Investing.com - I futures di soia e granturco USA scendono questo martedì, dal momento che l’ottimismo per le condizioni del raccolto negli Stati Uniti ha determinato un calo dei prezzi.
Sul Chicago Mercantile Exchange, la soia USA con consegna a novembre è scesa dello 0,93% o di 10,0 centesimi, a 10,6940 dollari al bushel negli scambi odierni.
Ieri la soia ha toccato il minimo di 45 mesi di 10,5400 dollari al bushel, prima di salire e attestarsi a 10,7940 dollari, su dell’1,98%, o di 21,0 centesimi.
Ieri, il Dipartimento per l’agricoltura USA ha dichiarato che circa il 71% del raccolto statunitense della soia è stato valutato da “buono” a “eccellente” al 3 agosto, invariato rispetto alla settimana scorsa, rispetto al 64% dell’anno precedente.
Intanto, il granoturco USA con consegna a dicembre scende dello 0,61%, o di 2,2 centesimi, a 3,6700 dollari al bushel. Ieri il contratto di dicembre ha subito un’impennata dell’1,93%, o di 7,0 centesimi a 3,6920 dollari.
Secondo l’USDA, circa il 73% del raccolto USA di granturco è stato valutato da “buono” a “eccellente” la scorsa settimana, in calo dal 75% della settimana precedente ma comunque in salita dal 64% della stessa settimana dello scorso anno.
L’1 agosto il prezzo del granturco è crollato al minimo di quattro anni di 3,5140 dollari al bushel dal momento che la temperatura quasi ideale per il raccolto nel Midwest degli Stati Uniti ha alimentato le aspettative di avere un ottimo raccolto quest’autunno.
Intanto, sul CBOT, il frumento USA con consegna a settembre è sceso dello 0,33%, o di 1,77 centesimi, a 5,4263 dollari al bushel.
Ieri il prezzo del cereale ha subito un’impennata a 5,5320 dollari al bushel, il massimo dal 18 luglio, prima di attestarsi a 5,4400 dollari, in salita dell’1,82%, o di 9,6 centesimi, tra i crescenti timori per le condizioni del raccolto europeo.
L’Europa è uno dei principali esportatori di frumento e compete con gli Stati Uniti sul mercato globale. Le perdite dei raccolti europei potrebbero portare ad un aumento della richiesta delle forniture statunitensi; gli Stati Uniti sono infatti il terzo produttore mondiale di frumento ed il principale esportatore.
Il 29 luglio il prezzo del frumento è sceso a 5,1840 dollari al bushel, il minimo dal luglio 2010, dal momento che i progressi del raccolto nell’emisfero boreale hanno alimentato le prospettive di un aumento delle scorte globali.
L’USDA ha dichiarato che il rating del frumento primaverile è rimasto stabile e il 70% del raccolto è stato valutato da buono a eccellente. Lo scorso anno il 68% del raccolto di frumento primaverile è stato valutato da buono a eccellente.
Il granturco è la principale coltura statunitense, seguito dalla soia, secondo i dati del governo. Il grano è quarto, dopo il fieno.