Investing.com - Il dollaro è in salita contro le principali controparti questo mercoledì, mentre gli investitori restano in attesa della dichiarazione della Federal Reserve nel corso della giornata, durante l’ultimo vertice del 2014.
Il cambio USD/JPY è salito dello 0,51% a 117,01, dopo essere sceso ai minimi della seduta di 115,55.
Il dollaro è stato sostenuto dai dati che hanno mostrato che le esportazioni in Giappone sono aumentate di un 4.9% minore del previsto a novembre, nonostante il forte calo dello yen, per via di un calo della domanda in Asia ed Europa.
Gli investitori restano cauti in attesa del vertice che la Fed terrà domani, mentre la speculazione sulle prospettive di un aumento dei tassi di interesse USA nel prossimo anno ha alimentato le aspettative verso una variazione della politica in corso.
Lo yen tradizionale valuta rifugio ha registrato ieri un’impennata, per via del calo dei prezzi del petrolio che hanno alimentato i timori sulla domanda futura di petrolio, mentre continuano a pesare i livelli elevati di scorte e l’indebolimento dei mercati emergenti e delle loro valute.
Il rublo russo è stabile, con il cambio USD/RUB a 67,84, dopo una breve impennata causata dalle dichiarazione del Ministero delle Finanze russo, il quale ha dichiarato che è iniziata la vendite di valuta estera, nel tentativo di sostenere il rublo.
Il rublo è sceso ieri ai minimi record contro il dollaro, dopo l’aumento di emergenza dei tassi di interesse che non è riuscito ad allentare la forte pressione sulla valuta imposta dal calo dei prezzi del petrolio e dalle sanzioni occidentali.
La moneta unica è in calo contro un dollaro più forte, con EUR/USD giù dello 0,43% a 1,2457. Il cambio è salito ieri al massimo di tre settimane di 1,2568, dopo i dati che hanno mostrato che il sentimento economico tedesco è salito al massimo da maggio questo mese.
Il dato positivo è però passato in secondo piano dopo i dati sull’attività del settore privato della zona euro, che ha registrato un leggero aumento a dicembre, ma il tasso di crescita resta uno dei più deboli dell’anno.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute è salito dello 0,42%,a 88,43, non lontano dai minimi di martedì di 87,83.
La sterlina è in calo contro il dollaro con il cambio GBP/USD giù dello 0,13% a 1,5729.