MILANO (Reuters) - L'offensiva dell'autorità statunitense Nhtsa su Fiat Chrysler (Fca) si fa sentire con un ribasso fino al 3% circa sui prezzi di borsa, che continuano però a essere sostenuti dalle attese per l'Ipo di Ferrari.
Fca ha annunciato di aver concordato con la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa) un consent order, che comporta un esborso complessivo di 105 milioni di dollari.
Evercore Isi sottolinea che la cifra fissata è inferiore a quanto discusso finora, 700 milioni circa potenziali, ma non è quello l'elemento che pesa. "E' meno chiaro come funzionerà il piano di riacquisti (di veicoli Fca), che probabilmente richiederà una gestione attenta del working capital", dice.
Il gruppo deve offrire il riacquisto di 500.000 RAM; nel fine settimana Fca ha annunciato richiami di oltre 2 milioni di RAM e di ulteriori 1,4 milioni di veicoli, ricorda la nota Isi.
Un analista italiano parla di notizia negativa, nonostante la cifra contenuta concordata con Nhtsa, a causa dei rischi legati ai buyback e ai nuovi richiami, che potrebbero avere un impatto negativo sulla gestione di cassa.
"Consideriamo questa notizia positiva perchè toglie la questione dal tavolo", scrive invece Mediobanca Securities, affermando che Fca hd oggi ha richiamato 3 milioni di veicoli sotto i livelli dello scorso anno.
La nota Isi si chiede se questo sia il peggiore fine settimana di sempre per Fca, se si esclude la vittoria di Ferrari al Gran Premio di Ungheria.
La scorsa settimana Ferrari ha presentato alla Sec Usa i documenti per il collocamento a Wall Street.
Alle 10,40 italiane Fca perde il 2,8% a 13,58 euro, dopo un minimo a 13,5 euro, con scambi per 5,7 milioni di pezzi da una media giornaliera degli ultimi 30 giorni di 12,2 milioni.
Il settore in Europa perde lo 0,7%.