MILANO (Reuters) - L'Ad di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, ha ribadito che se la fusione con la casa auto Usa sarà bloccata dagli azionisti, ci sarà un nuovo tentativo più avanti e sottolinea che non sono previsti dati sul recesso fino a cinque giorni prima di fine agosto.
Parlando nell call con gli analisti in occasione dei conti di Chrysler, il manager ha detto: "Fino a ieri non c'è stata alcuna notifica di recesso da parte degli azionisti e non sono turbato. Se la fusione con Chrysler sarà bloccata, ci sarà un nuovo tentativo più avanti. La stampa ha ingigantito il diritto di recesso e stiamo pagando un prezzo per questa sovra reazione... mancanza di comprensione di quello che vuol dire".
Marchionne ha poi aggiunto che non prevede "di avere dati sul recesso fino a 5 giorni prima di fine agosto".
Durante l'assemblea per la fusione di Fiat-Chrysler in FCA NV, l'8% del capitale ha dato voto contrario all'operazione.
Se lo stesso 8% dovesse chiedere di esercitare il diritto di recesso, l'esborso di Fiat potrebbe essere fino a 770 milioni, oltre la soglia cui è condizionata l'operazione, 500 milioni.
Oggi in Borsa il titolo ha perso il 5,55% a 6,46 euro.
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