Mercoledì mattina il biglietto verde è salito in modo generalizzato sulla scia dell’intensificarsi del nervosismo sul futuro governo italiano.
L'Indice del Dollaro è lievitato fino a 93,975, in rialzo dello 0,35% su base giornaliera, mentre l’euro è scivolato a 1,1711 (-0,57%), la sterlina a 1,3385 (-0,35%) e il loonie ha ceduto lo 0,50%, con la coppia USD/CAD salita a 1,2882.
D’altro canto, le valute ritenute rifugi sicuri, stamattina hanno trovato richieste migliori, infatti, sia lo yen giapponese che il franco svizzero hanno ampliato i guadagni.
Il cambio USD/CHF è scivolato a un minimo di 0,9895, mentre USD/JPY è tornato verso 110.
I partecipanti al mercato stanno ancora aspettando che il presidente italiano Sergio Mattarella approvi la designazione di Giuseppe Conte a primo ministro.
Il fatto che il capo dello Stato italiano non abbia ancora preso una decisione lascia intendere che non sia convinto che Conte sia adatto all’incarico.
Potrebbe sembrare una cosa positiva per gli investitori perché si potrebbe supporre che, se Mattarella non nominasse Conte, il Movimento 5 Stella e la Lega dovrebbero proporre qualcuno che gode di una base di consensi e maggiore esperienza politica.
Conte, infatti, è praticamente uno sconosciuto, non ha esperienza politica ed è quindi imprevedibile – e, come sapete, ai mercati piace la prevedibilità.
Rimaniamo cauti rispetto a una potenziale flessione del mercato viste queste premesse.
Il movimento 5 Stelle e Lega non rinunceranno al loro programma, anche se Conte dovesse essere bocciato.
Questa fase di incertezza potrebbe durare più di qualche giorno, soprattutto se vorranno sporcarsi le mani il più presto possibile, iniziando a dar seguito alle loro promesse elettorali: tagliare le tasse, aumentare la spesa, fare dietro-front sulle pensioni, controllare l’immigrazione e chiedere una cancellazione del debito.