Di Adam Claringbull
Investing.com - Il prezzo dell’oro si stabilizza negli scambi della mattinata asiatica di questo mercoledì, in seguito ad un brusco calo e ad una successiva ripresa nella seduta precedente. La ripresa è stata innescata dai forti selloff dei titoli azionari.
I future dell’oro salgono dello 0,32% a 1.937,05 dollari alle 00:39 ET (5:39 GMT), dopo aver registrato un picco di 1.947,70 dollari ed un minimo di 1.914,55 dollari ieri, ma sembrano destinati a salire sulla notizia di un continuo tonfo dei titoli azionari.
Il calo, il rimbalzo ed infine la stabilizzazione dell’oro sono legati ad un secondo crollo da record dei titoli delle big tech USA, che ha fatto colare a picco i mercati statunitensi. I mercati asiatici li hanno seguiti a ruota negli scambi del mattino. E questo sulla scia dei messaggi misti circa il dollaro in salita, i nuovi focolai di COVID-19 ed ancor più incertezza per la Brexit causata dalle voci secondo cui il Regno Unito avrebbe intenzione di infrangere le norme internazionali sull’uscita dall’UE.
Il rialzo della notte dell’oro avvenuto in contemporanea a quello del dollaro è insolito, in quanto in genere uno dei due sale quando l’altro scende.
Il greggio ha esteso il suo calo di tre mesi, con i future del Brent a meno di 40 dollari al barile per la prima volta da giugno, tra i timori per la domanda che continuano ad affliggere il mercato. Pesano inoltre le aspettative sulla domanda asiatica, con solo quattro raffinerie su dieci che hanno indicato che aumenterebbero gli acquisti di greggio saudita, persino a questi prezzi, secondo un sondaggio di Bloomberg.
L’oro, un popolare asset rifugio nei periodi di incertezza sociale ed economica, ha visto dei considerevoli aumenti del prezzo dallo scoppio della pandemia di COVID-19, con il prezzo che ha superato i 2.072 dollari ad agosto.