Investing.com - I futures dell’oro sono in salita questo lunedì, mentre gli investitori rivalutano le prospettive dell’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, inizialmente previsto per il primo semestre dell’anno prossimo.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a dicembre è salito dello 0,03%, o di 40 centesimi, a 1.295,20 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea. I prezzi sono rimasti in un range stretto che va da 1.292,50 a 1.296,30 dollari.
L’oro ha chiuso la seduta di venerdì in salita dello 0,94%, o di 12,00 dollari, a 1.294,80 dollari l’oncia, dopo aver toccato precedentemente il minimo di sei settimane di 1.281,00 dollari.
Supporto a 1.281,00, il minimo dall’1 agosto e resistenza a 1.314,60 dollari, il massimo dal 29 luglio.
Venerdì, il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che l’occupazione non agricola è salita di un dato destagionalizzato di 209.000 unità a luglio, al di sotto del previsto aumento di 233.000 unità.
Il tasso di disoccupazione è salito al 6,2% il mese scorso, dal 6,1% di giugno. Gli analisti avevano previsto che il tasso restasse stabile al 6,1% a luglio.
Il report deludente sull’occupazione ha smorzato l’ottimismo per la forza del marcato del lavoro e ha ridotto le aspettative che la Federal Reserve possa iniziare ad aumentare i tassi prima del previsto.
L’oro è andato sotto forte pressione alla vendita nelle ultime settimane dal momento che il miglioramento dell’economia statunitense ha alimentato le speculazioni che la Fed possa alzare i tassi prima di quanto ci si aspetti, decisione che ridurrebbe l’utilizzo dell’oro come difesa contro una politica monetaria troppo allentata.
Sempre sul Comex, l’argento con consegna a settembre sale dello 0,18%, o di 3,7 centesimi, a 20,40 dollari l’oncia troy.
Intanto, il rame con consegna a settembre è in calo dello 0,17%, o di 0,5 centesimi, a 3,209 dollari la libbra.