WASHINGTON (Reuters) - Il G7 manterrà un tetto massimo di 60 dollari al barile per il greggio russo trasportato via mare, secondo un funzionario del Gruppo, malgrado l'incremento dei prezzi globali del greggio e le richieste di alcuni Paesi di abbassare il tetto massimo per limitare i ricavi di Mosca.
Il G7 e l'Australia hanno preso la decisione di mantenere il tetto nelle ultime settimane, ha detto il funzionario chiedendo di rimanere anonimo. Il prezzo di 60 dollari era stato fissato a dicembre con l'obiettivo di ridurre la capacità di Mosca di finanziare la guerra in Ucraina.
La notizia arriva dopo quattro settimane di rialzi dei prezzi del greggio, favoriti dal taglio della produzione annunciato dall'Opec+, e dalla ripresa dei consumi cinesi. [O/R]
Il mercato si è consolidato nella seduta di oggi, con i futures del Brent e del greggio statunitense che si sono mantenuti al di sopra degli 80 dollari al barile.
Il greggio russo è stato venduto a circa 30 dollari di meno rispetto al Brent, ha detto il funzionario.
I funzionari del G7 hanno concluso che il tetto ai prezzi sta funzionando sia per limitare i ricavi russi che per mantenere la stabilità del mercato energetico, ma hanno detto che continueranno a coordinarsi per garantire un monitoraggio e un'applicazione efficaci, ha aggiunto la fonte.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Claudia Cristoferi)