” che lui e la first lady Melania Trump sono risultati positivi al coronavirus.

I Futures per l'S&P 500 e per i Dow hanno perso per breve tempo più del 2%, ma sono poi risaliti fino al 1,4%.

I prezzi del petrolio sono crollati di oltre il 3%.

Il petrolio ieri aveva subito una battuta d’arresto molto significativa.
Il mercato sta scontando con maggiore enfasi il possibile rallentamento della domanda legato al protrarsi della crisi economica legata alla diffusione del virus.
Questo, in un contesto di offerta pressoché’ invariato negli ultimi mesi.
La produzione media mensile dell’OPEC è stata di 24.43 milioni di barili al giorno a settembre contro una media ad agosto di 24.39 milioni di barili.
Tali cifre sono sensibilmente inferiori ai 30.44 milioni di barili di produzione registrati ad aprile, in occasione della guerra dei prezzi.

Trump ha twittato la notizia dei risultati dei suoi test poche ore dopo che la Casa Bianca ha annunciato che il suo aiutante senior Hope Hicks aveva contratto il virus e che era stato a stretto contatto con il presidente diverse volte questa settimana.

Questo si riflette sull’andamento dei mercati che questa mattina stanno prezzando un maggiore rischio sistemico, legato appunto, al possibile precario stato di salute del Presidente in un periodo così delicato.

Tale situazione, che di fatto limita il Presidente nell’esercizio delle funzioni di governo e gli impedisce di andare avanti con la campagna elettorale, potrebbe anche portare ad uno slittamento delle elezioni presidenziali.

A questo punto la positività di Trump fa passare in secondo piano tutto il resto.

Precedentemente alla notizia i mercati asiatici erano in territori misti con scarsi volumi.

I mercati azionari di Shanghai e Hong Kong erano rimasti chiusi per festività.

L'indice Nikkei 225 che ha ripreso le negoziazioni dopo un'interruzione di tutto il giorno ieri a causa di un guasto tecnico, ha chiuso perdendo lo 0,7% a 23.029,90.
Rumours provenienti dall’oriente riportano che il governo giapponese starebbe preparando nuove misure di stimolo per aiutare l'economia a riprendersi da una prolungata recessione aggravata ulteriormente dalla pandemia di coronavirus.

Ovviamente i prezzi delle azioni sono scesi ulteriormente dopo l'annuncio di Trump.
L’indice australiano S&P/ASX 200 è sceso dell'1,4% a 5.79,50.
Anche le azioni di Singapore, Tailandia e Indonesia sono scese.

·         Ieri sera a Wall Street l’S&P 500 aveva chiuso con un incremento dello 0,5%, a 3.380,80.
·         Il Dow Jones aveva chiuso con un incremento dello 0,1% a 27.816,90.
·         Il Nasdaq composite aveva chiuso con un incremento dell'1,4% a 11.326,51.

I titoli che avevano sostenuto il rialzo ieri sono stati i tecnologici, gli stessi che hanno trainato i mercati durante la fase estiva.

Ci stiamo abituando a questa volatilità e a queste oscillazioni come segnalato ieri il sentiment varia tra:

1. l’introduzione di ulteriori stimoli fiscali che potrebbe riportare fiducia tra gli operatori.
2. la paura che in mancanza di questi stimoli, potremmo assistere a spiacevoli storni, anche violenti.

La Presidente della Camera Nancy Pelosi e il Segretario del Tesoro Steven Mnuchin hanno continuato i loro colloqui ieri, ma non è arrivata nessuna svolta prima della fine delle contrattazioni azionarie a Wall Street.

Si alternano solo speranze che sono state a volte alimentate e altre volte deluse.
Con conseguenti alti e bassi e oscillazioni nel mercato.

Il dato sui posti di lavoro atteso oggi è determinante per il sentiment.
I dati comunicati ieri hanno dipinto un quadro incerto per l'economia, con un rapporto che mostra che il numero di lavoratori che hanno presentato domanda di indennità di disoccupazione la scorsa settimana è sceso a 837.000 da 873.000.
Il dato è migliore di quanto gli economisti si aspettassero, ma ancora troppo alto alto rispetto a prima della pandemia.

La spesa per i consumi è stata superiore alle previsioni di agosto, il che è fondamentale perché è il principale motore dell'economia statunitense.
Ma i redditi personali si sono indeboliti più del previsto il mese scorso, e anche la crescita del settore manifatturiero del paese è stata inferiore alle previsioni.

Con il mercato del lavoro che vive anche la stagione dei licenziamenti, vedi aziende come:
Goldman Sachs (NYSE:GS), Walt Disney, Allstate, Royal Dutch, Continental che hanno annunciato tagli al personale per decine migliaia persone.

Oggi sarà una giornata di risk off, ma basterebbe una notizia positiva sullo stato di avanzamento dei vaccini per far cambiare (di nuovo) il mood degli operatori.

Il dato sulla disoccupazione USA oggi sarà l’ago della bilancia se sarà negativo si sommerà alla notizia della positività al test da parte di Trump e i mercati anche con il week end alle porte potrebbero ulteriormente peggiorare.
Se sarà invece positivo potrà aiutare le chiusure.

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