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USA tra default e recessione: Burry punta la Cina ma BTC è l'alternativa preferita

Pubblicato 19.05.2023, 08:01
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Se ci sarà un recessione, il settore TECH sta facendo di "tutto" supportando da mesi il rialzo del mercato. In queste ultime settimane gli afflussi, da parte degli investitori, hanno registrato nuovi record arrivando vicino al "picco" del 2021-22.

Afflussi settore tech


Quindi possiamo dire che ci sono buoni motivi per essere più positivi della maggior parte delle persone?

1) Indici – In questo momento, ad esempio il Nasdaq Composite e l'S&P 500 sono al di sopra dei livelli di supporto e l’Europa ha ritestato i massimi pre Bear-Market 2022.
2) La salute del mercato vede le azioni in crescita in molti settori come Mega Caps, Software, Semiconduttori, Vendita al dettaglio e Alloggi.
3) Il sentimento pessimista si è "attenuato".
4) La Fed sembra intenzionata a fermare il rialzo dei tassi. Non credo che taglieranno i tassi nel breve termine ma il mercato sta già anticipando (e metabolizzando) la fine dell'attuale ciclo di rialzi.

Con questo non dico "To The Moon". Nonostante, non ci sia (al momento) alcun ribasso sostenuto nel breve termine, la maggior parte delle persone diventa molto ribassista e anche rapidamente su ogni piccolo calo. Penso che bisognerebbe concentrarsi di più sulle operazioni nel lungo termine che riteniamo abbiano un "forte" potenziale nei prossimi mesi, visto che probabilmente il mercato potrebbe rimanere in stand-by per un po' (6-12 mesi).

Intanto in totale controtendenza agli altri hedge fund che hanno dimninuito le loro posizioni in Cina, Michael Burry (ricordate il film The Big Short?) ha da poco aumentato le sue posizioni rialziste sulle tech cinesi, rafforzando le partecipazioni di JD.com (HK:9618) (triplicata) e Alibaba (NYSE:BABA) (raddoppiata) che sono diventati 20% del portafoglio della Scion Asset Management.

Secondo Goldman Sachs (NYSE:GS), l'esposizione degli hedge fund in Cina è scesa al 10,5% da gennaio

Allocation Hedge Fund Cina

Se guardiamo l'indice MSCI China non mostra segni di forza anzi è piatto. Le azioni quotate negli USA di JD.com hanno perso oltre 40% dai massimi di gennaio 2023 mentre Alibaba sta perdendo dal picco di gennaio 2023 oltre il 25% ma sta riuscendo a mantenere un supporto importante, a 86,7 punti, dopo aver toccato i minimi storici.

Ad rincarare la dose sono le stime sugli utili per l'Hang Seng Tech ridotte, vicino ai minimi

Stime utili tech cinesi


Il futuro è "intrinsecamente" sconosciuto a tutti. Questo "è essenzialmente" vero per la stragrande maggioranza delle persone, cosa sa Burry che gli altri non sanno?
Ogni certezza è mutabile perchè siamo circondati da variabili infinite che impattano sui nostri risultati futuri.

Attualmente l'andamento delle tech cinesi menzionate, sembrano somigliare alla "storia" di Cisco, Considerata una delle aziende di maggior successo al mondo e gli anni '90 sono stati i migliori. Nel 2000, il suo prezzo ha raggiunto i massimi storici e si "prevedeva" che sarebbe diventata una società con capitalizzazione di mercato da trilioni di dollari ma da lì a poco perse oltre l'89% del suo valore (2002). Ha impiegato circa 19 anni (7000 giorni) per recuperarne metà, perdendone nuovamente per "strada" (-25%) in questi ultimi due anni.

Questo, pur essendo un "duro" promemoria, ci ricorda che la selezione di azioni e la previsione favorevole al rialzo (solo perchè sta facendo massimi su massimi oppure è ai minimi storici), non sono "per forza" portatori di ottimi rendimenti.

CISCO rendimento

BABA e JD rendimento

Se usiamo Investing PRO su CISCO, negli ultimi 2 anni i ricavi hanno creato una tendenza rialzista. Negli ultimi 12 mesi sono stati di 54,897 miliardi con un aumento del 3,5% rispetto all'anno precedente e rispettando una "media" di 50,382 miliardi dal 2018. Osservando i dati sulla marginalità, il trend da gennaio 2021 è tendenzialmente ribassista. Negli ultimi 12 mesi è stato del 62,5% rispettando da luglio 2018 una media del 63,2%.

Ricavi e Margine profitti lordi - INVESTING PRO

Per quanto riguarda il reddito netto, dopo il forte recupero del 2018, negli ultimi 12 mesi è stato di 11,302 miliardi, facendo "meglio" della media di 9,07 miliardi da luglio 2018.

Reddito netto - INVESTING PRO

Il tasso di crescita degli EPSd (utili per azione diluiti) è tornato positivo a +6,8% avvicinandosi ai livelli di gennaio 2020 (+7,7%). Gli analisti hanno "aumentato" leggermente le aspettative di questo trimestre portando i risultati degli EPS da 1,00 a 1,05 per azione.

Prezzo/flusso di cassa - INVESTING PRO


Il rapporto Prezzo/Flusso di cassa segue il trend dell’utile netto con un andamento "stabile" (in leggero a ribasso) negli ultimi 5 anni. In aggiunta, il titolo ad oggi presenta uno sconto di circa il 22,9% rispetto al Fair Value, calcolato da Investing PRO sulla media di 15 modelli differenti) dato intorno ai $58,4 ad azione.

L’andamento debole delle metriche fondamentali unito alla tendenza tecnica, poco rassicurante, anche rispetto al settore di cui fa parte, non mi fanno considerare il titolo per rendimenti nel lungo termine ma è bene monitorarlo e tenerlo nella watchlist.


Tornando a noi, nei giorni scorsi la Yellen si è vista preoccupata sulla questione "tetto del debito" perchè la soluzione è ancora lontana. Gli investitori, a tal proposito, stanno cercando "coperture" per proteggere i risparmi in caso di "defaul" ed un sondaggio di Bloomberg (tra investitori professionisti e retail), ha rilevato che tra gli asset come Oro (sopra tutti) e Titoli del Tesoro USA, c'è Bitcoin. E' preferito al dollaro USA, allo yen giapponese ed al franco svizzero.

sondaggio Bloomberg

A confermare questa preferenza, è il RHODL Ratio, l'indicatore basato sul prezzo di realizzato, che misura l'attività dei detentori a breve termine e di quelli a lungo termine.
Bitcoin potrebbe entrare in un nuovo "ciclo rialzista"?

Rapporto RHODL vs prezzo Bitcoin - Fonte LookIntoBitcoin

Dal grafico possiamo notare come l'ultima volta che l'indicatore ha raggiunto la zona "azzurra" (in basso) il prezzo abbia poi iniziato un trend al rialzo. In aggiunta, Tether che emette USDT (la più grande stablecoin per capitalizzazione di mercato) ha dichiarato di aver realizzato un utile netto di $1,5 miliardi nel primo trimestre ed utilizzerà il 15% dei suoi profitti operativi netti realizzati per l'acquisto di Bitcoin.

Supponendo che gli utili netti del secondo trimestre di Tether saranno simili al primo trimestre, ciò significherebbe circa $222 milioni di BTC nei prossimi mesi. Porterebbe "enormi" volumi e prezzo di BTC in forte aumento.


L'analisi è stata effettuata utilizzando InvestingPro, clicca QUI per saperne di più.

Alla prossima!

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