MILANO (Reuters) - Spicca l'avvicinarsi a zero del tasso del Btp a tre anni nelle aste del Tesoro su tre scadenze Btp.
Nel collocamento a tre, sette e 15 anni è stato assegnato l'ammontare massimo di 6,75 miliardi di euro rispetto a un'offerta tra 5,25 e 6,75 miliardi.
Nel dettaglio, la quinta tranche del tre anni 15 ottobre 2018 cedola 0,30%, a disposizione degli investitori per 1,5-2 miliardi, è stata collocata per 2 miliardi al tasso lordo di 0,02%, nuovo minimo storico, da 0,11% di metà novembre. Il bid-to-cover è passato a 1,88 da 1,90.
Sostanzialmente stabile, a 0,99% da 0,98% di novembre il rendimento del sette anni 15 settembre 2022 1,45%, la cui settima riapertura è stata assegnata per 3 miliardi su un range tra 2,5 e 3 miliardi. Il rapporto di copertura è stato di 1,37 da 1,86.
Sul tratto più lungo della curva, infine, il 15 anni 1 marzo 2032 1,65%, decima tranche, in asta tra 1,25 e 1,75 miliardi, è stato collocato per 1,75 miliardi al tasso lordo di 2,03%, minimo da aprile, da 2,14% dell'ultima offerta - metà ottobre - con un coefficiente bid-to-cover di 1,49 da 1,67.
Di seguito i commenti di alcuni strategist e analisti:
GIANLUCA ZIGLIO, Sunrise Brokers
"Aste non brillanti ma neanche deludenti, si possono definire interlocutorie, in una settimana ricca dal punto di vista dell'offerta sulle lunghe scadenze. Il mercato è cauto sull'assorbimento delle emissioni a inizio anno. La domanda è più sostanziosa sul 3 anni, non solo per via di una maggiore offerta sul lungo (anche da parte di altri emittenti), ma anche perché, alla luce degli attuali livelli di rendimento, i brevi potrebbero risultare meno sensibili alla politica monetaria delle banche centrali. Il 7 anni ha probabilmente pagato le attese di un nuovo benchmark. Resta comunque una scadenza interessante per il buon compromesso fra rischio e rendimento".