I valori ESG (Environmental, social, and governance) sono stati una spinta fondamentale per molte aziende e settori negli ultimi anni. Tuttavia, il settore innovativo delle tecnologie pulite (cleantech) sono andate in maniera eccezionale durante gli anni della pandemia.
Una recente ricerca indica:
Si prevede che il mercato globale delle tecnologie green e della sostenibilità crescerà da 13,76 miliardi di dollari nel 2022 a 51,09 miliardi di dollari entro il 2029, ad un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 20,6%”.
La transizione verso lo zero dell’economia globale potrebbe richiedere un investimento di oltre 100.000 miliardi di dollari nei prossimi tre decenni. Tuttavia, nonostante la popolarità di questo tema d’investimento, anche i titoli considerati ESG hanno subito una forte pressione nel 2022.
Ad esempio, l’indice S&P Kensho Cleantech Index ha perso circa il 23% da gennaio. Nel frattempo, l’indice S&P 500 index ha perso più del 21% nello stesso periodo.
Oggi esamineremo due ETF tematici. Sebbene ogni fondo abbia dei criteri diversi, in generale, gli standard ESG solitamente evitano le aziende che operano nel settori seguenti: tabacco, alcol, scommesse, cannabis e carburanti fossili.
1. Invesco ESG NASDAQ 100 ETF
- Prezzo attuale: 18,78 dollari
- Range su 52 settimane: 18,01 -27,24 dollari
- Rendimento dividendi: 0,78%
- Percentuale di spesa: 0,20% all’anno
Il primo fondo nella lista di oggi è l’ Invesco ESG NASDAQ 100 ETF (NASDAQ:QQMG). Potrebbe interessare a chi vuole investire in aziende del NASDAQ 100 che rispecchiano i criteri ESG.
QQMG, che segue l’indice NASDAQ 100 ESG Index, attualmente possiede azioni di 96 aziende. Il fondo è stato lanciato ad ottobre 2021 e gli asset netti sono di 9,4 milioni. Dunque, QQMG è un fondo relativamente nuovo e piccolo. Di conseguenza, è necessaria una due diligence prima di acquistare il fondo.
In termini di allocazione settoriale, al primo posto l’information technology (61,12%), poi i servizi di comunicazione (14,14%), consumer discretionary (10,53%), consumer staples (6,18%), sanitari (5,86%), e industriali (2,17%).
Circa metà del portfolio è rappresentato dai primi 10 nomi. Tra questi Microsoft (NASDAQ:MSFT), Apple (NASDAQ:AAPL), NVIDIA (NASDAQ:NVDA), Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Amazon (NASDAQ:AMZN) e PepsiCo (NASDAQ:PEP).
QQMG è sceso del 30% dall’inizio dell’anno. Wall Street si sta preparando ad analizzare i risultati trimestrali del Q2, che potrebbero determinare le prossime mosse di molte di queste compagnie.
Sebbene possano esserci ulteriori ribassi per le azioni Nasdaq, siamo ottimisti sulla stagione degli utili. Di conseguenza, i lettori che vogliono investire nelle azioni del Nasdaq 100 che rispecchiano numerosi criteri ESG dovrebbero approfondire ulteriormente il fondo.
2. Global X Hydrogen ETF
- Prezzo attuale: 12,78 dollari
- Range su 52 settimane: 11,41 – 29,23 dollari
- Percentuale di spesa: 0,50% annuo
We next focus on companies that are part of the hydrogen economy, which relies on hydrogen as a low-carbon and clean energy resource. The global green hydrogen market could approach $6 billion by the end of the decade.
Ora ci concentreremo sulle aziende che fanno parte dell’economia dell’idrogeno, che si basa sull’idrogeno come risorsa energetica pulita e a basse emissioni di carbonio. Il mercato globale dell’idrogeno verde potrebbe raggiungere i 6 miliardi di dollari entro la fine del decennio. Una crescita del genere si tradurrebbe in un tasso di crescita annuale composto (CAGR) ben al di sopra del 17% dai livelli attuali.
Di conseguenza, le tecnologie incentrate sulle celle a idrogeno, come le celle per i veicoli elettrici, stanno prendendo piede. Tuttavia, la ricerca ci ricorda che:
“Come qualsiasi altro prodotto, l’idrogeno deve essere confezionato, trasportato, immagazzinato e trasferito per l’utilizzo”.
Il nostro prossimo fondo interessa ai lettori che si aspettano un utilizzo dell’idrogeno in molti settori per contribuire ad una transizione verso l’energia pulita nei prossimi anni. Il Global X Hydrogen ETF (NASDAQ:HYDR) da accesso alle imprese al centro del settore dell’idrogeno.
HYDR, lanciato nel luglio 2021, possiede azioni di 25 aziende. Gli asset netti ammontano a 28,6 milioni.
Circa il 40% delle aziende si trovano negli USA. Le altre hanno sede in Gran Bretagna, Norvegia, Canada, Svezia, Corea del Sud, Germania, Francia e Giappone.
Circa tre quarti del portafoglio sono rappresentati dai primi 10 titoli, tra questi: Bloom Energy (NYSE:BE), Nel ASA (OL:NEL), Plug Power (NASDAQ:PLUG), Ballard Power Systems (TSX:BLDP) e SFC Energy (F:F3CG).
HYDR ha perso il 38,2% del suo valore dall’inizio dell’anno. Gli investitori interessati nel segment green dovrebbero tenere questo ETF nella loro watchlist.