Investing.com – L’euro è in salita contro il dollaro statunitense questo lunedì, con il sentimento dei mercati sostenuto dai dati di venerdì sull’occupazioen USA migliori del previsto; tuttavia i guadagni restano limitati dai timori sulla ripresa in Cina.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3025, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3006, in salita dello 0,08%.
Supporto a 1,2954, minimo di venerdì e di tre mesi e resistenza a 1,3100, massimo del 1° marzo.
L’economia statunitense ha segnato 236.000 nuovi posti di lavoro lo scorso venerdì, sopra le aspettative di un aumento di 160.000. Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,7%, il minimo dal dicembre 2008, rispetto al 7,9% di gennaio.
I dati positivi hanno alimentato la speculazione verso una conclusione anticipata del programma di allentamento dellaFederal Reserv, spingendo la domanda per il dollaro.
Tuttavia, i timori di un possibile rallentamento della seconda economia globale hanno pesato sul sentimento dei mercati, infatti, i dati rilasciati durante il week end hanno mostrato che l’inflazioen in Cina ha toccato il massimo di 1 mesi a febbraio, mentre la produzione industriale e la distribuzione sono scese.
L’euro è di è mosso di poco contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,06%, a 0,8710 ed EUR/JPY in salita dello 0,12% to 124,97.
Stamane i dati hanno mostrato che il surplus commerciale della Germania è sceso a 15,7 miliardi di euro a gennaio, da un rivisto 16,9 miliardi del mese precedente.
Le esportazioni tedesche sono salite di un destagionalizzato 1,4% a gennaio, in rapporto allo stesso mese dello scorso anno, mentre le importazioni sono salite del 3,3%.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3025, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3006, in salita dello 0,08%.
Supporto a 1,2954, minimo di venerdì e di tre mesi e resistenza a 1,3100, massimo del 1° marzo.
L’economia statunitense ha segnato 236.000 nuovi posti di lavoro lo scorso venerdì, sopra le aspettative di un aumento di 160.000. Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,7%, il minimo dal dicembre 2008, rispetto al 7,9% di gennaio.
I dati positivi hanno alimentato la speculazione verso una conclusione anticipata del programma di allentamento dellaFederal Reserv, spingendo la domanda per il dollaro.
Tuttavia, i timori di un possibile rallentamento della seconda economia globale hanno pesato sul sentimento dei mercati, infatti, i dati rilasciati durante il week end hanno mostrato che l’inflazioen in Cina ha toccato il massimo di 1 mesi a febbraio, mentre la produzione industriale e la distribuzione sono scese.
L’euro è di è mosso di poco contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,06%, a 0,8710 ed EUR/JPY in salita dello 0,12% to 124,97.
Stamane i dati hanno mostrato che il surplus commerciale della Germania è sceso a 15,7 miliardi di euro a gennaio, da un rivisto 16,9 miliardi del mese precedente.
Le esportazioni tedesche sono salite di un destagionalizzato 1,4% a gennaio, in rapporto allo stesso mese dello scorso anno, mentre le importazioni sono salite del 3,3%.