SINGAPORE/LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio perdono terreno, estendendo un calo in corso da più settimane, colpito dai segnali di indebolimento dell'economia globale che hanno messo in secondo piano i problemi di approvvigionamento derivanti dalla chiusura di un oleodotto negli Stati Uniti e dalle minacce russe di un taglio della produzione.
Intorno alle 11,00 i futures sul Brent sono in calo di 67 centesimi, o dello 0,88%, a 75,43 dollari al barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate è a 70,41 dollari al barile, in calo di 61 centesimi, pari allo 0,86%.
La scorsa settimana, il Brent e il Wti sono scesi ai minimi dal dicembre 2021 sui timori di una possibile recessione globale che avrà un impatto sulla domanda di petrolio.
Ieri, la società canadese Tc Energy ha detto di non aver ancora determinato la causa della perdita dell'oleodotto Keystone che si è verificata la settimana scorsa negli Stati Uniti. L'azienda non ha fornito alcuna tempistica su quando l'oleodotto riprenderà a funzionare.
Il Keystone, che ha una capacità di trasporto di 622.000 barili al giorno, è un'arteria fondamentale per il trasporto del greggio canadese alle raffinerie statunitensi.
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto venerdì che Mosca potrebbe tagliare la produzione e si rifiuterà di vendere petrolio a qualsiasi Paese che imponga uno "stupido" price cap sulle esportazioni russe.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Claudia Cristoferi)