di Stefano Bernabei
ROMA (Reuters) - Eventuali fughe di notizie sui risultati degli stress test e della valutazione della Bce sugli attivi delle banche, se ritenute corrette dalle banche oggetto dei rumour dovranno essere subito confermate al mercato.
Lo prescrive la procedura ESMA (l'Autorità europea di regolazione per i mercati a cui aderisce la Consob) che ha diffuso lo scorso 9 settembre il piano d'azione per gestire le possibili fughe di notizie e la comunicazione ufficiale dei risultati, attesa per il weekend del 25-26 ottobre.
Queste regole, inviate a ciascuno dei watchdog nazionali, sono state oggetto alla fine della scorsa settimana di una comunicazione riservata della Consob alle quindici banche italiane sottoposte all'esercizio Bce di cui Reuters ha visto il contenuto.
Non ci sono commenti ne' da Consob ne' da ESMA.
Nonostante gli amministratori delle banche si potrebbero impegnare per iscritto alla riservatezza delle informazioni preliminari che riceveranno in questi giorni da Bce e organismi di vigilanza nazionale, la procedura richiama esplicitamente alla legge sugli Abusi di mercato che prescrive di rendere pubbliche informazioni sensibili di cui sono in possesso gli amministratori.
"Tra un impegno alla riservatezza e la legge, certamente ha più forza la legge", ha detto a Reuters una fonte bancaria che ha analizzato il contenuto di questa lettera.
La legge sugli abusi di mercato non si applica alla Bce e alle autorità di vigilanza nazionali.
"Mi risulta che la Bce stia riconsiderando la questione dell'impegno alle riservatezza chiesto alle banche", ha detto la fonte.
Una seconda fonte conferma che c'è questa valutazione in corso e ricorda che in Germania l'associazione bancaria tedesca si sia espressa negativamente sulla possibilità che le banche firmino impegni alla riservatezza che possono confliggere con la disciplina europea sugli abusi di mercato.
In questi giorni, secondo la fonte per le banche italiane da lunedì prossimo, tecnici della Bce avranno dei faccia a faccia preliminari con i funzionari dei singoli istituti per iniziare a discutere dei risultati dell'esercizio.
Nell'ambito di questi incontri preliminari è possibile che ai manager siano date indicazioni, anche solo qualitative, sui risultati finali.
"In quel caso non c'è rumour ma se l'informazione viene ritenuta sensibile dalla banca deve essere data al mercato, nonostante l'impegno alla riservatezza", argomenta la fonte.
CONTARE ANCHE RAFFORZAMENTI CAPITALE NEL 2014
Nella sua lettera, Consob rimanda ai due scenari previsti da ESMA in caso di fuga di notizie.
Se la banca è a conoscenza delle informazioni contenute nel rumour, le deve valutare autonomamente e decidere se commentarle pubblicamente sulla base della veridicità e sensibilità sul mercato di questa notizia. Se le notizie sono vere la banca ne deve dare "immediata pubblicazione", scrive Consob.
Se invece la banca non è al corrente delle informazioni oggetto del rumour tocca alla Bce e all'Autorità di vigilanza nazionale, sollecitate probabilmente da Consob sulla base della procedura Esma, informare la banca sulla veridicità del rumour. Sarà poi la banca a decidere se e come darne notizia al mercato.
"Qui il problema sarà la tempestività con cui il controllo sulla veridicità del rumour arriva poi alla banca che deve decidere se comunicarlo. In caso di quotata cosa succede? Viene sospeso il titolo?", si chiede la fonte.
Nella lettera, la Consob riepiloga anche le linee guida con cui la banca dovrà dare al pubblico le informazioni sull'esito dell'esercizio.
La comunicazione, per ora in assenza di conferma ufficiali, dovrebbe essere sabato 25 o domenica 26 ottobre, secondo la fonte che, in seconda battuta ritiene anche possibile una diffusione dei dati la sera del venerdì 24.
Nella comunicazione al mercato - che dovrà essere caratterizzate da "completezza e immediata comprensibilità" - Consob sollecita gli istituti a richiamare e commentare puntualmente i dati previsti dal template della Bce, ma anche indicare "tutte le eventuali azioni di rafforzamento patrimoniale già effettuate nel 2014". Questo perchè l'esercizio si basa sul bilancio fermo al 2013 e il risultato potrebbe sottostimare eventuali azioni positive già intraprese.
Secondo quanto raccolto tra le banche sottoposte all'esercizio, verranno prese in considerazioni tutte le azioni di rafforzamento effettuate entro il 30 settembre di quest'anno.
"In pratica si dovrebbe puntare a dare evidenza anche al risultato che incorpori questa azioni", spiega la fonte.
E' infine richiesto agli istituti di comunicare "per quanto possibile", le eventuali azioni di correzione che dovessero essere necessarie per colmare possibili shortfall di capitale.