Investing.com - I futures dell’oro sono piuttosto stabili nella mattinata di questo mercoledì, vicini al massimo di due settimane con gli investitori che restano in attesa dell’asta di Titoli di Stato italiani e dei dati ufficiali USA sulle vendita al dettaglio.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad aprile a 1.591,30 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, pressoché invariati sulla giornata.
I prezzi sono rimasti nel range stretto di 3 dollari,
tra il minimo giornaliero di 1.590,50 dollari l’oncia troy ed il massimo della seduta di 1.593,00 dollari l’oncia troy. Ieri i prezzi hanno toccato 1.597,40 dollari l’oncia troy, il massimo dal 28 febbraio.
Supporto a 1.554,80 dollariol’oncia troy, il minimo dal 21 febbraio e resistenza a 1.602,20 dollari l’oncia troy, il massimo dal 28 febbraio.
I mercati attendono l’esito di un’asta di Titoli di Stato italiani a 15 anni nel corso della giornata, che rappresenterà un test importante per la propensione degli investitori verso il debito del paese, mentre continuano a pesare i timori per l’incertezza politica in Italia.
La Spagna terrà domani un’asta di bond, dopo che Madrid ha visto il rendimento dei titoli scendere al livello più basso dall’aprile 2010, in seguito ad un’asta di titoli a sei e 12 mesi.
I traders dell’oro attendono inoltre il rilascio dei dati ufficiali USA sulle vendite al dettaglio, poiché si tenta di carpire ulteriori segnali di ripresa dell’economia statunitense.
La scorsa settimana, il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che l’economia ha segnato 263.000 nuovi posti di lavoro a febbraio, molto più del previsto aumento di 160.000. Il report ha mostrato inoltre che il tasso di disoccupazione USA è sceso a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
I prezzi hanno segnato una ripresa dopo che le analisi di mercato hanno notato che il tasso di disoccupazione ancora alto terrà il programma della Fed in piedi per un futuro indefinito.
La banca centrale ha dichiarato che la politica monetaria resterà allentata “almeno finché” il tasso di disoccupazione resterà sopra il 6,5%.
L’andamento del prezzo dell’oro ha seguito l’andamento delle aspettative verso una eventuale interruzione del programma di allentamento quantitativo della banca centrale statunitense, una delle principali spinte dell’oro.
L’appeal dell’oro si è indebolito nelle ultime settimane con i market players che hanno optato per i global equities sul metallo prezioso. Il Dow Jones Industrial Average ha segnato +10,5% nel 2013, mentre l’oro è sceso del 5%.
Sebbene l’attrattiva dell’oro sia scesa nelle ultime settimane, i timori sulle previsioni economiche globali persistono dopo che il rilascio di una serie di dati cinesi del week end che hanno mostrato un aumento dell’inflazione a febbraio, mentre la produzione industriale è scesa al ritmo più basso dall’ottobre 2009.
Continuano a pesare i timori di un possibile impatto dei tagli alla spesa statunitense, insieme allo stallo politico in Italia in seguito alle elezioni dello scorso mese.
Sul Comex, l’argento con consegna a maggio ha segnato -0,3% a 29,09 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio resta invariato a 3,533 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad aprile a 1.591,30 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, pressoché invariati sulla giornata.
I prezzi sono rimasti nel range stretto di 3 dollari,
tra il minimo giornaliero di 1.590,50 dollari l’oncia troy ed il massimo della seduta di 1.593,00 dollari l’oncia troy. Ieri i prezzi hanno toccato 1.597,40 dollari l’oncia troy, il massimo dal 28 febbraio.
Supporto a 1.554,80 dollariol’oncia troy, il minimo dal 21 febbraio e resistenza a 1.602,20 dollari l’oncia troy, il massimo dal 28 febbraio.
I mercati attendono l’esito di un’asta di Titoli di Stato italiani a 15 anni nel corso della giornata, che rappresenterà un test importante per la propensione degli investitori verso il debito del paese, mentre continuano a pesare i timori per l’incertezza politica in Italia.
La Spagna terrà domani un’asta di bond, dopo che Madrid ha visto il rendimento dei titoli scendere al livello più basso dall’aprile 2010, in seguito ad un’asta di titoli a sei e 12 mesi.
I traders dell’oro attendono inoltre il rilascio dei dati ufficiali USA sulle vendite al dettaglio, poiché si tenta di carpire ulteriori segnali di ripresa dell’economia statunitense.
La scorsa settimana, il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che l’economia ha segnato 263.000 nuovi posti di lavoro a febbraio, molto più del previsto aumento di 160.000. Il report ha mostrato inoltre che il tasso di disoccupazione USA è sceso a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
I prezzi hanno segnato una ripresa dopo che le analisi di mercato hanno notato che il tasso di disoccupazione ancora alto terrà il programma della Fed in piedi per un futuro indefinito.
La banca centrale ha dichiarato che la politica monetaria resterà allentata “almeno finché” il tasso di disoccupazione resterà sopra il 6,5%.
L’andamento del prezzo dell’oro ha seguito l’andamento delle aspettative verso una eventuale interruzione del programma di allentamento quantitativo della banca centrale statunitense, una delle principali spinte dell’oro.
L’appeal dell’oro si è indebolito nelle ultime settimane con i market players che hanno optato per i global equities sul metallo prezioso. Il Dow Jones Industrial Average ha segnato +10,5% nel 2013, mentre l’oro è sceso del 5%.
Sebbene l’attrattiva dell’oro sia scesa nelle ultime settimane, i timori sulle previsioni economiche globali persistono dopo che il rilascio di una serie di dati cinesi del week end che hanno mostrato un aumento dell’inflazione a febbraio, mentre la produzione industriale è scesa al ritmo più basso dall’ottobre 2009.
Continuano a pesare i timori di un possibile impatto dei tagli alla spesa statunitense, insieme allo stallo politico in Italia in seguito alle elezioni dello scorso mese.
Sul Comex, l’argento con consegna a maggio ha segnato -0,3% a 29,09 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio resta invariato a 3,533 dollari la libbra.