Di Geoffrey Smith
Investing.com - Gli asset cinesi ed i prezzi globali di petrolio e metalli industriali crollano questo lunedì, nei timori dei lockdown sempre più diffusi in Cina per fermare la diffusione del COVID-19.
I movimenti sono in risposta alla notizia di screening di massa e restrizioni alla mobilità nella capitale Pechino, quando ormai gran parte della città più grande del paese, Shanghai, è in lockdown da quasi un mese.
I future del minerale di ferro a Shanghai scendono dello 0,2%, mentre i future dell’alluminio a Londra crollano del 4,5%, i future dello zinco registrano -4,9%, ed i future di rame e nickel -1,8% nei timori che le industrie intorno alla capitale possano essere costrette a chiudere a lungo come successo a Shanghai.
I prezzi del greggio, intanto, crollano di oltre il 4%, con i partecipanti che mettono in conto un altro colpo alla domanda cinese. La Cina, il maggiore importatore petrolifero mondiale nonché secondo consumatore, nel complesso ha già visto la sua domanda scendere di circa 1,2 milioni di barili al giorno questo mese, secondo un report di Bloomberg della settimana scorsa.
Pechino ha riportato un numero relativamente modesto di casi di COVID-19, solo 29 su una popolazione di 21,5 milioni ieri, ma le autorità avvertono che la malattia potrebbe essere in circolazione già da una settimana. Reuters parla di una corsa agli scaffali di cibo ed altri generi di prima necessità, con la popolazione che si prepara ad essere chiusa in casa, come successo a Shanghai ed altre città nel paese quest’anno.
Ai residenti del distretto di Chaoyang, dove vivono quasi 3,5 milioni di persone e dove si è registrato finora il maggior numero di casi, è stato chiesto di stare a casa e di sottoporsi a tre test per il COVID questa settimana, aggiunge Reuters.
La notizia ha affondato i mercati azionari cinesi, con l’indice Shanghai Shenzhen CSI 300 crollato del 4,9% al minimo dal maggio 2020 e l’indice Hang Seng di Hong Kong che segna -3,7% arrivando al minimo di sei settimane. Lo yuan cinese offshore si è indebolito dell’1% a 6,5878 contro il dollaro, il minimo dal novembre 2020.