Negli scorsi giorni negli States abbiamo visto i listini azionari al rialzo tra cui evidenziamo S&P 500 che registra nuovi massimi assoluti portandosi sopra i massimi di Maggio 2015 per effetto delle trimestrali di Luglio, mentre il US Dollar Index dopo il rialzo avvenuto grazie al Brexit è entrato in congestione, il settore energetico delle commodities che tra cui il Petrolio Greggio e Natural Gas hanno fatto fronte a giornate ribassiste e pertanto anche i derivati.
Diversamente, invece, è andata per il settore dei metalli preziosi che ha visto nuovi massimi di breve periodo, le obbligazioni vedono il US 30-Anni T-Bond in costante rialzo.
Un'occhio di riguardo va riservato ai market movers più rilevanti previsti questa settimana i quali porteranno volatilità ai mercati fra i quali evidenziamo le scorte di petrolio greggio previste in data odierna alle 16:30; IPP (mensile) (Giugno) previsto Giovedì 14 Luglio alle 14:30 e sempre alle 14:30 Venerdì 15 Luglio troviamo l'indice principali prezzi al consumo (mensile) (Giugno); le vendite al dettaglio beni essenziali (mensile) (Giugno) e vendite al dettaglio (mensile) (Giugno). Ora analizziamo sul quadro tecnico i principali asset per aver più chiari possibili gli scenari a cui potremo far fronte nei prossimi giorni.
Per quanto riguarda S&P500 il listino ha superato di gran lunga i massimi di Maggio 2015 e pertanto secondo i ritracciamenti di Fibonacci potrebbe raggiungere i 2336.00 punti nei prossimi mesi.
Qualora il rialzo dovesse persistere e tenendo in considerazione le trimestrali e la FED che sicuramente non alzerà i tassi di interesse almeno fino a Settembre, il rialzo fino a tale livello è più che fattibile.
In caso contrario potrebbe tornare sotto i massimi violati e ritracciare sul supporto dinamico che poggia sui minimi del trend rialzista di lungo periodo che persiste dalla metà di Febbraio 2016.
Il rialzo dei listini potrebbe non favorire un aumento dei valori per il settore dei metalli preziosi delle commodities e asset correlati, che potrebbero permanere in congestione o tentare di ritracciare timidamente al ribasso.
Il Dollar Index con il Brexit ha visto il rialzo portandosi ben sopra i 95.365 punti raggiungendo i 96.870 punti su cui ha rimbalzato permanendo in congestione tra i due livelli.
Riteniamo che nei prossimi giorni possa giungere alla violazione dei 96.870 punti per portarsi al rialzo verso i 98.280 punti, qualora dovesse verificarsi lo scenario contrario, ovvero ribassista, ci aspettiamo un ulteriore rimbalzo dai 96.870 punti, che porterebbero la quotazione al test dei 95.365 punti, livello che se venisse poi violato, farebbe ribassare nuovamente la quotazione verso i 93.365 punti.
Il T-Bond a 30 anni, principale obbligazione americana, continua la sua corsa al rialzo in modo piuttosto costante in quanto asset rifugio più o meno come il Gold, il costante rialzo fa captare che comunque gli investitori non si sentono sicuri sugli investimenti nei listini azionari finché la FED non prenderà una decisione sui tassi di interesse.
Con tutta probabilità sui listini gli attuali investimenti sono effettuati perlopiù da istituzionali, detto ciò sul quadro tecnico troviamo l'asset in pieno trend rialzista ed evidenziamo due livelli chiave su cui potrebbe proseguire al rialzo o tentare un breve ritracciamento ribassista, resistenza statica a 177.09$ massimi di breve periodo e supporto statico a 170.28$.
Il Crude Oil WTI entra nel secondo mese di ribassi e staziona tra il supporto dinamico di lungo periodo e la resistenza dinamica di breve periodo; qualora dovesse continuare a scendere vedrebbe la violazione del supporto dinamico trovando ulteriore supporto a 43.99$ che, se violato, porterebbe la quotazione ulteriormente al ribasso.
Viceversa, in caso di violazione della resistenza, la quotazione potrebbe tornare, entro fine mese, sui massimi di breve periodo.
Il Gas naturale trova il rimbalzo sul supporto dinamico e pare dirigersi verso la resistenza statica a 2.810$ la quale, se venisse violata, porterebbe la quotazione nuovamente sui massimi di breve periodo; qualora tale scenario non dovesse verificarsi, ci aspettiamo la violazione del supporto dinamico che porterebbe ulteriori ribassi trovando supporto a 2.498$.
L'Oro rimbalza sul supporto dinamico e pare voglia dirigersi verso i massimi di breve periodo che, se venissero violati, farebbero rialzare la quotazione sopra i 1400.0$; qualora invece si verificasse lo scenario contrario ci aspettiamo la violazione del supporto che porterebbe al ribasso l'asset, trovando supporto a 1252.2$.
L'Argento dopo la breve congestione della scorsa settimana torna al rialzo e qualora violasse i massimi di breve periodo potrebbe rialzare verso i 22.000$, in caso contrario ci aspettiamo la violazione del supporto dinamico che porterebbe l'asset a ritracciare al ribasso verso i 18.000$.
Il Rame si trova a testare la resistenza dinamica di lungo periodo la quale dovesse essere violata porterebbe la quotazione verso i 2.3300$, qualora dovesse trovare il rimbalzo potrebbe rintracciare fino al test del supporto dinamico di breve periodo.
Il Platino la scorsa settimana ha trovato la violazione dei massimi del 2016 sui quali è tornato al test, qualora dovesse verificarsi il pullback potrebbe rialzare verso i 1141.4$, nel caso invece dovesse tornare al di sotto dei massimi violati potrebbe trovare il rintracciamento trovando supporto a 1022.0$.
Il Palladio anch'esso trova la violazione dei massimi del 2016 in data odierna e qualora il rialzo dovesse proseguire ci aspettiamo il raggiungimento dei 674.09$, qualora si verificasse lo scenario contrario ci aspettiamo un rintracciamento verso i 580.97$.