Market Brief
Ieri le borse europee hanno vissuto una seduta all’insegna dell’ottimismo, dopo che il parlamento greco ha approvato un pacchetto impopolare di misure di austerità che consentirà alla Grecia di avere accesso a 86 miliardi di euro in finanziamenti per il salvataggio. Mario Draghi ha annunciato che la Banca Centrale Europea ha deciso di alzare il tetto dei fondi d’emergenza, portandolo a 900 milioni di euro, e nel frattempo i ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno accordato alla Grecia un prestito ponte da 7 miliardi di euro. Ciò consentirà alla Grecia di avere i fondi sufficienti per pagare i 2 miliardi di euro in arretrati all’FMI e di rimborsare i 3,5 miliardi di euro alla BCE in scadenza lunedì. Alle 08:00, il parlamento tedesco (Bundestag) voterà sulla proposta di salvataggio della Grecia.
Poiché l’attenzione dei partecipanti al mercato si sposta dalla Grecia, prevediamo che la propensione al rischio aumenterà ulteriormente, poiché la situazione greca si sta evolvendo positivamente. L’EUR/USD si è stabilizzato a Tokyo, dopo aver perso quasi il 3% da lunedì. Sul lato discendente, si osserva un forte supporto a 1,0819, mentre al rialzo la coppia avrà bisogno di rinnovato interesse all’acquisto per testare la soglia a 1,12. I future sulle borse europee si muovono in territorio positivo, con il Footsie a +0,11%, l’indice Xetra Dax a +0,26%, il Cac 40 a +0,36%, l’SMI a +0,31% e l’Euro Stoxx 50 a +0,38%.
Nel Regno Unito, la sterlina sta acquisendo slancio al rialzo, grazie ai ricorrenti commenti da falco degli ultimi giorni del governatore della BoE Mark Carney. Carney ha detto che si sta avvicinando il momento di un rialzo dei tassi d’interesse. Secondo Carney, “la decisione sull’avvio di questo processo di aggiustamento diventerà più rilevante a fine anno”. Questa settimana la coppia GBP/USD è salita dell’1,4% e ora sta trasformando la resistenza a 1,5640 (38,2% di Fibonacci sul rally di giugno) in un supporto. Tuttavia, la nostra coppia preferita per sfruttare la forza della GBP è l’EUR/GBP. Da lunedì, la moneta unica ha perso più del 2,5% contro la sterlina, toccando il minimo da 7 anni a quota 0,6944.
In Nuova Zelanda, a giugno gli annunci di lavoro sono scesi dello 0,6% rispetto a maggio e la lettura precedente è stata rivista al ribasso, al -0,6% rispetto allo 0,1% della prima lettura. La debole crescita economica sta avendo un forte impatto sul mercato occupazionale; prevediamo che quest’anno l’occupazione rimarrà sotto pressione. La coppia NZD/USD si sta stabilizzando intorno a 0,6533.
Sul fronte azionario, le borse regionali asiatiche sono in rialzo, con il Nikkei giapponese a +0,25%, l’Hang Seng di Hong Kong a +1,29%, il Composite di Shanghai a +3,81%, il Composite di Shenzhen a +5,32% e l’indice australiano in rialzo dello 0,01%.
Oggi gli operatori monitoreranno le cifre sull’IPC di giugno in Canada; l’IPC di giugno e l’indice preliminare sul sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan riferito a luglio negli USA