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I disordini politici in Brasile hanno spinto il real (BRL) verso nuovi minimi da 12 anni contro l’USD nella settimana che si conclude il 20 marzo. La ripresa generata dal FOMC è rimasta limitata a 3,1910 perché sotto 3,20 si sono moltiplicati gli acquisti sui minimi, livello che funge da base, visto che persistono le pressioni politiche. Le dimissioni del ministro dell’Istruzione Comes si aggiungono alle pressioni politiche nel paese; la presidente Rousseff, rieletta di recente, e il governo sono sotto i riflettori per il caso di corruzione che ha coinvolto Petrobas. Oggi saranno presentate le proposte anti-corruzione; secondo noi le folle arrabbiate non saranno soddisfatte e ci prepariamo a nuove proteste di piazza nel fine-settimana. Gli operatori saranno sicuramente restii a mantenere posizioni lunghe in BRL nel weekend, quindi prevediamo che le chiusure speculative di lunghi in BRL prima del fine-settimana andranno a sostenere l’attuale debolezza del BRL.
Poiché lo scandalo legato alla corruzione alimenta sempre di più le proteste di piazza, il rischio di un potenziale taglio del tasso sovrano preoccupa chi ha investimenti denominati in BRL. I credit default swaps (contratti CDS) a cinque anni sono saliti ai massimi da 6 anni (306,340 punti base). Un declassamento del rating del BRL accelererebbe l’attuale deflusso di capitali dagli asset brasiliani, aumenterebbe le pressioni a vendere real e quindi farebbe accelerare il trend rialzista dell’inflazione. L’indice IPCA-15 (indice nazionale sui prezzi al consumo, raccolto entro il 15 di ogni mese) dovrebbe mostrare un incremento dell’1,25% fino al 15 marzo, che spingerebbe il tasso annuale al 7,91%, livello visto l’ultima volta nel 2005. Poiché si stanno rimuovendo le restrizioni sui prezzi decise dal governo, le pressioni inflazionistiche in Brasile dovrebbero rimanere stringenti nonostante il calo globale del petrolio (perché la svalutazione del real compensa il calo del mercato petrolifero). L’aumento dei prezzi al consumo dovrebbe generare un nuovo rialzo del tasso Selic alla riunione del 29 aprile. Ciò significa che un aumento dell’inflazione ridarebbe vigore ai falchi della BCB e innescherebbe una correzione di breve termine del BRL grazie al maggiore interesse per le operazioni di carry trade. Tuttavia, dal punto di vista dell’analisi fondamentale, gli investitori in cerca di rischio dovrebbero preferire una riallocazione dei fondi verso asset rischiosi alternativi che offrono uno spread inferiore dei tassi, ma maggiore visibilità. È inoltre importante ricordare che tassi più bassi fanno scendere il valore collaterale del real e degli asset denominati in BRL, e ciò ha un impatto indiretto sul rendimento totale del portafoglio. Ecco perché un ritorno più elevato non giustifica sempre un’allocazione maggiore.
Prossima settimana fitta di dati in Brasile: è ora di affrontare la realtà
Il BRL si prepara a una settimana ricca di dati: investimenti diretti esteri, bilancia delle partite correnti, tasso di disoccupazione e PIL del quarto trimestre indicheranno la strada agli operatori per tutta la prossima settimana. Un miglioramento esiguo del deficit delle partite correnti, la riluttanza degli investitori stranieri ad aumentare le attività dopo lo scandalo Petrobas e la rabbia crescente nei confronti della presidente Rousseff e del governo, cui si aggiunge la fragile situazione fiscale, spingono l’economia brasiliana sull’orlo della stagflazione. I dati della prossima settimana forniranno un riepilogo quantificato della situazione economica e determineranno se un ulteriore deprezzamento del BRL sia giustificato.
La diffusa debolezza dell’EUR ha avuto un impatto limitato per il BRL. L’EUR/BRL si rafforza sopra 3,50, indipendentemente da quanto esigui siano diventati i rendimenti sull’EUR. A nostro avviso, l’EUR/BRL è ipercomprato: gli sforzi per sfuggire ai disordini politici non giustificano più flussi di carry inversi verso l’EUR, in cui la situazione economica e politica non è per niente migliore.
Il BRL ipervenduto contro GBP e CHF e il posizionamento negativo nei contratti future speculativi (-8.550 contratti al 10 marzo) segnalano che c’è un potenziale per discrete coperture di corti. Tuttavia, è poco probabile che ciò avvenga la prossima settimana.
The Risk Today
Luc Luyet
EURUSD A conferma delle persistenti pressioni di vendita l’EUR/USD si riposiziona nuovamente ai livelli di prezzo osservati prima della riunione del FOMC. Resistenze orarie possono essere trovate a 1,0795 (massimo intragiornaliero) e a 1,0919 (massimo 19/03/2015). Supporti orari possono essere trovati a 1,0552 (minimo 17/03/2015) e a 1,0458. In una prospettiva di lungo termine, il triangolo simmetrico favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, un eventuale rafforzamento sarà prevedibilmente passeggero. . Resistenze robuste si attestano a 1,1114 (minimo 05/03/2015) e a 1,1534 (massimo 03/02/2015). Supporti chiave si trovano a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,0000 (supporto psicologico).
GBPUSD La coppia GBP/USD ha annullato la maggior parte dei guadagni registrati il 18 marzo, il che indica persistenti pressioni di vendita. Un supporto si trova a 1,4635. Resistenze orarie possono essere trovate a 1,4796 (minimo intragiornaliero) e a 1,4926 (massimo intragiornaliero). In un’ottica di lungo termine, la violazione del forte supporto a 1,4814 spiana la strada a un ulteriore indebolimento a medio termine verso il robusto supporto a 1,4231 (minimo 20/05/2010). Un altro supporto giace a 1,3503 (minimo 23/01/2009). Una resistenza chiave si trova a 1,5552 (massimo 26/02/2015).
USDJPY L’USD/JPY rimbalza bruscamente dopo aver testato il minimo del canale ascendente. Resistenze orarie possono essere trovate a 121,10 (massimo intragiornaliero, si veda anche la linea di tendenza discendente) e a 121,67 (massimo 12/03/2015). Un supporto orario si trova a 120,30 (massimo intragiornaliero), mentre un supporto chiave si trova a 119,30. Propendiamo per un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il supporto chiave a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si prevede una graduale ascesa verso la resistenza fondamentale a 124,14 (massimo 22/06/2007). Una resistenza chiave giace a 121,85 (vedasi anche il canale discendente di lungo termine).
USDCHF L’USD/CHF svanisce nei pressi della resistenza oraria a 0,9982 (minimo 12/03/2015). È probabile in corso un periodo di consolidamento. Supporti orari si ubicano a 0,9851 (massimo intragiornaliero) e a 0,9764 (minimo 19/03/2015), mentre un supporto chiave si trova a 0,9629. Un'altra resistenza oraria giace a 1,0070 (massimo intragiornaliero). In un’ottica di lungo termine, è ripreso il momentum rialzista dell’USD/CHF in seguito alla rimozione del cambio minimo per l’EUR/CHF. È auspicabile un test della robusta resistenza a 1,0240. Un supporto chiave si trova a 0,9374 (minimo 20/02/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni).