Unicredit e' salito con forza questa mattina fino a 3,7980 euro andando a ricoprire il gap ribassista del 18 marzo (ma lasciandosene uno alle spalle oggi in avvio con base a 3,64 circa) ed avvicinandosi alla resistenza offerta a 3,825 dal 38,2% di ritracciamento (Fibonacci) del ribasso dal top di fine gennaio.
La rottura di questa soglia aprirebbe la strada a movimenti verso 4,02 e 4,10 (quest'ultimo gap ribassista del 26 febbraio). Nel breve tuttavia il salto oltre 3,825 potrebbe rivelarsi difficoltoso, la velocita' con la quale sono saliti i prezzi ha comportato lo sconfinamento in area di ipercomprato da parte degli indicatori piu' veloci segnalando la necessita' di una correzione prima della ripresa dell'uptrend.
Il taglio al rialzo nella seconda parte della scorsa ottava della media mobile a 200 ore e della linea ribassista disegnata dal top di fine gennaio permettono tuttavia di pronosticare che anche in caso di eventuali ripiegamenti, una volta scaricati gli indicatori dalla condizione di eccesso rialzista, l'uptrend dovrebbe poi riprendere. Solo sotto area 3,57 primi dubbi sulla possibilita' di nuovi e piu' ampi rialzi.