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Vi preoccupa la decisione della Fed? Ecco 2 ETF per avere ritorni dopo rialzo dei tassi

Pubblicato 04.05.2022, 13:02
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Oggi i riflettori sono tutti puntati sulla decisione della Federal Reserve. Gli analisti concordano nel dire che la banca centrale è sempre più preoccupata per l’inflazione e che dunque cercherà di ridurre lo stimolo all’economia.

Ricordiamo che il Presidente della Fed Jerome Powell di recente ha suggerito che non è da escludersi un aumento di mezzo punto percentuale. Ciononostante, ING si aspetta anche una riduzione del bilancio della Fed:

“Un aumento dei tassi di interesse da 50 bp … con un inasprimento quantitativo”.

Non è facile capire come reagiranno i mercati alle misure della Fed per abbassare l’inflazione ed inasprire il credito. Ci sono varie opinioni per il resto del 2022 e per il 2023.

Morgan Stanley suggerisce che probabilmente ci sarà “una battaglia tra positivi e negativi”. Più cauta Goldman Sachs su come potrebbe andare l’indice S&P 500 nei prossimi mesi. E quindi è un periodo in cui si aspetta per vedere cosa succederà.

Nel mese di maggio probabilmente al centro della scena ci saranno i dibattiti sulle migliori e peggiori ipotesi per i mercati. Tuttavia, gli investitori retail hanno accesso ad un’ampia gamma di exchange-traded fund (ETF) che possono aiutarli a proteggere il capitale e generare ritorni persino in un contesto simile.

Oggi parleremo di due fondi che meritano l’attenzione dei lettori, qualunque sia la decisione della Federal Reserve.

1. Global X S&P 500 Covered Call ETF

  • Prezzo attuale: 47,12 dollari
  • Range su 52 settimane: 45,85 - 51,16 dollari
  • Rendimento dividendo: 9,19%
  • Percentuale di spesa: 0,60% annuo
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Il nostro primo ETF usa le covered call per generare rendimento, una strategia di opzioni di cui parliamo spesso. Il Global X S&P 500 Covered Call ETF (NYSE:XYLD), che effettua distribuzioni mensili, potrebbe interessare ai lettori che puntano alle entrate nonché ad una certa protezione dal ribasso vista l’attuale volatilità.

XYLD Weekly Chart

XYLD prima compra le azioni delle società dell’indice S&P 500 e, al contempo, vende call corrispondenti sull’indice. L’ETF è stato lanciato nel giugno 2013 ed al momento gestisce 1,54 miliardi di dollari.

Da gennaio, XYLD ha perso circa il 6,7% ed ha un rendimento del dividendo del 12,6%. In confronto, l’indice S&P 500 Index è sceso del 12,4% sull’anno in corso (YTD).

Nelle prossime settimane, ci aspettiamo che il fondo continui a tenere bene e che vada anche meglio del mercato. Crediamo che il potenziale di rialzo per l’S&P 500 sia limitato per il resto dell’anno, il che potrebbe mettere in evidenza le entrate offerte da XYLD.

Tuttavia, le strategie covered call limitano il potenziale di apprezzamento di capitale di un fondo (o di un titolo) sui mercati rialzisti. Di conseguenza, un fondo come XYLD potrebbe non essere del tutto appropriato per chi si aspetta che il mercato rialzista riprenda presto.

2. iShares Core Dividend Growth ETF

  • Prezzo attuale: 50,91 dollari
  • Range su 52 settimane: 48,93 - 56,42 dollari
  • Rendimento dividendo: 2,05%
  • Percentuale di spesa: 0,08% annuo

Il nostro prossimo fondo, iShares Core Dividend Growth ETF (NYSE:DGRO), investe su compagnie statunitensi solite alzare costantemente i propri dividendi. Si tratta di titoli appartenenti ad un’ampia gamma di settori. Il fondo ha cominciato gli scambi nel giugno 2014 e gli asset netti ammontano a 22,9 miliardi di dollari.

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DGRO Weekly Chart

DGRO, che replica l’indice Morningstar US Dividend Growth Index, al momento investe su 418 nomi. La fetta maggiore è detenuta dai titoli IT: il 19,78%. Seguono finanziari (18,75%), sanitari (17,97%), industriali (12,93%), beni di consumo (12,39%) e beni di consumo voluttuari (7,28%).

Circa un quarto del portafoglio è rappresentato dai primi 10 nomi. Tra questi, Microsoft (NASDAQ:MSFT), Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), Apple (NASDAQ:AAPL), Procter & Gamble (NYSE:PG), Pfizer (NYSE:PFE), JPMorgan Chase (NYSE:JPM), e Merck (NYSE:MRK).

DGRO ha segnato un massimo storico ad inizio gennaio ma ha perso circa l’8,9% da allora. L’attuale prezzo del titolo supporta un rendimento del dividendo di oltre il 2%. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 17,59x e 3,32x. Gli investitori a lungo termine che non sono preoccupati per le oscillazioni giornaliere dovrebbero effettuare ulteriori ricerche su DGRO.

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Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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