Oggi nella rubrica settimanale “I titoli meno conosciuti di Piazza Affari” : KI GROUP.
KI Group (MI:KI), grazie all’opera anticipatrice del suo fondatore all’inizio degli anni 70′, è stato il pioniere del biologico in Italia.
Oggi è l’azienda leader nella distribuzione capillare di prodotti biologici, biodinamici e naturali nei canali del retail specializzato, con circa 4.500 negozi di alimentazione naturale, erboristerie e farmacie serviti direttamente, ai quali si stima se ne aggiungano alcune migliaia raggiunti indirettamente.
L’offerta di prodotto è costituita da una gamma di circa 2.500 referenze delle migliori marche del mercato biologico e naturale, attentamente selezionate e sottoposte ai più rigorosi controlli per garantirne qualità, sicurezza e genuinità.
KI Group, che oltre all’attività distributiva, controlla il 100% della società La Fonte della Vita, primario operatore italiano specializzato nella produzione di prodotti biologici vegetali freschi sostitutivi della carne e del formaggio (tofu, seitan, etc…), si avvale complessivamente di oltre 150 tra dipendenti e collaboratori e mantiene strette collaborazioni commerciali con circa 150 aziende produttrici, sia italiane che estere.
Le origini della società KI risalgono al 1974 anno in cui viene costituito a Torino, un piccolo laboratorio per la produzione di biscotti ed il confezionamento di farine e cereali biologici.
L’idea del fondatore, il Sig. Pietro Bianchi è quella di contribuire alla diffusione dell’allora pionieristico concetto di alimentazione naturale ed equilibrata quale elemento fondamentale nella ricerca del benessere e della salute che in quegli anni comincia a diffondersi soprattutto dalla Francia e dagli Stati Uniti.
Inizialmente, i prodotti vengono consegnati ai negozi personalmente da Pietro Bianchi con il proprio furgone, molte volte in conto vendita.
Nel 1975, in occasione della visita di Michio Kushi a Roma, Pietro Bianchi viene invitato a presentare i propri prodotti, ed è allora che incontra i suoi futuri importanti clienti: i primi storici negozi specializzati di alimentazione naturale che si andavano diffondendo in Italia ed alcuni Centri Macrobiotici.
Nel 1978 entrano in società Angelo Saccone, amico cuoco e pasticcere conosciuto attraverso lo yoga, e un suo compagno di scuola.
Nel 1980, la società si trasferisce in una sede più ampia a Cascine Vica di Rivoli (Torino) e nasce la Reform KI, la società di distribuzione dei prodotti KI, tutti di origine biologica e naturale: le referenze più vendute sono i biscotti di Angelo Saccone (preparati senza ingredienti di origine animale, come latte e uova, e dolcificati con il malto al posto dello zucchero) ed i prodotti macrobiotici originali giapponesi.
In tutti questi anni Pietro Bianchi stesso, partendo al mattino alle 5, riesce a consegnare puntualmente a Milano, Varese e relative provincie, spesso lavorando 24 ore continue.
La vendita è spontanea grazie appunto alla clientela affezionata che procura continuamente nuovi nominativi. Nel 1986 KI ha tre soli agenti di commercio in Campania, Sicilia e Marche e un distributore in Toscana.
Le vendite si sviluppano talmente che nel periodo ’86-’88 la KI non riesce a soddisfare tutti gli ordini, talvolta ci sono ritardi di un mese per l’evasione degli stessi.
Nel 1988 Pietro Bianchi si convince della necessità di ristrutturare l’azienda, dotandola di persone e capitali adeguati al nuovo scenario. KI vive allora un processo di profonda trasformazione a seguito dell’ingresso di nuovi azionisti e di managers che si affiancano al fondatore nella gestione aziendale.
La società si trasforma progressivamente da azienda artigianale a realtà industriale, pur rimanendo fedele alla propria filosofia ed allo stile “naturale”.
Viene, infatti, dotata di una struttura organizzata e comincia a svilupparsi rapidamente sia per linee interne – con la costituzione di nuove società e l’introduzione di nuovi prodotti e marchi propri – sia per linee esterne – attraverso l’acquisizione di aziende, anche di produzione, e di marchi concorrenti – sino ad occupare l’odierna posizione di rilievo.
KI GROUP negli ultimi 3 mesi ha ceduto il 16.0%, -10% in 6 mesi, -20% in 2 anni; dal 2013 ad oggi -58%. Il prezzo max degli ultimi 17 mesi è 3.49 euro, quello minimo 2.40 euro.
Al momento il titolo è a quota 2.76 euro.
Risultati primo semestre:
Il Bilancio Consolidato di KI Group S.p.A. al 30 giugno 2017, il cui perimetro include oltre alla capogruppo anche le
società controllate La Fonte della Vita S.r.l. (produzione di alimenti biologici vegetali sostitutivi di carne e
formaggio, la cui commercializzazione è svolta dalla capogruppo), Organic Food Retail S.r.l. (vendita al dettaglio di
prodotti biologici e naturali) e Organic Oils Italia S.r.l. (produzione e commercializzazione in Italia ed all’estero di
oli da agricoltura biologica), presenta:
• Ricavi: Euro 24,67 mln (Euro 29,23 mln al 30 giugno 2016)
• EBITDA: Euro 0,08 mln (Euro 1,56 mln al 30 giugno 2016)
• Risultato netto : perdita di Euro 0,7 mln (utile di Euro 0,65 mln al 30 giugno 2016)
• Posizione Finanziaria Netta negativa per Euro 7,18 mln (negativa per Euro 8,24 mln al 31 dicembre 2016)
I principali risultati della sola capogruppo KI Group SpA (dati predisposti ai fini del consolidamento in base ai principi contabili IAS-IFRS) sono i seguenti:
• Ricavi: Euro 22,5 mln (Euro 26,5 mln al 30 giugno 2016)
• EBITDA: Euro 0,89 mln (Euro 1,83 mln al 30 giugno 2016)
• Risultato netto : Euro 0,49 mln (Euro 1,16 mln al 30 giugno 2016)
• Posizione Finanziaria Netta negativa per Euro 5,56 mln (negativa per Euro 5,0 mln al 31 dicembre 2016).
I risultati della capogruppo KI Group, che opera nel settore della distribuzione all’ingrosso di prodotti biologici e
naturali, risentono della crisi di consumi dei Canali Erboristerie e Specializzati, conseguenza del forte sviluppo
degli assortimenti BIO nel Canale della Grande Distribuzione Organizzata. Il primo semestre del 2017 ha infatti confermato, in linea con quanto sta avvenendo in generale sul mercato europeo, la forte crescita della Grande Distribuzione nel settore biologico conseguente all’ampliamento degli assortimenti di prodotti biologici offerti al pubblico, in particolare presso le grandi superfici delle catene dotate di maggiori spazi espositivi, che possono essere convertiti a nicchie/segmenti crescenti di consumo. Tale fenomeno, il cui impatto è destinato a durare almeno sino a che i programmi di referenziamento di prodotti biologici da parte della Grande Distribuzione non vengano completamente attuati e si generi un nuovo equilibrio tra i canali, si è reso particolarmente significativo già nel 2015 (anno in cui il tasso di crescita delle vendite di prodotti biologici a peso imposto nella Grande Distribuzione è cresciuto del 50% circa), dove ha raggiunto una quota del 2,5% sul totale Mercato dei prodotti BIO, arrivando al 3,0 % nel 2016, e 3,4 % nel primo semestre 2017 (Fonti : Nielsen, Assobio). In tale contesto, KI Group – storicamente operante quale distributore per il canale retail biologico specializzato – ha avviato Strategie volte all’ingresso nel Canale GDO (tra le quali la creazione di un’apposita linea a marchio dedicato “BuonBio”), che stanno cominciando a produrre fatturati incrementali, tutt’ora non sufficienti a compensare le perdite dei Canali Specializzati. Le suddette iniziative troveranno ancor più spinta nell’immediato futuro grazie all’intervenuto cambio del management della Capogruppo, il quale potrà apportare la propria maturata esperienza nei rapporti di business con la Grande Distribuzione Organizzata.
Analisi tecnica pub. il 27 settembre:
Situazione di precarietà per Ki Group che ha perso ulteriore terreno (-13% in 3 mesi) dopo l’affondo di metà settembre (dall’11 al 15 settembre).
Le prospettive del titolo, della società attiva nel settore distribuzione all’ingrosso, risultano ora incerte ed in caso di discese al di sotto del supporto a 2.69 euro (in chiusura) si profilerebbe all’orizzonte l’ipotesi di un ritorno dei prezzi a 2.63 e con quest’ultima violazione in area 2.50 euro. Il sostegno di 2.69 potrebbe anche facilitare un rimbalzo tecnico e spingere il titolo fino a 2.95 euro.
Un concreto miglioramento dello scenario grafico arriverebbe solo a seguito del superamento di 3.0 euro (con tenuta settimanale), evento cui potrebbe seguire un’estensione verso 3.25 euro (2° target area 3.50 euro). Attenzione alla volatilità.