LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio si muovono stabili sopra i 56 dollari al barile oggi dopo due giorni di perdite, in un quadro in cui i tagli alla produzione dell'Opec e forniture libiche in calo bilanciano i timori dovuti alla diffusione del coronavirus e il suo impatto sulla domanda di petrolio.
Intorno alle 12,15, il Brent guadagna cede 12 centesimi a 56,18 dollari al barile, mentre il greggio leggero Usa perde 23 centesimi a 51,2 dollari al barile.
Timori che il virus si diffonda e penalizzi la crescita globale hanno depresso i prezzi del greggio di quasi 10 dollari al barile quest'anno, nonostante l'arresto non voluto della maggior parte della produzione libica e l'accordo sulla fornitura tra Opec e i suoi alleati.
I prezzi del greggio potrebbero tuttavia essere posti sotto pressione dall'ultima serie di statistiche sulle scorte statunitensi.
Ci si attende che le riserve di greggio aumentino per la quinta settimana consecutiva. I dati Api di questa settimana sono in agenda alle 22,30 italiane, domani sarà la volta dell'Eia.
Il ministro dell'energia dell'Arabia saudita ha detto oggi che i membri Opec+ non dovrebbero sottovalutare il coronavirus. La Russia, il cui contributo è fondamentale per un qualsiasi accordo, deve ancora annunciare la propria posizione circa ulteriori tagli alla produzione, che potrebbero fornire un supporto ai mercati.