Investing.com - I futures dell’oro sono al livello più alto da fine marzo durante la mattinata odierna, con i dati sul manifatturiero cinese piuttosto deboli che hanno alimentato la speculazione che Pechino implementi presto nuove misure di stimolo.
La crescente speculazione che la Fed sia vicina ad implementare nuove misure di stimolo all’economia USA ha supportato i guadagni in seguito al discorso del Presidente Fed Ben Bernanke.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad ottobre a 1.689,25 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,25%.
I prezzi sono stati bloccati nel range tra 1.685,75 dollari l’oncia troy, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 1.691,85 dollari l’oncia troy. I prezzi hanno segnato un’impennata a 1.693,05 dollari l’oncia troy venerdì, il massimo dal 27 marzo.
I futures dell’oro troveranno supporto a 1.634,55 dollari l’oncia troy, il minimo dal 22 agosto e resistenza a breve termine a 1.699,55 il massimo del 27 marzo.
L’oro ha segnato +2% venerdì, dopo i deludenti dati rilasciati stamane che hanno acceso le speculazioni su nuove misure di intervento da Pechino per sostenere la seconda economia mondiale.
In Cina, l’indice PMI della HSBC è scesa al minimo di 41 mesi di 47,6 ad agosto, dalla lettura preliminare di 47,8, con i nuovi ordini in calo per via dell’indebolimento della domanda globale.
I dati sono giuntoi dopo che la Federazione Cinese per la Logistica e gli Acquisti ha dichiarato che il suo indice PMI dei direttori acquisti è sceso a 49,2 ad agosto, dal 50,1 di luglio.
I dati deludenti hanno acceso la speculazione verso una riduzione delle riserve di liquidità richieste alle banche, o del tasso di interesse dopo un calo dell’inflazione al minimo di 30 mesi a luglio.
La Banca Popolare Cinese ha abbassato entrambi i dati per volte quest’anno, nel tentativo di sostenere la crescita.
Le aspettative di stimoli monetari tendono a spingere l’oro, visto come riserva e protezione inflazionaria.
Il sentimento è rimasto supportato dopo che Bernanke ha dichiarato che la Fed è pronta ad agire per rafforzare la ripresa USA.
Parlando al simposio di Jackson Hole, nel Wyoming,
Bernanke ha affermato chei tassi di disoccupazione stabilmente alti sono una “seria preoccupazione” ed ha confermato che la banca è fornire misure di politica monetaria per sostenere la crescita.
L’andamento del prezzo dell’oro ha seguito le aspettative verso l’immissione di liquidità nel sistema finanziario da parte della banca centrale statunitense.
L’oro quest’anno ha guadagnato il 15%, quando ha toccato 1.790 dollari l’oncia troy dopo che la Fed ha dichiarato a gennaio che avrebbe tenuto gli interessi prossimi allo 0 fino alla fine del 2014, indicando la probabilità di un nuovo round di acquisti.
Tuttavia, dalla fine di febbraio i prezzi sono scesi del 7%, nei timori crescenti per l’aggravarsi della crisi del debito europeo, che hanno spinto la domanda del metallo giallo e del biglietto verde.
I mercati attendono i dati USA sull’occupazione non agricola questo venerdì, per vedere se il mercato del lavoro sia migliorato.
Intanto permangono le aspettative che la BCE stia lavorando su misure di politica monetaria atte a stabilizzare il mercato dei titoli nella zona euro durante il prossimo vertice di politica del prossimo giovedì.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre ha segnato un aumento dell’1,35%, a 31,86 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è salito dello 0,7% a 3,481 dollari la libbra.
La crescente speculazione che la Fed sia vicina ad implementare nuove misure di stimolo all’economia USA ha supportato i guadagni in seguito al discorso del Presidente Fed Ben Bernanke.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad ottobre a 1.689,25 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,25%.
I prezzi sono stati bloccati nel range tra 1.685,75 dollari l’oncia troy, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 1.691,85 dollari l’oncia troy. I prezzi hanno segnato un’impennata a 1.693,05 dollari l’oncia troy venerdì, il massimo dal 27 marzo.
I futures dell’oro troveranno supporto a 1.634,55 dollari l’oncia troy, il minimo dal 22 agosto e resistenza a breve termine a 1.699,55 il massimo del 27 marzo.
L’oro ha segnato +2% venerdì, dopo i deludenti dati rilasciati stamane che hanno acceso le speculazioni su nuove misure di intervento da Pechino per sostenere la seconda economia mondiale.
In Cina, l’indice PMI della HSBC è scesa al minimo di 41 mesi di 47,6 ad agosto, dalla lettura preliminare di 47,8, con i nuovi ordini in calo per via dell’indebolimento della domanda globale.
I dati sono giuntoi dopo che la Federazione Cinese per la Logistica e gli Acquisti ha dichiarato che il suo indice PMI dei direttori acquisti è sceso a 49,2 ad agosto, dal 50,1 di luglio.
I dati deludenti hanno acceso la speculazione verso una riduzione delle riserve di liquidità richieste alle banche, o del tasso di interesse dopo un calo dell’inflazione al minimo di 30 mesi a luglio.
La Banca Popolare Cinese ha abbassato entrambi i dati per volte quest’anno, nel tentativo di sostenere la crescita.
Le aspettative di stimoli monetari tendono a spingere l’oro, visto come riserva e protezione inflazionaria.
Il sentimento è rimasto supportato dopo che Bernanke ha dichiarato che la Fed è pronta ad agire per rafforzare la ripresa USA.
Parlando al simposio di Jackson Hole, nel Wyoming,
Bernanke ha affermato chei tassi di disoccupazione stabilmente alti sono una “seria preoccupazione” ed ha confermato che la banca è fornire misure di politica monetaria per sostenere la crescita.
L’andamento del prezzo dell’oro ha seguito le aspettative verso l’immissione di liquidità nel sistema finanziario da parte della banca centrale statunitense.
L’oro quest’anno ha guadagnato il 15%, quando ha toccato 1.790 dollari l’oncia troy dopo che la Fed ha dichiarato a gennaio che avrebbe tenuto gli interessi prossimi allo 0 fino alla fine del 2014, indicando la probabilità di un nuovo round di acquisti.
Tuttavia, dalla fine di febbraio i prezzi sono scesi del 7%, nei timori crescenti per l’aggravarsi della crisi del debito europeo, che hanno spinto la domanda del metallo giallo e del biglietto verde.
I mercati attendono i dati USA sull’occupazione non agricola questo venerdì, per vedere se il mercato del lavoro sia migliorato.
Intanto permangono le aspettative che la BCE stia lavorando su misure di politica monetaria atte a stabilizzare il mercato dei titoli nella zona euro durante il prossimo vertice di politica del prossimo giovedì.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre ha segnato un aumento dell’1,35%, a 31,86 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è salito dello 0,7% a 3,481 dollari la libbra.