Market Brief
Nei verbali della riunione di maggio, la banca centrale australiana (Reserve Bank of Australia, RBA) ha mantenuto la sua impostazione accomodante, lasciandosi aperta la possibilità di un altro taglio del tasso. Alla riunione del 5 maggio, la RBA ha tagliato il tasso d’interesse di 25 punti base, portandolo al minimo storico del 2%. Inizialmente l’AUD è sceso a 0,7957 contro il dollaro, per poi riportarsi sopra 0,80 sul finire della seduta asiatica. L’AUD/USD si sta avvicinando al minimo del suo canale discendente e troverà interesse all’acquisto una volta superata l’area 0,7960-0,80. Sul lato ascendente, la resistenza più vicina si trova a 0,8164 (massimo maggio 2014), mentre su quello discendente si osserva un forte supporto intorno a 0,79.
In Nuova Zelanda, il kiwi (NZD) ha guadagnato più dell’1% contro il biglietto verde dopo che le previsioni d’inflazione a 2 anni sono salite dall’1,80% nel primo trimestre all’1,85% nel secondo trimestre. La coppia NZD/USD ha tentato di violare al rialzo la media mobile a 50 giorni ma non è riuscita a trasformarla in un supporto. Al momento il kiwi viene scambiato vicino alla base della fascia a 4 mesi, fra 0,7740 e 0,7177.
I mercati azionari asiatici sono in rialzo diffuso questa mattina, guidati dal buon andamento dei listini cinesi. Il Composite di Shanghai ha raggiunto un nuovo massimo storico a 2.131,71 punti, in rialzo del 2,32%. Il Nikkei 225 si appresta a chiudere la seduta in territorio positivo per il terzo giorno di fila, a +0,68%, e anche l’Hang Seng guadagna un esiguo 0,14%. In Australia, l’indice S&P/ASX è in calo dello 0,77%. L’USD/JPY in infranto la resistenza a 119,74, che corrisponde al 38,2% di Fibonacci sulle vendite di marzo. Bisognerà superare l’area 120,18-61 per un nuovo tentativo al rialzo. Un forte supporto giace intorno a 118,50 (minimi precedenti). Nella notte le cifre sul PIL giapponese del primo trimestre potrebbero generare un po’ di volatilità. Stando alle stime preliminari, nei primi tre mesi dell’anno l’economia nipponica dovrebbe essere cresciuta dell’1,6% (su base annua, a fronte dell’1,5% precedente).
Le vendite sull’EUR/USD iniziate ieri si sono protratte nella notte a Tokyo. Dal massimo segnato venerdì scorso, la moneta unica è arretrata di più dell’1,50%. Oggi arriveranno alcuni dati dagli USA: i nuovi cantieri residenziali di aprile dovrebbero attestarsi a 1.015 mila unità (dato precedente: 926 mila) e i permessi di costruzioni dovrebbero salire a 1.064 mila unità dal milione 39 mila di marzo. Le cifre dovrebbero rispettare le previsioni. Una notevole sorpresa al rialzo potrebbe risvegliare i tori del dollaro e accelerare l’apprezzamento del biglietto verde. Ciò nonostante, è più probabile che a muovere il mercato siano i verbali della Fed di domani e le cifre sull’inflazione di venerdì. Oggi saranno pubblicati anche il sondaggio ZEW sulle previsioni in Germania (previsione: 49; precedente: 53,3) e il dato finale sull’inflazione nell’Eurozona (previsione: 0% a/a; precedente; 0%).
Nel Regno Unito, stamattina usciranno le cifre sull’IPC, previsto piatto ad aprile. La coppia GBP/USD è calata a 1,5660, sulla scia della forza del dollaro. Il cable troverà supporto a 1,55 (livello psicologico e massimi precedenti) e resistenza a 1,58. L’EUR/GBP è stato venduto in Asia e troverà un po’ di supporto a 0,7120 (minimi precedenti).
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd