(Reuters) - I prezzi del greggio si stanno leggermente stabilizzando, con i trader che si aspettano che l'Opec+ annunci un'estensione dei tagli all'offerta questa settimana, mentre l'aumento delle tensioni geopolitiche continua a prevalere sul morale del mercato.
Alle 10,50 i futures sul Brent sono in rialzo di 30 centesimi, o dello 0,41%, a 73,92 dollari il barile, mentre i futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) salgono di 23 centesimi, o dello 0,33%, a 70,17 dollari.
Ieri il Brent ha registrato il maggior guadagno in due settimane, salendo del 2,5%.
In Medio Oriente, Israele ha detto ieri che tornerà in guerra con Hezbollah se la tregua dovesse finire e che i suoi attacchi si spingeranno più in profondità in Libano e prenderanno di mira lo stesso Stato.
In Corea del Sud, invece, i parlamentari hanno presentato una proposta di legge per l'impeachment del presidente Yoon Suk Yeol dopo che la sua dichiarazione di legge marziale ieri, revocata nel giro di poche ore, ha scatenato una crisi politica nella quarta economia dell'Asia.
L'Opec+ probabilmente estenderà i tagli alla produzione fino alla fine del primo trimestre dell'anno prossimo in occasione della riunione di domani, hanno dichiarato fonti del settore a Reuters.
I dati ufficiali sulle scorte di greggio della Energy Information Administration (Eia) Usa sono previsti per oggi alle 16,30. Gli analisti intervistati da Reuters prevedono un calo delle scorte di greggio di 700.000 barili e un aumento delle scorte di benzina di 639.000 barili.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Antonella Cinelli)