Le cifre mostrano che l’occupazione USA frena bruscamente e per la prima volta dal 2011 fa registrare un valore negativo.
I dati ufficiali provenienti dagli Sati Uniti sul numero delle nuove buste paga del settore non agricolo hanno mostrato che l'economia statunitense è scesa di 33.000 posti di lavoro nel mese di settembre.
Nello scorso agosto, l’occupazione non agricola era invece cresciuta di ben 169.000 unità.
Nonostante la serie di uragani che hanno colpito la Florida e il Texas, gli economisti avevano previsto 90.000 nuovi posti di lavoro.
Un dato così negativo non si registrava dal lontano 2011, ma evidentemente gli effetti causati dagli uragani Irma e Harvey sono stati sottostimati dagli analisti.
Le diffuse inondazioni e interruzioni di energia elettrica hanno messo in difficoltà moltissime aziende e hanno interessato il 10% della popolazione USA.
Ci sono state però alcune buone notizie: la disoccupazione è scesa al 4,2%, il suo livello più basso in 16 anni, contro il 4,4% previsto, mentre i salari orari medi sono aumentati dello 0,5%.
Il dollaro
Nonostante i dati non esaltanti, il Indice del Dollaro si è mosso al rialzo a seguito della pubblicazione dei dati, in linea con il resto della sessione, segnando un +0.22%.
Più modesto il guadagno registrato dal dollaro nei confronti dell’euro, in questi minuti perde lo 0.15%.
Apertura in ribasso invece per Wall Street, che in questo momento cede lo 0.2% in una settimana che ha visto l’indice americano segnare nuovi massimi storici oltre i 2.550 punti.
Infine la ritrovata propensione al rischio da parte degli investitori trova riscontro nelle quotazioni dell’Oro, scambiato attualmente in area 1.260 dollari l’oncia.
Da inizio Settembre il principale bene rifugio ha perso oltre il 4.5% del proprio valore.
Filippo Giannini - TradingFacile.eu