(Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo nella seduta di oggi, ma si avviano verso il quarto calo settimanale consecutivo, con i segnali di una crescita deludente della domanda globale di carburante che superano i timori di contrazione dell'offerta per le crescenti tensioni in Medio Oriente.
Intorno alle 11,15, i futures sul Brent guadagnano 34 centesimi, o lo 0,4%, a 79,29 dollari al barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate statunitense salgono di 36 centesimi, o lo 0,4%, a 76,67 dollari.
Entrambi i benchmark hanno ceduto oltre il 7% nelle ultime quattro settimane, registrando la più lunga striscia di perdite settimanali consecutive di quest'anno.
I dati economici deludenti in Cina, primo importatore di petrolio, e un sondaggio che ha mostrato un'attività manifatturiera più debole in Asia, Europa e Stati Uniti hanno aumentato il rischio di una ripresa economica globale sottotono che peserebbe sul consumo di petrolio.
Le importazioni di greggio in Asia a luglio sono scese al minimo degli ultimi due anni, a causa della debolezza della domanda in Cina e in India, secondo i dati di Lseg Oil Research.
Gli investitori osservano con cautela anche gli sviluppi in Medio Oriente, dove l'uccisione di alti dirigenti dei gruppi militanti allineati all'Iran, Hamas e Hezbollah, ha alimentato i timori che la regione possa essere in procinto a una guerra totale, minacciando problemi nelle forniture.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)