Due dei maggiori operatori del settore della cannabis offriranno un’idea di come sta andando ultimamente il settore questa settimana, quando pubblicheranno i dati sugli utili.
Canopy Growth ed Aurora Cannabis sono due dei più grandi coltivatori di marijuana in Nord America.
Una cosa ampiamente prevista è che entrambi riportino cali dei ricavi.
I primi risultati ad arrivare saranno quelli di Canopy Growth (NASDAQ:CGC) (TSX:WEED), che pubblicherà il report sul terzo trimestre il 9 febbraio prima della campanella di apertura.
Secondo un articolo di BNN Bloomberg, l’analista di RBC Capital Markets Douglas Miehm avrebbe dichiarato, in una nota di anteprima sugli utili:
“Ci aspettiamo che la strategia di Canopy si concentri sulla stabilizzazione della sua partecipazione di mercato sul segmento ricreativo e sui progressi nel soddisfare la domanda di maggiori prodotti THC”.
La società avrebbe una delle maggiori riserve di liquidità del settore, ed ha registrato una serie di trimestri con significative svalutazioni. Inoltre, ha visto la sua quota di mercato nel segmento ricreativo scendere a favore dei rivali.
Considerata la perdita di partecipazione di mercato, Miehm si chiede come la società possa raggiungere la redditività, dal momento che dovrebbe riportare vendite trimestrali di circa 250 milioni di dollari. Lo scorso trimestre, le vendite ammontavano a 131 milioni di dollari.
Le azioni di Canopy Growth ieri hanno chiuso a 7,85 dollari USA sul NASDAQ a New York, stabili sulla giornata. Finora quest’anno, Canopy Growth ha visto il prezzo del suo titolo crollare di quasi il 10%. A Toronto, il titolo ieri ha chiuso a 9,93 dollari canadesi, giù di meno dell’1% sulla giornata.
RBC Capital Markets ha abbassato il prezzo obiettivo sul titolo Canopy da 26 a 17 dollari canadesi.
Aurora Cannabis (NASDAQ:ACB) (TSX:ACB) pubblicherà il suo report sugli utili del Q2 il 10 febbraio dopo la chiusura dei mercati.
La società aveva precedentemente annunciato che si aspetta di raggiungere la redditività entro la fine dell’anno, ma qualche analista ne dubita. La società ha comunicato che i suoi interventi per tagliare i costi saranno visibili nei prossimi report sugli utili. Vedremo fino a dove si spingerà.
La scorsa settimana, la società ha annunciato che una delle sue sussidiarie USA, Reliva, ha lanciato una nuova linea di prodotti a base di CBD per i consumatori adulti con “uno stile di vita attivo”. La linea di prodotti, che va dalle caramelle gommose alle creme, è ora disponibile nei negozi di alimentari in tutti gli Stati Uniti.
Il titolo Aurora ieri ha chiuso a 4,18 dollari USA a New York, in calo di meno di tre quarti di punto percentuale sulla giornata, e di circa il 29% finora quest’anno. A Toronto ha chiuso a 5,29 dollari, giù dell’1,5% sulla giornata e del 25% finora nel 2022.
La cannabis legalizzata porta miliardi nelle casse dell’economia
La dimensione non conta. Secondo un nuovo report, dopo tre anni di legalizzazione, l’industria della cannabis canadese ha aggiunto 43,5 miliardi di dollari canadesi all’economia del paese.
È scritto in un report di Deloitte, che presenta un’analisi economica completa dell’impatto della fiorente industria.
Da quando la cannabis è stata legalizzata nell’ottobre 2018 e fino alla fine del 2021, il report afferma che l’economia ha beneficiato di 4,4 miliardi di dollari canadesi di investimenti diretti da parte degli azionisti del settore, di 29,3 miliardi di dollari di quelli che gli autori definiscono contributi economici “indiretti” e di 9,8 miliardi di dollari di contributi “indotti”.
Secondo le notizie dei media, il report di Deloitte ha anche calcolato che il settore della cannabis ha generato in eccesso 15 miliardi di dollari canadesi di introiti fiscali diretti ed indiretti sia per il governo federale che per quelli provinciali.